Capitolo 11: La Verità

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Ero corsa fuori così velocemente che non erano riusciti a raggiungermi, avevo sbattuto contro qualcosa o meglio qualcuno.

Era  Scott quando lo vidi lo abbracciai fortissimo e una lacrima solitaria mi rigò la guancia, continuò a stringermi forte, ma poi mi chiese: -Che hai alex?- io spaventata a morte non sapevo che dire avevo paura che non mi avrebbe creduto, a quel punto presi un grosso respiro e cominciai a dire: -Scott non so se mi crederai o meno, ma ho bisogno di dirlo a qualcuno e tu sei quello di cui mi fido di più- sospirai e un brivido mi passo per tutta la spina dorsale. Lui se ne accorse e mi diede il suo giubbotto rimanendo in felpa; mi sorrise per incoraggiarmi a parlare e allora presi un enorme respiro e cominciai a dire: -Ho visto una cosa nel loft...- lui stranito e preoccupato mi disse:-Cosa?- io allora li gli raccontai tutto, gli raccontai di tutte le volte che mi sento seguita, degli strani cambiamenti di umore di Jay, delle volte che vedo di sfuggita i suoi occhi che cambiano colore e di oggi, della lite di lui e Derek. Scott sospirò e mi disse che mi avrebbe raccontato tutto dopo la festa in presenza degli altri.

~Pov's Derek~

Ero andato verso il tavolo dei drink dove avevo trovato tutta la banda di ragazzini di Scott, tutti che bevevano come spugne, e allora chiesi per distrarli dal bere. -Cosa avete scoperto su quella nuova?- un Jay tutto irritato rispose con tono duro:-Quella nuova ha un nome ed è Alex.- ovviamente risposi che non mi interessava come cazzo si chiamava e lui a quel punto cacciò le zanne fuori , io feci lo stesso, i ragazzi cercarono di calmarci e di portarci in un'altra stanza. In quel momento entrò Alex un po' irritata, si precipitò su Jay per calmarlo quando ci vide si impaurì e scappò così velocemente che non riuscimmo a fermarla. Era tutto così silenzioso in quel momento, nessuno riusciva a proferire parola. Avevano timore della reazione di Alex.

Era finita la festa oramai, avevo mandato tutti a casa, dopo che Alex era scappata nessuno sapeva cosa fare, erano tutti tesi, c'era chi beveva, c'era chi camminava nervoso avanti e indietro come Jay e poi c'ero io appoggiato al finestrone del loft a braccia incrociate a riflettere.
Ed è a quel punto che entrò Scott che sosteneva con il braccio la ragazza che aveva addosso il suo giubbotto, Jay si girò di scattò impaurito e sollevato allo stesso tempo, provó ad avvicinarsi, ma la ragazza lo fulminò con lo sguardo e lui allora si sedette di fianco ad Alaska sul divano.
Io annusai l'aria sentivo ogni tipo di emozione ma quella che sentivo più di tutti era la rabbia e la confusione della ragazza ma c'era qualcos'altro, un odore che non riuscivo a intercettare.

