30/03/2018---23.43
Caro Diario,
dopo aver pensato a lungo a come scriverti per la prima volta e, soprattutto, cosa scriverti, ho deciso che inizierò non raccontandoti cosa sia successo in questi due anni, o meglio in quest'ultimo, ma presentandomi e descrivendomi.
Mi chiamo Andrea, ho 16 anni e sono nato il 27 ottobre. Fisicamente non mi ritengo che particolarmente bello, ne brutto, ma non mi interessa sinceramente.
Andando invece a guardare dentro di me, psicologicamente, le cose si complicano. Parlando delle cose più superficiali mi ritengo simpatico, gentile, fedele e onesto e un buon ascoltatore. Passando ai difetti posso dire di essere un po' geloso, e mi piace(rebbe) essere al centro dell'attenzione.
Per parlare però di come io sia più internamente, devo parlarti di una cosa particolare che mi è accaduta quest'anno.
Per quanto sia una stupidaggine, questo evento mi ha cambiato molto. Verso gennaio, mi si è rotto lo schermo del telefono, e non ho potuto usarlo per una mesata. Non avendo più il cellulare, ho scoperto l'infinita bellezza del 'pensare'.
Già senza telefono passavo quei momenti vuoti, pensando, riflettendo insomma, qualcosa che a mio parere il telefono ci ruba.
Nei miei attimi di pensiero mi sono reso conto di avere delle passioni, da coltivare e con cui passare tempo, ma mi sono reso anche conto di quanto infinitamente, la ami, ma non è questo il momento di raccontarti questa grande parentesi della mia vita.
Oggi ti parlo delle mie passioni. Sono essenzialmente 3:
- Disegnare
-Giocare a calcetto
- La magia
Ora vorrei però parlartene anche meglio. Partiamo dal più semplice.
Giocare a calcetto. Intorno a dicembre dell'anno scorso, con degli amici, ho iniziato a giocare a calcetto, e l'ho amato subito. Indossare la maglia dell'italia, le scarpe da ginnastica, e dare due calci ad un pallone, mi aiuta molto a sfogarmi, e, per quanto sia scarso, mi è molto utile.
Disegnare. E' qualcosa che è nato mentre non avevo il telefono, dovevo impegnare i miei momenti vuoti, e fare qualcosa, ho deciso di iniziare a disegnare. Devo essere sincero, ho iniziato disegnando nudi femminili, tipo Jack di Titanic. Magari non è uno dei temi più nobili, ma ritengo il corpo nudo femminile come qualcosa di perfetto, armonico e delicato, nella sua infinita complessità. Successivamente ho cambiato tema in...nessun tema. Disegno ciò che più mi piace, per il solo senso di tranquillità e rilassatezza che mi conferisce quest'attività, accompagnata magari da della musica. Adoro riempire molto spesso, di disegni senza senso, interi fogli, pagine dei libri, o i banchi della mia classe.
Infine abbiamo la Magia. La pratico dalla scorsa estate. Ho comprato un mazzo di carte cinesi e, non sapendo cosa farci, ho cercato qualche trucco di magia, e l'ho imparato. L'illusionismo mi interessa e mi attrae fin da bambino, mi genera innocenti e ingenui sorrisi. Ritengo che la cosa più bella della magia sia non conoscere i trucchi e lasciarsi suggestionare dalla performance, che ti riporta ai spensierati momenti da bambino. Ora che i trucchi li so che cosa ci trovo di bello? Penso che più bello di non conoscere i trucchi essendo spettatore, sia essere mago e guardare i sorrisi attoniti e ingenui degli spettatori, quando la magia ti riesce.
Queste essenzialmente sono le mie passioni, e sono grato alla rottura del telefono per essermene reso conto.
Ma è ora di guardare un ultimo aspetto, se non ti ho troppo annoiato, e poi ti saluterò per oggi. Le mie ambizioni.
Anche queste derivano da momenti di riflessione, ed eccole qui, per quanto semplici e banali:
-Prendere la patente. E' qualcosa che ho cominciato ad aspettare sempre di più negli ultimi due anni. Non vedo l'ora, mi darebbe un senso di responsabilità e indipendenza unico, un passaggio importante nella vita, e anche rilassatezza. Non pensi che sarebbe rilassante guidare di notte soli, in silenzio, con un po di musica? Secondo me si.
-Mandare avanti il mio cognome. E' quello che meno riesco a spiegarmi. So solo, per ora, che è qualcosa che vorrei assolutamente, portare avanti il mio cognome. Non so perchè
Una persona che mi conosce bene, le ricorda queste due cose, e mi dispiace molto quando ciò non avviene, anche se mi rendo conto che ci sono pensieri più importanti.
L'ultimo, ma non meno importante, è proprio il più importante e quello che meno rivelo. Partiamo dal fatto che io non provengo ne da una famiglia ricca, ne agiata, ma nemmeno povera. I miei non hanno proseguito gli studi dopo il diploma. Io,conoscendo questa situazione , ho deciso di prendere il liceo scientifico, essendo forse il primo a prenderlo nella mia famiglia, e nella mia classe sono tutti figli di, dottori, geometri, architetti, etc
Il mio obbiettivo è quello di arrivare all'università, di trovare un buon lavoro, in modo da permettere ai miei figli di avere una situazione migliore.
La mia ambizione, è dimostrare come io,provenendo da una famiglia non troppo intellettuale o agiata, come posso cavarmela meglio di tutti coloro che magari sono figli di medici etc.
A scuola, frequento il terzo anno, e ho ottimi voti, tra l'8 e il 9, mi piace studiare sì, ma non mi ritengo un secchione, so unire molto bene vita sociale e scolastica.
Questa è l'ambizione a cui tengo di più e che nessuno sa.
Per oggi, caro diario, mi fermo qua, non ho detto ancora nulla di che, ma mi sono sfogato parecchio, e mi sento molto meglio.
A presto.
Andrea
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Pagine Di Diario Di Un Adolescente Qualunque
RandomQuesta storia sarà in breve il mio diario personale dove racconterò, o almeno cercherò di farlo tutto ciò che mi è accaduto in questi due anni, e tutto ciò che succederà giorno per giorno.