Capitolo 8: Trappola parte 2

109 10 1
                                    

Pov's Lucy

Nello spavento caddi all'indietro portando con me anche Natsu, ritrovandoci in una posizione alquanto sconveniente. Nel rendermene conto arrossii di botto alzandomi, mettendomi le mani sul viso e farneticando qualche scusa e al medesimo tempo ringraziandolo. Preoccupato il rosato si alza, mi toglie le mani dal viso e si avvicina pericolosamente chiedendomi se stavo bene con un'espressione talmente seria da farmi venire i brividi lungo la spina dorsale. Ancora imbarazzata gli rispondo un sì balbettante, per poi girarmi. Nonostante avrei voluto che la questione fosse finita lì, la mia risposta, purtroppo, non riuscì a convincerlo e per questo motivo mi fermò una seconda volta:"< Lucy c'è evidentemente qualcosa che non va! Ho fatto qualcosa che ti ha ferita o dato fastidio?>" mi chiede con voce agitata, "< Natsu non ti preoccupare, sto bene! Non mi hai fatto niente. Adesso continuiamo a camminare, gli altri ci staranno aspettando>". Nonostante la risposta continuò a non credermi:"< Lucy adesso non ci muoviamo finché non mi rispondi sinceramente, noi siamo una famiglia e per questo motivo dobbiamo aiutarci a vicenda!>" famiglia, ecco cos'ero, nient'altro se non un componente della sua famiglia come lo poteva essere chiunque della gilda. Non mi resi nemmeno conto che qualche dolorosa lacrima era cominciata a scendere. Ciò andava a confermare le parole di del rosato: non stavo affatto bene. E soprattutto in quel momento, cercai di allontanarmi dal suo sguardo, ma prima che potessi accorgermene mi stava abbracciando. In quel momento mi sentii a mio agio, protetta e al sicuro. Ma quel giorno le stelle non erano a mio favore ed il tremare della terra ci fece staccare allarmandoci. Davanti a noi si cominciarono ad accendere delle torce, precedentemente spente, sui muri. Sembrava quasi un invito a proseguire la strada è così facemmo. Andando avanti ci trovammo in qualche secondo in un'altra stanza, questa volta era meno polverosa delle precedenti, ed attraverso un minuscolo foro sul soffitto entrava molta luce, che si andava a riflettere, creando un meraviglioso gioco di luci, su un gioiello a noi familiare. Incredibilmente avevamo trovato ciò che cercavamo, Natsu contento e orgoglioso di averlo trovato prima di Gray lo prese facendo aprire un altro passaggio nel muro. Fiduciosi ci incamminammo all'interno, salendo qualche gradino, e ci ritrovammo in una stanza enorme con i nostri compagni di spalle rivolti verso una grande porta.

Pov's Natsu

Appena arrivati i nostri compagni si rivolsero verso di noi incuriositi ed allarmati, e riconoscendoci rimasero a bocca aperta, non si aspettavano di incontrarci qua. In modo orgoglioso sventolo il gioiello davanti alle facce incredule di tutti, e dando del perdente a Gray per non averlo trovato per primo come diceva di fare. Erza a quel punto si catapultò su di me perdendomi ciò che avevo in mano, per poi allontanarsi e avvicinare la pietra portante della collana a quella che sembrava una serratura antica.
Di colpo il pavimento riprese a tremare ed il portone precedentemente chiuso si aprì. Curiosi ci avviciniammo, però la mancanza di luce ci ostacolava ancora una volta la vista. Sul mio dito feci nascere una piccola fiamma ed entrai nella stanza seguito dal resto del gruppo. Al nostro passaggio la porta si richiuse pesantemente dietro di noi, e ancora una volta delle torcie si accesero di colpo rivelando la figura di un enorme leone in pietra. Che in modo lento si alzò cominciando a creare piccoli mostri della nostra grandezza che cominciarono ad attaccarci. Non fu un vero problema sconfiggerli, al contrario di quello che poteva essere definito un boss. Anche Erza si trovò in difficoltà di fronte a quel mostro che nonostante tutto riuscimmo a sconfiggere. Al termine della battaglia le porte si riaprirono concedendoci di uscire. Appena fuori cademmo tutti sfiniti al suolo e ansimanti, ci volle qualche minuto prima che riprendessimo completamente, o quasi. Quando però si era fatta l'ora di uscire Lucy cadde a terra, si era slogata la caviglia, e purtroppo Wendy era troppo esausta per poterla curare. Così senza pensarci troppo la caricai in spalla. Ovviamente cercò di ribellarsi dicendo di sentirsi a disagio se presa in quel modo, ovviamente la ignorai continuando la discesa verso la villa.
Appena arrivati venimmo accolti calorosamente dal proprietario che ci ricompensò abbondantemente perciò lavoro svolto. Decidemmo in fine di ripartire subito verso casa senza sostare oltre.

Spazio autrice

Ed anche la seconda parte è pubblicata! È venuta più corta rispetto alla prima parte, ma spero vi sia piaciuta lo stesso. Adesso parliamo seriamente, ma quanto shippo Natsu e Lucy? Vabbè scherzi apparte vi ringrazio come sempre per la lettura ;)

Bye bye

|Nalu|  StayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora