Capitolo 3

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- Ma che razza di citta?!!-urlo io verso il vento.

- Piccola mia, ma questa é Verona!! - dice mia nonna cercando di tranquillizzarmi.

- Nonna ma cosa?!?!?! LA VERONA CHE TRASMETTONO IN TV É SVANITA. SICURA CHE NON ABBIANO SBAGLIATO LA STRADA?!?? NONNA ASCOLTAMI... - dico io urlando esasperata.

- Zitta sguattera...quella é casa tua...

Io non ti pago manco un centesimo...cercati un lavoro... - dice con cattiveria mentre se ne va - a mai piu pulce.....

- O MIO DIOOO - dico io mentre mi sveglio all'improvviso.

Quanfo finalmente apro gli occhi mi accorgo che era solo un incubo...un incubo??

Ma puo essere anche un sogno premonitore.

Oddio io non so piu cosa pensare. Giorni fa ero una "ragazza" spensierata e felice della sua bellissima vita. Ora sono un adolescente che non capisce piu il senso della sua vita ed é stordita da tutto quello che le é attorno. Mi stendo dinuovo per provare a riaddormentarmi ma in un istante si accendono tutte le luci della casa!!

- UN LADRO?!?!?! - urlo io spaventata.

- Ma quale ladro, piccolina mia, sono io!!

Devi vestirti perche dobbiamo partire per Verona!! - dice nonna quasi morta dalle risate.

Oh nooo...dinuovo quel nome...VERONA...non so piu cosa pensare su questo trasferimento. Ma ora mi passa una cosa in mente.

- Ma nonna a quest'oraaa!! SONO LE DUE MENO UN QUARTO DI MATTINA!! - dico io urlandole nelle orecchie in modo scherzoso.

- Siii...ma non capisci?? Per arrivare a Verona in aereo ci vogliono 4 ore. Noi partiamo alle 2 per arrivare alle 6 e poi dormiremo insieme fino alle 8, per domani mattina, nella tua nuova casetta. Dovrai dormire cara. A Verona si ha l'usanza di iniziare l'anno con un ballo, quindi alle sei andiamo a fare shopping - dice lei guardandomi con dolcezza.

Allora tutta assonnata mi vesto, in fretta, prendo le valigie e scendo pian piano le mie scale ma cado a rotolone e le valigie assieme cadendomi addosso. Il mio peso ed il peso delle valigie sul mio povero dito medio. Urlo dal dolore e nonna "corre" ad aiutarmi con del ghiaccio.

- Piccola ti sei fatta male?? - mi sussurra lei accarezzandomi.

- Nonna mi fa un male da bestia il dito mediooo... - dico io piangendo.

Infatti si era quasi tutto colorato di un nero scuro.

- OHHH PICCOLINA MIAAA...NON PREOCCUPARTI C'É LA NONNA CHE TI AIUTA!!!!!! - urla lei.

Dal sussurro all'urlo.

Lei mi appoggia il ghiaccio sul mio dito medio e lo mantengo. Nonna cerca di prendere le mie e le sue valigie ma io la fermo.

- Non preoccuparti nonnina, faccio da sola!! - dico io sfiorandole la mano.

Allora mano nella mano ci avviamo verso una macchina pronta a portarci all'aereoporto.

Faceva davvero un male cane e a pensare che mi sarei dovuta presentare a scuola, davanti a tutto l'istituto, impazzivo dalla rabbia e dal dolore.

Quansi non ce la facevo a muovere la mano ma non l'ho detto a nonna senno si preoccupava.

Qualche sforzo nella vita si puo fare.

Forse posso fasciarlo ma poi sembro ridicola.

Mi conviene che lo nascondo e basta.

RAGAZZI che alle grida oppongono sospiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora