"Do you want to follow me everywhere?"

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“Stanley...” quella voce forte... “Sì, qualcuno ti impedisce di avere quella specie di contatto con quel nano malefico.”

Harry; affiancato da un ragazzo davvero niente male.

Non feci troppo caso all’appellativo con cui mi aveva chiamato, ma sorrisi timidamente verso di lui nonostante il soprannome...ehm.. inappropriato? Hey, sono basso ma non malefico... almeno credo.

“Ma...Harry! Io...lui... potresti diventare mio cognato, immagina!” scoppiarono tutti a ridere, tutti tranne me ed Harry, che mi guardava irritato. Ma cosa avevo fatto?

“Tzh. Secondo te non so come sei fatto?” sospirò pesantemente.

“Harry! Stai calmo, Stan sta’ solo scherzando!” intervenne di nuovo il ragazzo rosso che mi aveva precedentemente salvato dalle grinfie di quel certo Stan.

“A me non interessa se Stan stia scherzando o meno. Per me può anche portarselo a casa, ma essendo oramai suo fratello devo svolgere l’incarico da” alzò le braccia all’altezza delle spalle “‘ragazzo protettivo e responsabile’!” raggruppò quella frase in due virgolette immaginarie.

“Quindi posso girare nel centro commerciale con lui?” sussultai, come poteva essere interessato a me, un accumulo di grasso? Sicuramente mi stava prendendo in giro.

“‘Sti cazzi, portalo dove vuoi.”

“Cos...” domandai stupefatto, prima di essere sorpreso da una mano avvolta al mio braccio.

Mi strattonò per l’avambraccio, allontanandoci dal gruppetto intento a conversare, mi girai un attimo, per vedere cosa stesse facendo Harry, per vedere se stesse scherzando, per vedere se davvero gli importasse qualcosa di me... La risposta a tutti questi dubbi fu un semplice sguardo furibondo.

“Ti andrebbe un po’ di shopping, solo io e te?” imitò teatralmente la modella della Shwueppes, girandosi dalla mia parte.

Risi; infondo, era simpatico.

“Ti avverto...sono un mostro nelle compere e oggi non ho soldi qu---”

“Sì certo certo, pago io!” disse inizialmente sarcastico.

“Io ti sto solo avvertendo, sono come una donna in fatto di indumenti, giochi e qualsiasi altra cosa!” risi più forte.

“Peggio di mia sorella, non lo sei” il suo viso tramutò in una smorfia colpevole.

Scoppiai a ridere piegandomi in due e poggiando le mani sullo stomaco.

“Ridi molto... mi ricordi Ni----” si tappò la bocca e spalancò gli occhi.

Cosa gli era preso? Ma soprattutto, chi era quel Ni? Calcolai tutte gli eventuali ipotesi su questo individuo e sul perché Stan –si chiama così, giusto?– si sia zittito all’improvviso. Consumato dalla curiosità, non potei fare a meno di stare zitto.

“Cosa succede?” gli domandai innocente.

Il ragazzo di fianco a me sospirò. “Non te ne ha parlato Harry?”

“Uhm... no?” rivelai con tono interrogativo.

Un altro sospiro, ma stavolta più profondo e sicuro. “Beh... la cosa è molto più complicata di quando possa sembrare...” iniziò il suo racconto, che già si poteva considerare un lungo racconto “...come sai, Harry a scuola è molto popolare..”

“Ma non lo sapevo.” lo interruppi.

Stan aprì gli occhi di scatto e mi guardò con una faccia omicida, risi per la sua reazione.

Fuck you I love you. (Larry Stylinson AU) SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora