Capitolo Uno

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Matthew e Evan, fratellastri, entrarono finalmente in casa dopo una lunga giornata di scuola e di lavoro.

Entrambi posarono gli zaini sul divano. Era finalmente ora di cena e trovarono il loro papà, Erik, in cucina, mentre era intento a cucinare qualcosa.

I figli sapevano che lui non era bravo in cucina, ma almeno ci provava. E poi, in mancanza di papà Charles, quella era l'unica alternativa possibile, dato che sia Evan che Matthew rientravano tardi.

Papà Erik invece stava a casa a scrivere degli articoli di giornale, anche se era stato licenziato, ma quella era una sua passione, quindi aveva giurato, non importa a chi, che non avrebbe mai smesso.

Un nuovo freelance, magari.

Dalla scomparsa di suo marito però, aveva perso la sua voglia di fare, di buttarsi, di rischiare. Grazie ai suoi figli riusciva ad alzarsi dal letto, ma ogni giorno era sempre più preoccupato per il suo amato.

"Charles è una persona speciale, dolce, sa come aiutarti in qualsiasi occasione e soprattutto, ha sempre le cose sotto controllo. Tranne per le eccezioni, ovviamente. E' anche lui una persona, nonostante la sua mutazione. In realtà, nella nostra famiglia, siamo tutti dei mutanti."

Erik parlava così quando gli chiedevano della scomparsa di Charles, ma lo faceva solo con le persone di cui si fidava. Niente giornalisti o persone sconosciute.

"Evan ha il potere nelle sue gambe, le quali lo trasportano ovunque lui voglia alla velocità della luce. Ho avuto Evan dalla mia ex fidanzata, Daniela, la quale però non c'è più da anni."

Era triste notare il fatto che le persone se ne andavano sempre dalla vita di Erik perché ne aveva perse tante.

Ma non si sarebbe arreso questa volta.

"Matthew invece è stato adottato da Charles tempo fa, quando era solo un Polletto. Charles lo chiamava così, per via delle sue ali bianche, con solo una piuma nera."

Quella piuma era speciale, ma... ne parleremo poi. (BECKY YOU KNOW WHAT I MEAN eheh)

"Charles sa controllare le menti, le manipola, ma ti lascia fare le tue scelte. E in più... è un kitten."

DI solito, le persone ci rimanevano di sasso dopo questa confessione, anche se non tutti sapevano di cosa stesse parlando e si limitavano ad annuire e a dire "Ah si! L'avevo capito!" per non fare la figura dei completi idioti.

I kitten sono creature particolari...

Inizio Flashback

<<AMORE, SONO A CASA>> urla Charles dall'ingresso della loro nuova casa. Ha passato la mattinata tra i mobili dell'Ikea, perché si sono appena trasferiti e, a detta sua, manca ancora qualcosa.

<<CHARLES, ARRIVO!>> Risponde Erik di rimando. Non ama i soprannomi, tranne "piccolo", ma lo dice fin troppo spesso, perciò si contiene.

Erik lo raggiunge all'ingresso, allungando una mano verso di lui e prendendolo dal polso, senza lasciargli tempo di togliersi la giacca e lo fa scontrare contro il proprio petto. Porta una mano sulla sua guancia e posa le labbra sulle sue, iniziando a dargli dei dolci baci a stampo. Non è abituato ad essere così dolce, ma non gli dispiace farlo se questo può rendere felice il suo compagno.

<<Mi sei mancato, piccolo>>

Riecco quel nomignolo. Erik, per l'amor di Dio, contieniti!

<<Anche tu, grande>> Charles ride e gli lascia un bacio sulla mascella, lasciando cadere la propria borsa a terra. Si sbottona la giacca e se la toglie, mettendola poi sull'appendiabiti. E' tutto il giorno che si sente strano, ha male alla base della schiena e dei punti sulla testa.

Però non si lamenta. Vanno entrambi in cucina e Charles inizia a preparare la cena, mentre Erik apparecchia la tavola. 

Non passano molto tempo in silenzio, perché Charles si porta una mano alla testa, facendo cadere il mestolo a terra. Mugola appena, massaggiandosi, ma poi il dolore aumenta e senza farlo apposta, emette un miagolio.

Erik, vedendolo così, si avvicina velocemente e lo fa sedere, ma questo aumenta solo il dolore alla base della schiena. 

Charles cade a terra, accucciandosi su se stesso. In poco tempo, gli spuntano due orecchie e una coda bianche, da gatto.

Il marito lo guarda confusissimo, cercando di capire cosa fosse appena successo. Si inginocchia di fianco a lui e lo prende dalle spalle, facendolo alzare con delicatezza, mentre non stacca gli occhi dalle orecchie e dalla coda, sempre più scioccato.

Il più piccolo, confuso dalla sua espressione, lo guarda appoggiandosi con la testa alle sue gambe, sentendo subito il bisogno di esser coccolato.

<<Cosa c'è?>> chiede quindi, mentre emette delle leggere fusa senza rendersene conto.

<<Charles... tu... le orecchie... la coda...>> Erik balbetta un po', ma cerca di non dare a vedere che fosse preoccupato.

<<Ma che stai dicendo?>> dice Charles, aggrottando la fronte.

Erik prende il cellulare, aprendo la fotocamera interna porgendoglielo.

A Charles, vedendosi conciato in quel modo, scappa un urlo, che attira anche l'attenzione dei suoi figli al piano superiore e dell'interno vicinato.

Fine Flashback

E fu così che Charles diventò un kitten.

SPAZIO AUTORE

Ciao a tutti, spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, soprattutto a te, sweaterweathertears

Fatemi sapere con i voti e con i commenti se questa storia vi sta piacendo.

SALUTI

SAVE ME MODESTO

-Frank

Cherik? Cherik.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora