CAPITOLO 1

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Stamattina il cielo è cupo e nuvoloso e porta pioggia, ciò mi mette di buonumore, mi piace molto la pioggia.

È appena iniziato ottobre ed io sono già stufa della scuola, stufa della stessa noiosissima routine e delle stesse noiosissime persone. Sono all'ultimo anno di liceo e vivo in un minuscolo appartamento da sola vicino la scuola.
Ormai c'ho fatto l'abitudine, la solitudine fa parte della mia routine, è da quando ho 15 anni che vivo senza genitori , mi hanno abbandonato e per i primi due anni ho vissuto con una zia , ma poi si è stufata anche lei e me ne sono andata ,da li ho iniziato a lavorare in una tavola calda giusto per pagare le spese della casa .

Mi vesto velocemente , un jeans nero con una felpa bordeaux e le vans . Pettino i miei capelli neri e lisci e trucco leggermente i miei occhi grigi-verdi.
La scuola è uno strazio, soprattutto se vai alla Southern high school a Miami, una scuola fatta di gatte morte e figli di papà.

Ovviamente sono in ritardo perciò non faccio colazione e corro verso la scuola, tanto non dista molto. Ci impiego 10 min. e quando varco il cancello della scuola mi nascondo nel mio cappuccio filando dritta verso il mio armadietto.

Durante la quarta ora, quella di storia qualcuno bussa alla porta dell'aula. 
-Avanti!- la professoressa di ce spazientita perché non vuole interruzioni nelle sue ore.
La porta si spalanca lentamente, quasi a effetto rallenty e un ragazzo alto( troppo alto), forse dell'ultimo anno non saprei , capelli castani tutti disordinati  e un paio di occhi azzurri , non il classico azzurro, questo è un azzurro gelido che quando ti guarda ti si gela il sangue . Era veramente bello.
-La professoressa Harrison mi ha mandato qui perché non ero attento alla lezione - quando sentii la sua voce mi ripresi dallo stato di trance e riabbassai lo sguardo che avevo tenuto troppo allungo sul ragazzo
-Come ti chiami ?- chiese il prof sempre con quel tono scazzato.
-Cole, Cole Anderson- la sua voce era profonda, ma non troppo e aveva quel pizzico di sensualità che faceva impazzire le donne.
-Bene, si sieda accanto alla signorina Rivera e non disturbi grazie- appena sentii il mio cognome alzai gli occhi al cielo, ormai avevo perso il conto di quante volte avevo detto ai prof di chiamarmi per nome ma ci avevo perso le speranze .

Come un' illuminazione mi ricordai del ragazzo taciturno seduto accanto a me, è uno dei più popolari della scuola,ovviamente capitano della squadra di basket, ma non è come gli altri , non si interessa alla fauna femminile di questa scuola, non è il classico puttaniere ma le ragazze intorno ce le ha sempre anche se lui non gradisce la loro presenza ,non va in giro nemmeno con il gruppo popolare, ha giusto qualche amico con cui confabula sempre con tono molto basso, si può dire che è uno riservato.
Mi incuriosisce, voglio scoprire cosa cela dietro quel muro tanto simile al mio.

Si è fatta l'ora di pranzo e  come sempre mangio da sola in giardino anche se pioviccica leggermente.
All'improvviso sento un frusciare accanto a me e vedo che Cole in silenzio si è seduto sulla sedia accanto e mi guarda in modo strano, come se volesse passare oltre la mia pelle.
Imbarazzata mi giro dall'altra parte ma sento comunque il suo sguardo glaciale bruciarmi sulla schiena.

Una volta preso coraggio prendo parola
-Allora- dico allungando leggermente l'ultima vocale
-intendi stare qui a fissarmi oppure vuoi intraprendere una conversazione?-
Il ragazzo si è seduto qui all'incirca 5 minuti fa e non ha ancora aperto bocca .

Preso alla sprovvista inizia a balbettare e grattarsi la nuca imbarazzato ed infine con un ciao quasi udibile scappa all'interno della mensa.
Ok questo ragazzo mi incuriosisce sempre di più.

Attraversando il corridoio ignoro i soliti apprezzamenti dei ragazzi della squadra di basket, ovviamente Cole non è con loro, e mi dirigo alla svelta verso l'armadietto per posare i libri.
Quando lo chiudo mi accorgo che c'è Cole dall'altra parte del corridoio che mi guarda con i suoi occhi magnetici e quasi non mi viene un infarto.
Non riuscendo a trattenermi vado verso di lui e accorgendosi del mio sguardo indagatore cerca di svignarsela ma lo acchiappo per la cinghia dello zaino.
-Perché continui a fissarmi ?- Questa volta non mi scappi.
-Non lo so - fu la semplice risposta che mi diede prima si sgusciare via con un sorrisetto stampato in faccia.

Arrivata a casa mi distendo sul divano e comincio a pensare alla giornata appena trascorsa e alla fine i miei pensieri arrivano  ai miei genitori, domani sarebbero stati 3 anni che i miei mi hanno abbandonata, ma non me ne frega niente quindi con un balzo mi alzo dal divano e mi dirigo in camera per prepararmi,
sarei andata al Bac, un pub che frequento spesso.

Li , sempre al solito tavolino trovo i miei              "amici"
- Hei Cam ! - mi saluta Peter, il più simpatico del gruppo. È un ragazzo che all'apparenza incute timore con i suoi 1,90 metri di altezza 85 kg di muscoli e una cicatrice sul collo ma in fondo è un tenerone con i suoi occhioni verdi e i capelli scuri tutti arruffati.
-Ciao ragazzi!- mi siedo stappando una birra.
- Allora come ti vanno gli affari ? - mi chiede Jackson il belloccio del gruppo.

Iniziamo a discutere su alcune cose quando mi accorsi che era tardi e che avrei fatto ritardo  a lavoro, come al solito.

È una serata come le altre, il signore ubriacone che sta qui quasi sempre, la puttana della strada a fianco che viene a prendere un caffè e altra normalissima gente che fa via vai in questa tavola calda di periferia.

Una cosa sola rese quella serata più interessante.
Quando stavo per chiudere un ragazzo incappucciato di mise di fretta a sedere come se volesse nascondersi da qualcuno.
Spalancai gli occhi per la sorpresa quando mi accorsi che era Cole, così dissi alla mia collega che avrei servito io quel cliente, visto che non mi sarei fatta scappare un'occasione del genere per parlargli.
-Allooora, cosa ci fai in una tavola calda di periferia tutto solo soletto a quest'ora?-
Quando si accorse di me quasi non si strozzò con la saliva.
Si ricompose in fretta e si schirì la gola.



ANGOLO AUTRICE 

Allora per il cast sono molto indecisa poichè non trovo una ragazza che rispecchi i criteri, quindi ho pensato di mettere o Madison Beer e la immaginiamo con gli occhi grigi o lascio a voi immaginare il personaggio.

Scrivetelo nei commenti e ovviamenti se avete da propormi qualquno fatevi avanti.

Spero vi piaccia la storia, sono molto insicura quindi se avete critiche costruttive da fare sono aperta a tutti e lascite qualche stellina o commento se vi va.

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