Capitolo 14

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Esco fuori dalla porta principale, ha iniziato a pioviginare proprio ora. Vedo un locale di fronte ,ha un enorme tenda, mi avvicino con l intento di ripararmi da questa pioggia improvvisa.  Quando la sto per raggiungere  inizia a grandinare , ci mancava solo questa!
Arrivo alla tenda che sono fradicia , il locale é già chiuso e decido di sfruttare una panchina sotto la tenda per sedermi in attesa che stanci.
Quando mi sto per sedere una mano mi tocca la spalla.
È Michael.
"Rachel vuoi parlarne?"
Quelle tre parole messe insieme,quel tono di voce, quel suo tocco dolce sulla mia spalla mi bloccano. 
Sento le guance umide ,sto piangendo,sto decisamente piangendo.
Michael mi abbraccia, in silenzio,e più piango più mi stringe a se.
Mi sussurra che se voglio sfogarmi mi ascolterà senza dare giudizi, senza fare domande.
Ci sediamo sulla panchina ,decido di sfruttare l occasione e di svuotare la mente, volgo lo sguardo dalla parte opposta di Michael ,non voglio occhi addosso mentre mi sfogo .
E le mie parole escono senza che io posso controllarle... inizio dal mio passato al café di Delano, al video con Claire,al viaggio alle Canarie ,al matrimonio ,al lavoro.
Il perdono,i ti amo non detti spesso , le cene rinviate.
E poi mi scappa quella frase ,quella che so solo io... "...e anche il fatto che lui non volesse figli per concentrare la sua vita sul lavoro"
A quella frase mi fermo.
Singhiozzando mi scappa una risata.
Michael mi guarda attonito ma sorride "cosa ti fa ridere Rachel?"
"Sai che C'è  ,stavo proprio con un coglione!"
Mi abbraccia di nuovo.
"Che vuoi fare ora?"
"Intendi stasera o nella vita in generale?"
"Io direi di iniziare da stasera, la vita non scappa! Questa sera c é solo in questo istante . Può piovere altre sere,ma quella goccia di pioggia che ti ha sfiorato il viso non sarà mai la stessa goccia in un altro momento; puoi bere ogni sabato un gin ma non sarà mai lo stesso gin che oggi é in quel bicchiere e mentre te lo verseranno non ci sarà la stessa canzone... ma soprattutto potrai essere qua altre milioni di sere ma io e te,su questa panchina con questo livello alcolico sarà difficile possa ricapitare"
Mi fa sorridere ,ha ragione, carpe diem é la cosa migliore.
Fanculo il passato, tanto ormai é tutto finito.
Ho una vita davanti, non sono poi da buttare!
Mi alzo e prendo Michael sotto braccio
"Garçon ,mi farebbe compagnia per un altro drink"
"Ma certo Mademoiselle!"
Sorridiamo e rientriamo nel locale.
Mi sento un' altra donna,una nuova me, una Rachel con le palle!
Finito quest' ultimo drink , Claire mi fa capire che per tornare a casa mi devo arrangiare. Lei é Davis devono finire qualche "discorso".
Michael si offre di accompagnarmi ed io accetto.
In macchina mi racconta che nel pomeriggio del giorno dopo deve partecipare ad un evento ,una mostra di sculture al cioccolato . Apre il cassetto dell' auto di fronte a me ed estrae l invito .
L invito é per due persone e mi viene spontaneo chiedere "Dev'essere interessante,con chi andrai?"
"Pensavo di andarci con te,fino ad ora volevo declinare l invito ma se ti va di passare un pomeriggio diverso mi farebbe piacere portarti con me"
Sorrido e annuisco "mi farebbe piacere ,verrò volentieri"
Al cioccolato non si può dire di no.
Mi da una penna dal taschino della giacca,mi chiede di segnare il mio numero sulla busta degli inviti così sarà più semplice accordarci per il giorno dopo.
Segno il numero e mi accorgo che siamo già sotto casa.
Esce dall' auto e arriva ad aprirmi la portiera.
Mi bacia sulla guancia ,"Buonanotte" ,mi sussurra mentre mi restituisce il mio telefono.
"Buonanotte Michael,e grazie "
Arrivo al portone sorridente , ho trovato una persona vera.
Un vero amico ,il maschile di Claire.
E ne avevo proprio bisogno.

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