Anastasia's pov
Avete presente quel momento banale della vostra vita in cui pensate di aver già vissuto un episodio? Quell'istante nel quale si alza lo sguardo all'improvviso, e si rimane pietrificati per un po' guardando il vuoto, sentendo come una bizzarra familiarità in ciò che si sta facendo. Una sorta di déjà-vu. Era proprio ciò che mi capitava spesso. Ma non erano brevi, spesso duravano minuti. Ed era angosciante molte volte. Per esempio, quel giorno, dopo cena, mentre lavavo i piatti, ebbi di nuovo quella strana sensazione. Le mie dita indolenzite dall'acqua insaponata che di schiuma ricopriva le mani pallide.. . L'odore di detersivo che inalavo, la mamma che in quel preciso istante camminava dietro di me per spegnere la TV, con quel suo solito passo lento, che faceva echeggiare pressappoco il rumore delle sue pantofole. Il grillo fuori dalla finestra che s'apriva davanti al lavello dove con malavoglia asciugavo un bicchiere. Alzai lo sguardo verso il grillo, con la bocca semiaperta dallo stupore dei miei offuscati ricordi. Fissai quell'animaletto verde mentre muoveva le sue antenne in modo lento. Divenne improvvisamente un soggetto molto interessante da osservare. Socchiusi gli occhi. Mi sembrava cosí dannatamente familiare quella scena, e rimasi bloccata in stato di totale trance.
Mi incuriosiva come un piccolo animaletto potesse ispirarmi cosí tanto, a differenza di un cosí bel mare che si affacciaca davanti a casa mia.
Vivevo in una casetta a due piani sulla spiaggia, vicino al bosco. Non era molto distante dalla città, quindi ci si poteva muovere a piedi senza problemi. Molti di questi insetti entravano sovente in casa. Ma quel grillo era particolarmente curioso.-Cos'é che manca in questo puzzle del mio destino.. Sei forse tu?- Sussurrai sottovoce, retoricamente, avvicinando il dito all'insetto. Il grilletto balzò subito sul mio indice. Mi portai il dito vicino al viso, osservandolo da vicino da ogni prospettiva e angolazione.
-O forse sei solo un inganno del mio cervello..?-
Molti mi definivano.. Strana per questi miei soliti comportamenti. Ma in fondo chi di loro non aveva mai fatto pensieri cosí. Non credevo che dietro un semplice insetto potesse nascondersi chissà quale simbolo.. Ma che una parte di lui potesse avere a che fare con qualcosa che stesse venendo predetta, o ricordata. Per questo lo osservavo.-Anastasia.. Hai visto la mia..- Entrò Kate, la sua voce l'avrei riconosciuta tra mille, e si interruppe nella frase, fissandomi mentre il mio stato di trance fu interrotto.
Mi voltai, con ancora il grillo sul dito.
Kate ovviamente non esitò a lanciare un urlo di terrore alla vista dell'animaletto che molto probabilmente aveva piú paura lui di lei.
Come una stupida balzò sulla sedia, sollevando la gamba come per difesa. Afferrò una padella, stringendo il manico in mia direzione.
Che scenata da cretina.
Era solo un grillo..-Uccidilo! Uccidilo, quel coso salta!- Gridò coprendosi gli occhi con la padella, con un'espressione davvero disgustata.
-E allora?-
Chiesi alzando un sopracciglio. In effetti che male poteva fare quel piccolo grillo? Lei avrebbe potuto schiacciarlo senza problemi, cosa la bloccava? Nemmeno era cosí brutto.. "Certo che le persone sono spesso davvero bizzarre ed interessanti."Pensai.
"Una semplice fobia riesce a rendere schiavo l'uomo. Kate é cosí alta, forte e potente, ma davanti ad un grillo cade in ginocchio supplicandomi di levarlo da lí."
-Gettalo via brrr fa davvero schifo non riesco a guardarlo! Ma come fai a tenerlo in mano?- Continuava a dire con voce fastidiosamente acuta e il suo tono schifato e terrorizzato.
-E va bene, e va bene..- Risposi con tono scocciato, posando il grillo sul la foglia del cespuglio fuori dal davanzale.
Kate scese dalla sedia, stringendosi il laccio della treccia.
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Red Moon ~ Born To Die
Horor[Crediti per la copertina a dk._akira (su Instagram) ] Gli incubi sono gli unici posti in cui puoi urlare. Quando sei incatenato nel limbo della morte, non puoi pretendere che ti liberino, se hai ancora un debito da pagare sulla Terra. Essere manovr...