Capitolo 07

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Attraverso i tuoi occhi

Il mattino dopo mi svegliai con un bel mal di testa. 

La sera prima non mi ero reso conto di aver bevuto così tanto, eppure mi sembrava di essere abbastanza lucido quando ero arrivato casa.

Mi alzai e mi diressi nella mia piccola cucina per prendere una bella tazza di caffè. 

Il sole filtrava da ogni finestra della stanza ed ero contento di constatare che aveva smesso di piovere durante la notte.

Mi avvicinai ad una di esse per poter ammirare il quartiere illuminato dal sole; notai che la strada era ancora umida e potevo vedere la rugiada sulle foglie degli alberi che iniziavano ad ingiallirsi. Per qualche istante, mi godetti il calore che emanava il sole del mattino e aprì la finestra per respirare a pieni polmoni l'aria di quel mattino d'autunno.

Erano quasi le dieci ed ero contento di aver dormito così a lungo. In quegli ultimi giorni ero davvero esausto e, finalmente, mi sentivo riposato.

Sorseggiai il mio caffè e controllai i messaggi sul mio cellulare per controllare se qualcuno mi avesse cercato prima del mio risveglio quella mattina.

Ce n'era uno solo ed era di mio padre. Mi aveva lasciato un messaggio vocale, probabilmente per fare più in fretta. Era della sera precedente. Non me n'ero nemmeno accorto! Risultava essere stato inviato alle 23:30 circa.

Cercai di ricordare dove fossi a quell'ora mentre toccavo il tasto per avviare il messaggio vocale.

Lo ascoltai, il cellulare accanto a me, appoggiato al bancone della cucina mentre finivo la bevanda che speravo mi avrebbe aiutato a svegliarmi completamente.

"Ciao Seth. Come stai? Spero tutto bene. Scusa se ti contatto a quest'ora ma mi sono dovuto fermare a lavoro fino a tardi. Qui mi piace molto e ormai la mia carriera sta prendendo il volo e non posso esserne più contento!" lo sentì felice dall'altra parte del telefono e non seppi trattenere un sorriso, immaginandolo ancora nel suo completo da lavoro a casa sua, con la cravatta allentata, magari mentre sorseggiava il suo whiskey preferito.

"Mi dispiace, a volte, che tu abbia deciso di rimanere lì ma sai che non ti obbligherei mai a raggiungermi. So che ti piace la tua vita e so che, avrò un grande istruttore di arti marziali come figlio, un giorno e non potrei esserne più orgoglioso. Spero di sentirti al più presto e salutami Charlie!" disse e subito dopo il silenzio più assoluto. Il messaggio vocale era terminato.

Decisi di rispondere con un messaggio vocale anch'io, dopotutto era domenica e, come me, avrebbe certamente scelto di riposare. E poi sapevo che gli faceva piacere sentire la mia voce ogni tanto.

Gli risposi che avevo sentito il suo messaggio vocale e lo aggiornai su quello che avevo fatto quel week end, omettendo il fatto che avevo conosciuto una ragazza, anche se non seppi il motivo di quella scelta. Sapevo quanto desiderasse sentire quelle mie parole nonostante gli avessi sempre ripetuto che non sarebbe mai successo.

Una volta inviato, ripensai ad Eliza ed all'appuntamento che le avevo chiesto ieri sera.

Ancora non mi capacitavo di quel gesto da parte mia. 

Come mi era venuto in mente, poi?!

Guardai l'orologio appeso alla parete della cucina: la lancetta dei minuti era a pochi passi dal dieci e quella dell'ora era terribilmente vicina all'undici.

"Cazzo!" imprecai ad alta voce, ricordandomi che avevo appena tre ore per prepararmi, mangiare un boccone e recarmi all'appuntamento.

Decisi di correre in bagno e infilarmi subito sotto la doccia per darmi una rinfrescata e, una volta finito, mi infilai i boxer ed i jeans, lasciando i capelli umidi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 10, 2021 ⏰

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