Capitolo 18

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Mi avvicino a lui e gli metto il braccio attorno alla vita ,poi mi metto di fianco a lui e gli alzo l altro braccio di modo da farmi abbracciare.  Mi stringe vicino a lui e sorride
"Posso fare qualcosa per lei?"
"Vorrei ballare!"
Mi prende per una mano e mi porta alla pista . È da tempo che non ballo più ma ci vuole poco che i miei piedi vadano a memoria e le mie orecchie capiscano il ritmo.
Il dj suona una salsa remixata e i miei piedi partono , poi accade l impensabile. Michael prende le mie mani e mi fa volteggiare su questa canzone .  E quella dopo. E quella dopo ancora. Sa anche ballare, e bene direi .
Quando il dj stacca la musica stiamo ancora ballando ma i miei piedi ringraziano. Non ero più abituata .
"Grazie Michael,non ballavo da una vita "
"Non lo avrei mai detto ,mi hai schiacciato il piede solo 35 volte "
Gli do una pacca sulla spalla "Ma dai! Non è vero !"
Usciamo dal locale che sono già le 4 di mattina e saliamo in macchina sfiniti.
Arrivati sotto casa viene ad aprirmi la portiera ,scendo e lui sta sorridendo
"Ancora i miei occhi?"
"Sempre i tuoi occhi...."
Una goccia di pioggia mi riga il viso ,forse il destino,forse quella goccia mi ha dato la spinta al cambiamento,forse la nuova me ha preso il sopravvento ma lo bacio.
Lo bacio con passione e lui mi abbraccia . Mi bacia con trasporto .
I nostri cuori battono a mille.
Gli prendo la testa fra le mani costringendolo a guardare i miei occhi.
"Sogni d oro Michael"
"Sogni d oro bellezza "
Un altro rapido bacio e salgo a casa.
É stata una magnifica serata!
Salgo le scale che mi tremano le gambe ,ho un sorriso da far invidia alle pubblicità di chewing-gum e allo stesso tempo sono stanca.
Apro la porta di casa, mi levo le scarpe e accendo la lampada dell' ingresso.
"Aaaah" urlo dallo spavento
"Ciao Rachel!" Luke é seduto nella poltrona del salotto,bottiglia di Jack quasi vuota ed un bicchiere in mano
"Tesoro sono qua per te , io ti amo lo sai ! Tutto quello che hai visto non é vero,é una menzogna"
Sbiascica e singhiozza tra una parola e l altra .
"Luke esci subito da qua,non ho voglia di discutere con te in queste condizioni "
Faccio in tempo a spostare la testa che il bicchiere si sfrantuma nel muro accanto a me .
"Ma sei matto?! Chiamo la polizia "
Si avvicina a me e prende la mia borsetta.
"Tu non chiami nessuno, voglio solo spiegarti e tu mi ascolterai"
"Non ho bisogno di ascoltare,ho visto abbastanza "
La sua mano sbatte pesantemente nel tavolino da soggiorno "Balle! Non hai visto nulla! E poi qualsiasi cosa tu abbia visto non c è sentimento. Lo sai che io amo solo te e tu ami solo me"
Il suo lato possessivo mi sta spaventando ma provo a tenere la calma .
Mi domando dove siano i vicini con tutto questo baccano alle 4 del mattino . Se do un colpo di tosse stanno già suonando il campanello e ora silenzio stampa.
"Luke senti rimani qui,andrò io in albergo . Devi riposare ed io non ti voglio ascoltare "
Sono di spalle , uno strattone al braccio e mi trovo a terra .
Mi bacia con forza tenendomi la faccia con una mano,e stringe ,cerco di levare la presa ed insiste.
"Tu mi ami e tornerai ad amarmi per sempre"
Mi dimeno "Luke lasciami" lo spingo e riesco a dargli una ginocchiata, riesco ad alzarmi e lui rimane a terra dolorante
"Mi ami ancora vero?"
"No e magari ora ho già trovato qualcuno che mi ama davvero. Sei due anni che ti scopi Lexy e ora t preoccupi del mio amore?! Ma tieniti lei e rimanici"
"Ma tu non capisci,io così non la voglio più...cioè così incinta...non mi serve più ora !"
Sono shockata, non so se piangere dalla notizia che lui non abbia usato precauzioni,a vergognarmi per Lexy come donna o a schifarmi per lui come uomo . Mi avvicino alla porta ,tiro la maniglia e poi sento un dolore. Lo sento alla spalla,continuo,  poi alla fronte, forte,  e poi vedo il soffitto.  Poi voci,grida e poi di nuovo dolore.
Quando riprendo coscienza la signora Freddy ,la vicina,mi sta medicando la spalla . Mi accarezza la testa e mi dice che è solo una botta forte ma niente di grave .
Mi chiedono se ho bisogno di un ambulanza ma faccio cenno di no. Luke é a terra ed un poliziotto lo sta ammanettando ed un altro mi dice che potrò prendermi qualche giorno e mi contatteranno loro per alcune domande.
"Signora Freddy può aiutarmi a mettermi una tuta e se poi potrebbe darmi un passaggio gliene sarei grata "
"Certo mia cara, ti aiuto e ti accompagno subito"
Mi lavo cercando di fare in fretta ma sono ancora stordita ,mi strucco e metto i miei effetti personali in un borsone insieme a qualche tuta ,soldi e i miei gioielli.
Salgo in macchina e do un indirizzo ,l unico dove so che troverò qualcuno.
Scendo dalla macchina, mi tremano le gambe e la signora Freddy mi accompagna fino al portone.
Suono il campanello ,due volte.
Poi la porta si apre
"Rachel,che ci f..?" Il suo sguardo si sposta sul livido nella faccia
"Posso entrare Michael,ho solo bisogno di sedermi"
Mi accompagna al divano e torna alla porta. Sento le domande e le risposte della mia vicina ricche di dettagli,forse troppi.
Ad ogni dettaglio Michael serra la sua mano in un pugno.
Sento la porta chiudersi ,Michael si avvicina ,mi da un timido bacio sulla bocca e mi prende in braccio.
Accompagnandomi al letto mi dondola con il suo modo di camminare e questo mi rilassa.
Mi poggia sul letto , mi solleva il cuscino e mi sistema le coperte.
"Io sono qui,ad un passo da te"
Sento il letto che si affossa,il suo profumo é con me.
Chiudo gli occhi.

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