0.3

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Jimin, dopo aver suonato il campanello di casa, aspettó impazientemente fuori la porta, bussando e bussando ancora.

Finchè Jin aprí la porta, Jimin corse dentro casa senza nemmeno guardare Jin in faccia, e si diresse verso camera sua, chiudendo la porta a chiave.

«Magari se l'è presa perché non gli hai aperto subito»

Disse Yoongi ridendo, ironicamente.

Jin, era rimasto con la porta di casa aperta per un po', a pensare cosa potesse essere successo, si sveglió solo dopo che Yoongi urló:

«E chiudi quella caspita di porta!! La Siberia ci fa un bocchino se non chiudi quella fottuta porta»

Jin chiuse lentamente la porta, accompagnandola.

«Se ti stai zitto forse risolvo la questione Yoongi, grazie»

Jin si diresse davanti la porta di Jimin, bussando, e chiamandolo

«Jiminah!!! Cosa succede??? Cosa ti ha fatto Jungkook!! Aprii!!»

Non si sentiva nulla.

«Jimin,... Chiunque ti abbia ferito non voleva, dai su apr-»

Prima che potesse finire la frase, Jimin aprí la porta, aveva degli occhi stupendi, remissivi.

Jimin è sempre stato un tipetto puro, senza difetti, se non quello di tenere troppo alle persone.

«Cosa mi devi raccontare piccolo?»

«Hyung, ciao. Niente sto solo un pó giù»

Jin prese Jimin per il polso, lo portó fino dentro la stanza e lo fece sedere a terra, sul tappeto, e lo stesso fece anche lui.

«Allora, dimmi, perché non sei a correre??»

Jungkook aveva un vuoto dentro.
Aveva qualcosa che mancava mentre ballava, era spento, non era il Jungkook di tutti i giorni.

«Jungkook!! Che cosa succede?? Proietti solo negatività»

Hoseok spense la musica, dopo aver parlato.
Jungkook si fermó all'istante, avvicinandosi alla bottiglia, per bere.

«Il nostro Kook fa i capricci»

disse Tae

«Voleva stare con Jimin-ah, al parco»

«No, mi dispiace di averlo lasciato solo, tutto qui, lui ci teneva»

«Domani ci andrai, che problema c'è?»

Disse Hoseok, comprensivo

«Non sono io quello che ha spento la musica, Hoseok»

La mattina passó allo studio, spesa completamente a ballare.
Dopo Hoseok congedó Jungkook, dicendogli che doveva riposare, e che aveva il pomeriggio libero.
Allora si diresse a casa.

Dopo che Jimin ebbe raccontato l'intero fatto, senza aver omesso dettagli, Jin lo rassicuró.

«Jimin, dai non preoccuparti, domani starete insieme, e domenica ho organizzato una serata nel famoso pub che ti piace tanto»

«Che bello Jin, grazie»

disse Jimin, sforzandosi si far uscire un bel sorriso.

«Ora dobbiamo cucinare, ti va di andarmi a comprare un paio di cose?»

«Certo hyung»

Jin prese la lista della spesa, scritta già in precedenza, attaccata sul frigo.

«Jimin, mi raccomando, prendi tutto»

«Si!»

Jimin uscí dalla porta di casa, guardando per terra e cantando la parte iniziare di gogo, sotto voce, barcollando, con un cappuccio un testa.
Non si accorse della presenza di Jungook davanti al portone, cosí continuó a cantare e ballare, finchè...

«Frocetto!!»

Disse Jungkook ridendo

Jimin si fece tutto rosso, e si mise a ridere anche lui.

«Emh s-senti non r-r rompere»

Disse, sforzandosi di non ridere, ma non ci riuscí.

«Jimin, ti devo delle scuse»

Disse Jungkook, a braccia aperte, era chiaro che voleva un abbraccio.

Jimin si tuffó tra le sue braccia, Jungkook le chiuse e Jimin sparí letteralmente tra le sue braccia.

Sυgαя ∂α∂∂у❣ • ӄօօӄʍɨռ •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora