Capitolo 2

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Devo dire la verita non so perche sono cosi eccitata. Io non so com'é la scuola pubblica. Ma di solito é bella...credo. Il ragazzo che paasa sempre per di qui e mi salua va alla scuola pubblica e lo vedo sempre stanco ed arrabbiato. Puo essere che la scuola pubblica lo fa stancare molto e lo fa stordire.Woe  Davvero la scuola pubblica puo essere cosi brutta e disastrosa?? NAHH!! Credo di no!!!  Possono essere le solite crisi che hanno gli adolescenti. Oppure i litigi con gli amici, le arrabbiature con gli insegnanti...

Oppure é stanco per il lungo cammino che deve fare la mattina da casa a scuola e poi il pomeriggio da scuola a casa. Se vi state chiedendo il perche so cosi molto su di lui...siete degli ottimi osservatori.

Visto che lui é interessato a me io ho ricercato il suo profilo facebook e mi sono informata su di lui. É un bel ragazzo, ma il suo carattere non é...il massimo. Cioé...non é il mio tipo. Il mio tipo é un ragazzo con il senso d'umotismo, romantico, bello, con capacita...e che mi ami davvero. Invece questo ragazzo, di nome Logan, é maschilista, duro, é un bullo della scuola, ma di quelli scarsi...davvero non mi piacciono nemmeno un po' questo modello di ragazzo. Ma io mi domando se esiste ancora il tipo galantuomo ch piace a me.

Comunque ritornando all'argomento della scuola é meglio se ricerco su internet, perche se continuo a seguire i miei pensieri, impazzisco.

Vado a sedermi sulla sedia comoda che é affianco al computer e comincio la ricerca.

metto google e scrivo

"Scuola pubblica"

Premo wikipedia e inizio a leggere.

Per primo c'é scritto da cosa deriva e chi l'ha inventata e poi...ah.. ecco quello che fa al caso mio.

- La scuola pubblica é strutturata, di solito, sempre molto bene ma, a volte, la struttura, dipende dal comune. Se il comune decide di spebdere di piu sulla scuola che su per altre cose, la scuola, é ottima o bella. Ma se il comune preferisce spendere di meno per la scuola e di piu per altre cose...non credo sia molto bella e sicura.- leggo in mente

Quindi dipende dal comune...ma io non so ne come si chiama la scuola ne come si chiama il comune...

Posso chiederlo alla nonna.

Mi avvio verso la porta ma tutt'ad un tratto si apre la porta ed entra la nonna.

- Jasmy, hai fatto la valigia?? - dice nonna con il solito sorriso.

- Si nonna...ora ti... - dico io ma nonna mi interrompe.

- Prima io ti dovrei chiedere una cosa!! - dice nonna abbassando la testa.

- Dici pure nonnina!! - dico.

- Piccolina mia. Oramai sai che sei cresciuta e sei responsabile di te stessa. Hai vissuto sempre con me ma ora é il tenpo di cambiare le carte in tavola. Jasmy, la scuola a cui ti ho iscritto non é vicina alla casa della governante e nessuno é disponibile ad accompagnarti a scuola. Percio ti ho affittato un appartamento a poco di distanza. E nelle case vicino poi ci abitano i tuoi futuri compagni di classe... - dice nonna ma io la interrompo.

- Nonna, davvero, questa scelta non mi garba. Sento dentro di me un impulso che mi dice che non sono pronta per una vita da adolescente sola. Nonna, ti prego....ascol... - dico io con timore ma anche lei mi interrompe.

- No Jasmine, io non ti ascolto. Hai vissuto troppo come una lattante. Ora sei grande e devi seguire la tua strada. Non puoi vivere sempre con me...é deciso tu vai a vivere lì. - si stava avviando verso la porta ma poi si gira e mi dice - Ah...un altra cosa...visto il tuo talento per il canto ti ho iscritta ad una scuola di talenti musicali.

Esce dalla stanza e sbatte la porta.

Meglio non ribbattere quando nonna é arrabbiata. Ma mi sembra piu che ovvia la mia paura e il mio dibbattito. Ho paura...ma nonna ha ragione...ho vissuto troppo tempo da lattante...ora é arrivato il mio momento la fuori!! - dico io aprendo la porta del mio balcone.

Per la prima volta assaporo davvero l'odore della libertá e della vita. Non mi sono mai sentita cosi bene...ma credo che sia meglio che vado a mettere il pigiama e che vada a dormire perche domani ho davvero una giornata faticosa.

Mi avvio verso la porta del balcone e la chiudo.

RAGAZZI che alle grida oppongono sospiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora