CHAPTER 6

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Il giorno dopo mi alzai con un sorriso da ebete in faccia.

Non passavo una giornata così calma da anni.

Mi voltai e vidi niall dormire pacificamente, guardai l'orario.
Mmh... 6:45 meglio lasciarlo dormire. Pensai.

Mi alzai dal letto pian piano per non svegliarlo, andai a farmi una doccia e darmi una sistemata ai capelli infine scesi giù.

"Okay Louis facciamo trovare a Niall una colazione stupenda" dissi a me stesso. Niall si meritava più di una colazione mi ha sempre voluto bene e non mi ha mai lasciato andare, per lui comprerei il mondo e glielo regalerei. Anche se non ero molto bravo a cucinare mi misi d'impegno e incominciai a cucinare dei pancake cantando molto piano " She's the one " di Robbie Williams.

Dopo una decina di minuti finii e preparati tutto sul tavolo. Mentre aspettavo niall svegliarsi mi sedetti sul divano.

Troppi sono stati gli addii.. non ne voglio sentire più. Se anche Niall se ne dovesse andare non so cosa farei. L'unica persona , che mi volesse veramente bene ,anche per la mia omosessualitá, era mia nonna... ma anche quell' angelo se n'è andato non capisco perché Dio deve sempre portare via le persone a te care. Ne esistono altri di malviventi e ladri.. Mi crederete un egoista ma forse non capite il fatto di averla persa a soli 8 anni mi aveva abbastanza turbato. A scuola mi avevano sempre detto che niente è per sempre. Non volli crederci finché non provai la perdita di mia nonna sulla mia stessa pelle. Quando la guardai su quel lettino di ospedale. Con quei tutti marchi-ingegni attaccati al suo corpo mi venne da piangere. Non volevo vederla andare via. Non la sua risata. Non i suoi abbracci e i "Ti voglio bene piccolo". Non LEI.

Mi lasciai scappare qualche lacrima ma decisi di riprendermi subito quando senti una presenza dietro di me.

"BUON GIORNO LOU!" niall gridò con il suo solito sorriso.

"Buon giorno Ni" ricambiai e lui mi diede un bacio sulla guancia.

"Oh mio Dio" disse estasiata, quando vide la colazione pronta con succhi di frutta pancake e altre cibanze deliziose.

Ma subito il sorriso fu rimpiazzato da uno sguardo altrettanto sospettoso "come hai fatto a non bruciare la cucina?" mi chiese puntando il dito verso di me

"Ehm.. a dir la verità non lo so neanch' io" dissi grattandomi la nuca. Ed era la verità io non sapevo cucinare e se ci provavo mandavo a fuoco la cucina.

"Può essere che il mio impegno a farti trovare una colazione decente abbia prevalso su di me e questo ne sia il risultato?" risposi.. ma fu più che una domanda che una risposta.

Rise.

"Si certo. Ok adesso mangiamo ti giuro che non vedo l'ora di sfamare la mia pancia con quei deliziosi pancake" mi disse e si sedette a tavola e come fa sempre sin dai cinque anni disse il suo motto

"Pancia mia fatti capanna! " e prese un boccone dei pancake.

Lo guardai speranzoso e lui fece un gemito estasiata "Ma sono buonissimi!" si complimentò. Arossì.

Finito di mangiare lavammo i piatti e aspettai Niall.

Quando scese uscimmo di casa e ci incaminammo verso l' Inferno.

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SPAZIO AUTRICE:

Hi!

Scusate veramente...

Ma sono abbastanza impegnata in questi giorni tra muratori, pittori ma sopratutto la cosa peggiore LA BATTERIA SEMPRE SCARICA! non ho mai il tempo di caricare.

Dedico questo capitolo @VirgidellaTorre una ragazza che ha scritto una fan fiction Larry molto emozionante che vi consiglio di leggere si chiama "Ossessione" ma cambierà il titolo in "L' Angelo cadente" .

Spero vi sia piaciuto questo capitolo lasciate voti (se vi va) e commenti  sia positivi che negativi, vorrei sapere cosa ne pensiate di questa storia per me è importante sapere il giudizio dei lettori e se avete qualche consiglio da darmi. Mi dispiace se questo capitolo è piccolo mi rifarò sul prossimo.
Ok non mi dilungo troppo
AVVISO:

Sto per tradurre una fan fiction sempre su Larry vi lascerò la descrizione nel prossimo capitolo che pubblicherò in questi giorni di sicuro.

Continuate a leggere!!

Bacioni!!

~ Lou ♡

Notami -Larry stylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora