Capitolo 8

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Pov's Killian
Cominciai a correre più veloce che potevo.
Amavo Emma.
La amavo più della mia stessa vita.
Ma non potevo vederla così.
Le chiesi di perdonarmi e cominciai a correre.
Avevo un suo capello in mano e...il mio cuore in petto.
Arrivai al pozzo mi estrassi il cuore con l'uncino. Ero pronto a sgretolarlo con il capello del mio vero amore in quel maledettissimo pozzo che avrebbe deciso il nostro destino. Vidi delle figure in lontananza. Erano tutti, tutti lì, per me o per lei, ma c'erano. Ancora Non erano convinti che lei fosse davvero Emma "Papà..." disse Henry "mi dispiace Henry...ti voglio bene. Passa una bella vita, anche senza di me. Sai....da quando ti ho conosciuto sapevo che mi odiassi perché volevi che tua madre e tuo padre si rimettessero insieme ma poi tuo padre..." "sei tu mio padre" disse Henry deciso "sarei voluto esserlo fin dall'inizio ma purtroppo non è stato così. Ricordami sempre Henry. Ricorda sempre che io ci sarò. Anche se ora non lo sai tua madre è qui, vicino a te, e tra poco la rivedrai. Ricordale sempre che lei è forte. Hai una madre fantastica e ha fatto un figlio perfetto. Ti voglio bene ragazzino". "Ti voglio bene papà..." dopo quelle ultime parole guardai tutti chiusi gli occhi e lo feci. Gli riaprii e l'unica cos' ache vidi era Emma che si trasformava. Piangevano tutti...anche il coccodrillo. Poi vidi Henry che mi si avvicinava "Mi manchi" disse.
Sorrisi.
Non mi vide.
Pianse.
Piansi con lui.
Con loro.
Con LEI.
Dovevano superarlo.
Anche senza di me.

Pov's Emma
Erano giorni ormai che Killian si era sacrificato per me. Non mangiavo. Non bevevo. Non dormivo. Non ridevo. Non ero felice. Ormai avevo finito le lacrime. Ero depressa. Passavo le mie giornate sul letto abbracciando la sua giacca. Sapeva di lui. Mi faceva male pensare che era colpa mia se era morto. Mi faceva male pensare che aveva sacrificato la sua vita per me. Sarei dovuta essere felice di sapere che mi amava ma ero depressa. Era tutta colpa mia. Gli avevo promesso che lo avrei superato. Non volevo. Non potevo. Non dovevo.

Mi alzai e andai a chiamare regina:

"Come stanno?"
"Bene. I gemelli si divertono molto. Ma non è  questo il punto. Come stai tu?"
"Come sempre" dissi per poi attaccare.
Amavo i miei figli ma mi ricordavano Il mio amore perduto e non potevo vederli per evitare di continuare  aincolparmi dell'accaduto.
Non era una scelta mia.
Ma di Regina.
Di Henry.
Dei miei.
Di Tutti.
Apparte che della persona che avrebbe dovuto prendere questa scelta...io!!

Spazio autrice:
Ciaoooo...volevo ringraziarvi perché (Sabato 24 marzo 2018) siamo #224 in classifica TeenFiction vi ringrazio moltoo...V.V.b.....🌟

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