~Pov's Alex~
Ero arrabbiata ed impaurita allo stesso tempo, sentivo come se il mio corpo andasse a fuoco, mi misi seduta sul tavolo; li guardai tutti, fermai lo sguardo sul finestrone del loft, dopo poco mi accorsi che avevo degli occhi verde smeraldo puntati addosso e allora mi girai di scatto e guardai Scott affranta. Mi decisi e con aria fredda e acida dissi: -Allora, non avete niente da dirmi?-
Tutti mi guardarono poi abbassarono la testa; allora scesi dal tavolo e cercai di andarmene quando Scott mi prese il braccio e mi fece girare verso di lui. Lo guardai negli occhi era preoccupato, triste, ma allo stesso momento deciso e sicuro; allora mi risedetti sul tavolo e lui parlò: -Alex...- fece in piccola pausa poi sospirò e riparti: - Devi fidarti di me, okay?- io annuii lui mi prese le mani si posizionò difronte a me, allargai un po' le gambe e lui mi guardò negli occhi: - Non devi avere paura, tranquilla, ma quello che ti mostrerò e ti dirò non devi dirlo a nessuno.- io lo fissai,nella aria sentivo la tensione che si poteva tagliare con il coltello e a quel punto parlai: -Scott, mi fido di te, non potrei mai avere paura di te, sei così dolce e altruista, non potrei mai farti questo, terrò tutto per me, te lo giuro- posai la mia mano sulla sua spalla e sorrisi.
Lui chiuse un secondo gli occhi e sospirò poi li riaprì ed erano di un colore rosso intenso, il mio cuore cominciò a battere forte e Scott se ne accorse, mi strinse un po' la mano per farmi coraggio; io lo riguardai quegli occhi mi davano una sensazione di tranquillità e sicurezza. Chinai un po' il capo, misi la mano sulla sua guancia e poi lo accarezzai, di impulso lo strinsi forte; lui poi lentamente si staccò e si girò verso gli altri. Erano tutti molto tesi non riuscivano a capire se la mia reazione fosse buona o no; Scott fece un cenno con il capo e tutti loro fecero brillare i loro occhi erano tutti color giallo acceso, anche quelli di mio fratello, questo mi lasciò spiazzata, ma poi mi girai quelli di Malia e Derek erano blu, un blu bellissimo.
Fissai tutti loro sbalordita e poi Scott cominciò a parlare: -Alex, lo so che ti starai a chiedendo quali razza di mostri siamo e che vorresti scappare a gambe levate...- lo stoppai e scuotei il capo a destra e a sinistra, tutti tirarono un sospiro di sollievo e poi continuò:-Alex, siamo dei licantropi- rimanei pietrificata come diavolo era possibile che i licantropi esistessero. Mi scrollai e poi mi avvicinai allo zaino, che era poggiato sul divano, tutti seguivano attentamente con lo sguardo ogni mio movimento, presi lo zaino, lo aprii, tirai fuori il mio quaderno da disegno e Derek rise: -Hahaha, ora si mette a disegnare, noi le diciamo che siamo dei mostri e le si mette a disegnare, che ragazzina stupida- Jay in risposta ringhiò, ma lo guardai male e si calmò, poi risposi a quel cretino di Derek: -Oh be' sarò pure stupida si perché sono ancora qui dentro, senza scappare a gambe levate, ma se tu stessi zitto e mi lasciassi parlare magari io potrei farvi capire il perché non sia già fuori da quella porta a spifferarlo a tutto il mondo!- lui ringhiò per poi dire in un sussurro: -Stupida puttanella!- mi rigirai di scatto verso di lui, era stupido che lo avessi sentito e pure io, era quasi impercettibile quello che aveva detto eppure, io lo avevo sentito molto chiaramente. Lo guardai incazzata nera, cominciai a sentire caldo, poi un ringhiò molto forte uscì dalla mia bocca. Erano tutti stupiti, saltai addosso a Derek e lo presi a pugni così forte, che lo forse avrei potuto quasi ammazzato.
Scott mi prese e mi guardò negli occhi e li fece diventare rossi, io avevo le lacrime agli occhi.

~Pov's Josh~
Stavo tutti guardando Derek e Alex litigare quando lui disse:-Stupida puttanella!- tutti noi spalancammo gli occhi stupiti che mia sorella lo avesse sentito, era impercettibile all'orecchio umano, ma lei si girò e un ringhio molto forte uscì dalla sua bocca, ci alzammo tutti in piedi, pure Derek era stupido che non si accorse che una Alex tutta incazzata gli fosse saltata addosso prendendolo a pugni, lo avrebbe quasi ammazzato se non fosse stato per Scott che la prese. Si era messa a piangere aveva gli occhi gialli, di un giallo intenso come il nostro; lui sorrise e l'abbraccio.
Com'era possibile non l'avevano morsa.
Come cazzo è possibile che lei fosse un licantropo... i nostri genitori non sono lupi... o magari si, dobbiamo scoprilo...

Il mio coach è un licantropoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora