Capitolo 3

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Quando mi svegliai era primo pomeriggio, Allison aveva deciso di andare a scuola, mentre io avevo optato di rimanere a letto, dato che la sera prima avevo alzato un po' troppo il gomito. Scesi le scale e notai che non c'era nessuno in casa, andai in cucina e mi versai nel succo di arancia nel bicchiere, ripensai alla festa: mi ricordavo solo di aver prestato la mia moto a Stiles e poi il vuoto; giusto, la mia moto, aprii la porta e la trovai in parcheggio, attaccato aveva un bigliettino:

"Grazie per la moto, non ti ho fatto nemmeno un graffio. - Stiles -
Ps: le chiavi sono sotto lo zerbino"

Presi le chiavi da sotto lo zerbino e ritornai in casa, corsi su per le scale, mi andai a lavare e mi misi la tuta per fare jogging, dovevo ricordare cosa successe dopo e fare jogging era l'unico modo per ricordare; era più di un'ora e mezzo che correvo nel bosco, finché non vidi in lontananza la casa di Derek e fu allora che ebbi un flashback: - "Guarda dove vai rimbambito", "E' meglio che ti porti a casa piccola Argent, non ti reggi nemmeno in piedi", "Più di così non ti posso accompagnare, devo andare, ci vediamo", "Derek!! Grazie" -. Ritornai in me, riguardai la casa per qualche secondo e ripresi la mia corsa, finché non arrivai a casa e mi feci un bel bagno caldo, dopo due ore di corsa è quello che ci voleva; entrai nella vasca e andai in apnea per qualche secondo fino a quando non sentii qualcuno tirarmi su: << Sei completamente impazzita? Vuoi ammazzarti? >> mi tirai indietro i capelli e mi strofinai gli occhi, di fianco a me c'era Derek, solo allora portai le ginocchia al mio petto: << Ma che cavolo Derek!! Mi stavo solo rilassando e poi non ti preoccupare, non voglio ammazzarmi >>, mi allungai per prendere l'asciugamano e nel frattempo che mi tirai su e mi coprii, scesi dalla vasca e guardai Derek: << Che cosa vuoi Derek? >> lo fissai dritto negli occhi, solo allora notai come fossero belli quegli occhi: tristi e soli: << Parlarti, ma non qui!! Non voglio essere interrotto da tua sorella o dai tuoi genitori. Ti va di uscire? >>, controllai l'orario, erano le 20:00, gli dissi di aspettarmi in macchina e di darmi venti minuti per prepararmi.
Alla fine uscii di casa per le 20:40, ero leggermente in ritardo, ma poco m'importa: << Dove andiamo adesso? >> gli domandai curiosa, era lui che aveva bisogno di me e non io: << In un posto isolato, così che nessuno non può interromperci, ma prima devo andare a far benzina >>, mise in moto e raggiungemmo il primo distributore: scese dalla macchina e iniziò a fare benzina, mi accorsi che aveva un gran bel culo e scommettevo con me stessa, che sotto a quella maglietta aveva dei gran addominali. "Ok Cathryn, smettila di pensare a Derek in quella maniera, sembri una pervertita, lui è più grande di te, te sei solo una ragazzina in preda agli ormoni ". Mentre ero presa dai miei pensieri, un'altra macchina si fermò davanti a noi e una seconda si accostò dietro, scesero degli uomini, mentre quella davanti a noi scese mio padre: << Auto magnifica, bel colore davvero, difficile da tener pulito, suggerirei un po' di manutenzione, sei hai una cosa così bella, devi averne cura >> e mio padre iniziò pulirci il vetro, mi abbassai più che potevo sperando che non mi vedesse: << Personalmente io mi prendo cura delle cose che amo, l'ho imparato dalla mia famiglia, non se ne vedono molte di queste oggi giorno, non è vero? Ecco fatto. Si può vedere attraverso il vetro, tutto risulta più chiaro no? >> due domande mi frullarono nella mia testa: " Mio padre conosce Derek? E perché fa di tutto per farlo arrabbiare? ". Mi girai indietro e vidi un Derek molto arrabbiato, mio padre lo fissò e fece per andarsene, finché Derek non aprì bocca: << Non mi hai controllato l'olio! >>, mio padre si fermò, si girò sorridendo ed esclamò: << Controlliamo l'olio! >> e fu allora che un uomo si avvicinò e ruppe il finestrino del conducente, iniziai ad urlare, scesi dall'auto e corsi da Derek abbracciandolo, tremai dalla paura e Derek ricambiò il mio abbraccio, in quei pochi secondi mi sentii al sicuro; sentii dei passi avvicinarsi a me, mi girai e vidi mio padre arrabbiato: << Cat andiamo a casa, ti aspetto in macchina >>, guardai Derek e lo salutai con la mano, mi allontanai da lui e salii in macchina con mio padre, mise in moto e partimmo. Durante il tragitto verso casa nessuno dei due spiaccicò parola, avevo persino paura di guardarlo, sentii un sospiro provenire dalla sua direzione: << Cathryn sei completamente impazzita a uscire con uno come lui? E' pericoloso, se ti ferisse e ti facesse del male eh... Dannazione!! >>, mi uscirono le lacrime dagli occhi, non avevo mai visto mio padre arrabbiato in quel modo: << Papà ti posso spiegare tutto, non è come pensi >> notai che rallentò e si fermò in una piazzola di sosta, uscì dall'auto e chiuse la portiera con violenza, a quel punto scesi anch'io e lo raggiunsi, mi avvicinai a lui e gli iniziai a raccontare tutto fino a stasera: << Quindi voi non avete fatto.... e non state.... >> mi avvicinai a lui e lo abbracciai: << No papà non abbiamo fatto sesso e no non stiamo insieme, stasera voleva solo parlare con me, aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno credo!! >> mio padre si staccò dall'abbraccio, mise le sue mani sulle mie spalle e mi guardò dritto negli occhi: << Ok Cat!! Non dirò nulla a tua madre di quello che è successo stasera, ma non voglio che tu lo riveda ancora, non voglio che vai a correre nel bosco, evitalo e un'ultima cosa, la cosa più importante, non so se ti sconvolgerà la vita o no, ma tua zia Kate stava con Derek!! >> ecco dove avevo sentito quel nome, da una delle loro conversazioni, mi accasciai a terra e mio padre preoccupato mi si abbassò anche lui e iniziò a chiamarmi a scuotermi, ed ecco che mi arrivò un altro flashback: - "Kate non puoi uscire con lui, è un lupo mannaro", "Ci sto uscendo solo per prendere qualche informazione", "Kate è troppo pericoloso, taglia i ponti con lui e con tutta la sua famiglia", "No Chris, siamo cacciatori e dobbiamo prendere quelle informazioni, sono troppo importanti" -. Mi alzai insieme a mio padre e lo guardai, era preoccupato: << E' un lupo mannaro!! >> esclamai e poi il nulla, l'unica cosa che sentii erano le forti braccia di mio padre che mi presero al volo.
Quando riaprii gli occhi, mi trovavo in camera mia, mi guardai il braccio e alzai la testa, avevo una flebo attaccata; qualcuno mi stava tenendo la mano, la strinsi e mio padre si svegliò: << Cat!! Come stai? >> mi domandò con gli occhi in lacrime: << Mi ha investito un tir per caso? Comunque quanto ho dormito e cosa ho avuto? >> cercai di mettermi seduta sul letto, ma non ci riuscii, per fortuna che di fianco a me avevo mio padre e mi aiutò: << Sei svenuta e il motivo è perché hai avuto un sovraccarico di emozioni, hai dormito per tre giorni di fila tesoro!! Non farmi più preoccupare, hai capito? >> si alzò e mi baciò sulla fronte e poi continuò: << Non sapevo che da piccola ascoltavi le nostre conversazioni, mi dispiace Cat, non volevamo tenertelo nascosto, te lo avremmo detto compiuto i diciott'anni. Ti chiedo un grosso favore: non dirlo ad Allison quello che hai appena scoperto, lei non è pronta >>, mi girai e guardai l'arco appoggiato al muro: << Allora è per questo che ci avete fatto prendere lezioni di tiro con l'arco e kung fu, per essere pronte un giorno. D'accordo non dirò nulla >>; per fortuna che entrò mia sorella a far terminare quell'orribile conversazione: << Cat... Stai bene? Mi hai fatto prendere uno spavento!! Papà se vuoi andare, sto io con lei, vai a riposarti >> nostro padre si alzò e ci lasciò da sole: << Alli è successo qualcosa mentre dormivo? >> le domandai preoccupata: << Il primo giorno sono venuti a trovarti Stiles e Scott e il secondo Lydia e Jackson. A scuola non è successo niente. Ah Lydia ti ha portato gli appunti delle lezioni che hai saltato e te li ho già copiati, li devi solo studiare. Ti lascio riposare a più tardi >> le strinsi la mano e le sorrisi: << Grazie Alli. A più tardi >>, mi aiutò a sdraiarmi e mi riaddormentai di nuovo. Mi svegliai che era l'una e mezza di notte, controllai se ero sola in camera e lo ero, così mi staccai la flebo e cercai di alzarmi, ma appena mi misi in piedi caddi per terra, cercai di tirarmi su tantissime volte, finché non sentii una mano sul mio braccio e qualcuno mi aiutò ad alzarmi e a farmi mettere seduta, mi girai e c'era Derek: << Non mi toccare e stai lontano da me!! >> e con un brusco gesto riuscii a farlo allontanare: << Fino a tre giorni fa non eri così scontrosa, anzi tutt'altro. Cat che cosa è successo? Tuo padre ti ha fatto o detto qualcosa? >> dovevo stargli alla larga, lui era il lupo ed io il cacciatore, sono stata una stupida a pensare certe cose: << Non mi ha detto niente, mi sono solo ricordata di una conversazione che hanno avuto mio padre e mia zia Kate: la conosci Kate, non è vero? >> non ho potuto resistere, dovevo domandarglielo, volevo vedere se mio padre aveva ragione o no: << Sì la conosco e abbiamo avuto una storia, ma non ne voglio parlare >> si girò per andarsene, ma lo bloccai per un polso: << Derek aspetta, voglio vederlo >>, era ancora di schiena e quando si girò aveva il volto da lupo mannaro; gli mollai il polso, mi alzai, senza cadere stavolta e mi avvicinai a lui: gli toccai le orecchie che erano diventate a punta, per poi passare alle sopracciglia, al naso e infine alla bocca, i suoi occhi erano azzurro, un azzurro di chi aveva commesso un crimine, mi fermai con la mano sulla sua guancia e lui mise la mano sulla mia, era tornato normale: << Non potrei mai farti del male Derek, non me lo perdonerei mai >>, tolsi la mano dalla sua guancia, mi voltai per ritornare a letto, ma lui mi abbracciò da dietro: << Nemmeno io ti farò del male e non succederà mai >>, mi girai verso di lui e fu allora che mi strinse a se e mi baciò, misi le mani dietro al suo collo e gli toccai i capelli, le nostre lingue si abbracciano e si strinsero forte, sentii il mio cuore battere forte e impazzire di sentimento e desiderio, con una mano scesi e sentii che anche il suo cuore batteva forte.

 Cat che cosa è successo? Tuo padre ti ha fatto o detto qualcosa? >> dovevo stargli alla larga, lui era il lupo ed io il cacciatore, sono stata una stupida a pensare certe cose: << Non mi ha detto niente, mi sono solo ricordata di una conversazion...

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