Il "colloquio" è andato bene, sono in prova per un mese, quindi devo dare il meglio di me. Dovrò impegnarmi affinché mi assumono a tempo indeterminato. Ho bisogno di questo lavoro, le bollette non si pagano da sole. Ho notato che il bar,che si trova in una zona periferica, è accogliente.
Insomma, un luogo tranquillo dove lavorare la mattina. Ho già avvertito alla chiesa, andrò solo il pomeriggio. Loro hanno compreso dicendomi che dovevo stare tranquilla, sapevano che mi serviva la lavoro.
Mi tolgo la sciarpa di lana e la metto sull'attacca -panni.
Sento odore di lasagne, provengono dalla cucina, così come una voce soave che canta una specie di ninna-nanna.
Raggiungo la stanza e vedo la mamma intenta ad apparecchiare la tavola.
"Ciao, tesoro, guarda cosa ti ho preparato"
Per la prima volta,sorride.
Ci saranno tempi migliori.------
La mattina successiva, mi preparo per il mio primo giorno di lavoro.
Quando mi sveglio noto che sono leggermente in ritardo perciò balzo sul letto e vado in bagno. Mi lavo i denti e in contemporanea cerco di infilarmi i jeans .
Mentre scendo frettolosamente le scale mi faccio una coda disordinata e veloce.
Raggiungo la cucina do un bacio a mamma e prendo una fetta di torta al cioccolato che é sul tavolo. La saluto, senza darle neanche il tempo di contraccambiare,e sono già fuori.
Per un pelo prendo l'auto e quando trovo un posto ,mi siedo. Finalmente posso respirare e mi godo il tragitto parlando con una vecchia compagna di classe.
Quando mi ritrovo sotto l'insegna del bar, guardo il mio orologio. Bene, perfettamente in tempo.
Entro un po' spaesata nel tentativo di riconoscere il proprietario.
Ed eccoli lì dietro la cassa, mentre legge un giornale. Mi fa cenno di andare da lui, così a grandi passi lo raggiungo. Mi spiega un po' cosa devo fare. Nulla di difficile: essere cordiale, preparare ciò che mi viene chiesto e servirlo. Puoi riuscirci Hanna .
Questo lavoro, non lo ho ottenuto proprio per caso. Diciamo che il proprietario e mio padre erano amici di vecchia data, perciò conoscendo le mie tematiche, per compassione avrà accettato di assumermi o almeno , mettermi alla prova. Io ce la metterò tutta.-----
Quando torno a casa, dopo dieci ore di turno, sono stremata. Ma non ho tempo per concedermi del riposo . Dovrò lavorare duramente in questa settimana di prova. Mi butto sul letto, mentre il cellulare vibra . Lo prendo e noto che c'è una notifica di Instagram. È un messaggio che dice semplicemente: ciao.
Curiosa vado a vedere chi me lo ha mandato e quindi scorro il profilo di queste persona.
Tomas?!
Il mio cuore inizia ad accelerare, cosa alquanto strana ..
Rispondo e spengo il cellulare ma subito dopo lo schermo si riaccende con un nuovo messaggio.
"Come va?"
Oddio odioooooo.
Ci starà provando?
No, non penso . O forse sì.
O forse no.
Lo poso sul comodino ma poi lo riprendo subito.
Ah cavolo.------
Il pomeriggio successivo dopo il lavoro, mi ritrovo in chiesa.
Oggi non dovrebbe esserci nessuno, così ne approfitto per finire il lavoro che stavo facendo l'altra volta prima che mi dessero la straziante notizia.
A un certo punto sento una presenza dietro e mi giro .
Cazz..spitro!
C'è Tomas. Ha dei jeans e una camicia a quadri Rossi. Ciuffo all'insù, mani nelle tasche .
Mi perdo qualche secondo nel guardarlo e mi scordo persino come si fa a respirare, per un attimo .
Mamma mia quanta bellezza.
È lì impalato, un po' timido che mi guarda con uno sguardo dolce. Non l'avevo sentito arrivare .
"Ciaoo " dico e poi mi ricordo che lui non sente . Che cretina che sono, no aspetta lui leggeva le labbra se non sbaglio.
Saluto con la mano e lui sorride.
Indica la scopa che ho in mano. Stavo pulendo un po' fuori , si era riempito di foglie . All'inizio non capivo.
Forse vuole aiutarmi ?
Gliela porgo e lui fa un sorriso e inizia a fare ciò che stavo facendo io. Capisco. Mentre gliela porgevo mi ha sfiorato le mani e una scossa mi ha passato lungo la schiena. Prendo l'altra scopa e lo imito. Vedo che ogni tanto gira lo sguardo verso di me e io mi sento avampare le guance. Cavoli. Faccio finta di nulla e cerco anche di non pensare ai messaggi di ieri. Però mi è piaciuto scrivergli .
Quando terminiamo portiamo gli attrezzi in un piccolo capannone.
Prima di tornare dentro lui mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e io arrossisco. No cosa sta succedendo in me?
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A year without rain
Literatura FemininaLei è Hanna Paxton, una ragazza estroversa e sicura di se fuori e timida e dolce dentro, non molto legata alla fede ma con tante risposte alle domande della vita che è stata molto crudele con lei . Infatti Hanna lotta ogni giorno con qualcosa che pe...