1. IL PRIMO INCONTRO/SCONTRO

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CAM

Lanciano la palla ma non riesco a prenderla e la cosa negativa è che sta andando dritta alle sdraio dove ci sono i clienti, ma soprattutto i bambini.
Cerco di correre più veloce che posso, la sto per prendere quando sbuca dal nulla una ragazza e la palla la colpisce in pieno volto, non riesco a fermarmi in tempo e mi schianto su di lei anche io, travolgendola.
Cadiamo entrambi.
Mi appoggio sui gomiti perché la poverina sta facendo fatica a respirare.

«Ehi, tutto ok?» le chiedo, anche se ci metto poco a realizzare che è una domanda del cazzo.

«Secondo te?!».Mi accorgo che la sua guancia è rossa, sta iniziando a gonfiarsi e lei sta cominciando a incazzarsi.

«È una domanda stupida, quella che mi hai fatto. Togliti».

Cerca di divincolarsi ma io non accenno ad alzarmi.Il suo volto, ora che lo guardo bene, è stupendo.

Labbra carnose,il naso alla francese, occhi grandi che sembrano leggerti dentro, wow!

«Senti brutto stronzo, non te lo ripeto più: o ti alzi o sarò costretta a tirarti una ginocchiata nelle palle» mi riporta alla realtà.

Che carattere la biondina!
Le sto per rispondere ma sento che qualcuno mi prende dipeso e mi allontana da lei.
È un ragazzo, mi guarda malissimo, poi va dalla biondina, la prende per mano e l'aiuta ad alzarsi.

«Merda, Valentina! Tutto a posto?! Guarda, la guancia si sta gonfiando, andiamo a mettere del ghiaccio».E questo chi cazzo sarebbe?!


* * *
VALENTINA

Anche dopo averlo minacciato, abbozza quel sorrisetto da idiota, per fortuna arriva qualcuno che lo trascina via bruscamente.
Federico mi aiuta ad alzarmi, ma perdo l'equilibrio così mi prende dal gomito.

«Cazzo Vale, che bel benvenuto!» già, proprio bello.

«Tranquillo, tranquillo... sto bene, lasciami pure».

«Se vuoi ti prendo un po' di ghiaccio dal bar!?» urla Mr. sorrisetto.

Devo ammette però che ha una voce davvero sexy, mi giroforse un po' troppo di scatto perché perdo ancora l'equilibrio, impreco.

«No grazie, hai già fatto abbastanza».

Mi incammino insieme a mio cugino verso il bungalow.

«Fede, mi sa che la partita a beach volley la rimandiamo a domani» gli dico.

«Direi di sì, comunque ti verrà un livido grosso quanto un pugno perché la guancia è tutta rossa e gonfia» ride.
Maledizione, proprio in faccia doveva arrivarmi quella male detta palla?!

«Oh mio dio Vale, cosa ti è successo?» dice mia zia urlando.

«Nulla di che zia, dei ragazzi stavano giocando a rugby in spiaggia e mi è arrivata la palla in faccia» rido.

«Metto un po' di ghiaccio e vado a fare una doccia».

Mio cugino mi tira un pugno sul braccio.

«Sfigata, io torno in spiaggia, stasera mangio fuori e sul tardi ho una partita al campetto; se vuoi venire a vederci sono lì con tutti gli altri».

Gli tiro un calcio.«Ok, a dopo».
Il nostro rapporto è così, amore e odio, ma ci adoriamo. Mi reputo diversa rispetto a tutto il genere femminile, da piccola giocavo coi soldatini anziché con le barbie, giocavo a guardiae ladri anziché con le bambole, costruivamo ring coi cuscini e facevamo wrestling.
Io ed Eleonora, essendo le uniche femmine in famiglia, siamo cresciute allo stato brado.
Lei, crescendo, ha imparato a essere più 'donna', mentre io odio ancora il rosa.
Non amo truccarmi molto, preferisco le All Star ai tacchi, ho più amici maschi che femmine, amo essere me.
La zia mi porta il ghiaccio. Ora va molto meglio.

TU. #ILCANTODELLASIRENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora