3. UNO SCONTRO ALLA FRAGOLA

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VALENTINA

Elisa ruba un morso dal mio ghiacciolo.

«Vale, sabato e domenica notte ti va di fermarti a casa mia? I miei sono via e quel deficiente di mio cugino durante il fine settimana non torna mai a dormire» dice rubandomi un sorso di birra.

«Certo che vengo a farti compagnia, tuo cugino vive a casa tua?». Lei scoppia ridere. «Non più, anche perché ora come ora non dureremmo neanche una settimana senza litigare o ammazzarci di botte; vive da noi solo durante il periodo estivo» mi riprendo la birra e ne bevo un sorso.

«Ok, tutto chiaro, comunque va bene» le faccio un sorriso e lei mi abbraccia, poi si gira a parlare con Teresa che non so per quale motivo mi fissa con uno sguardo strano, in quel momento decido ufficialmente che mi sta antipatica.

Federico attira la sua attenzione e fa un brindisi dedicato alla squadra, hanno vinto un'altra partita, se vinceranno il torneo estivo ognuno di loro andrà due giorni alle terme e potranno portare una persona. Io mi sono già prenotata, ho obbligato Fede a portarmi con lui.

Loro urlano, cantano cori e le ragazze li seguono. Sorseggio la birra e guardo il telefono, Mathias non mi ha ancora scritto, lo rimetto in tasca. I miei occhi automaticamente vanno alla ricerca di quelli di Cam, e con grande stupore noto che anche lui mi sta fissando. È davvero bellissimo e ha lo sguardo più intenso che io abbia mai visto, non riesco a staccare gli occhi da lui e sento lo stomaco contorcersi, è come una sfida.

Cam non cede e io nemmeno. Gli si avvicina la cameriera che gli dà un bacio sulla guancia, ma lui continua a fissarmi, lei gli chiede se vuole un'altra birra e a quel punto interrompe il gioco di sguardi, sorrido e bevo ancora un sorso. Lui si gratta il mento e poi si riavvia il ciuffo, noto che ha il braccio totalmente tatuato.

Sono una tatuatrice e di conseguenza amo i tatuaggi, ha delle braccia massicce, è perfetto. È muscoloso ma non eccessivamente, proprio come piace a me. "Oddio, ma cosa sto dicendo?".

Sono fidanzata, anche se non si direbbe.

Devo assolutamente cercare di capire cosa diavolo voglio e al momento desidero andare a letto perché sono distrutta, ieri ho lavorato fino alle undici di sera, stamattina sveglia presto perché dovevo ultimare le valigie, il viaggio, la botta in faccia che non è da dimenticare, sono esausta. 

Mi giro verso Elisa per dirle che vado via, però lei non c'è, così vado da mio cugino.

«Fede, io torno al camping, ho un sonno devastante e vado a mettere altro ghiaccio in faccia», Sorride. 

«Vuoi che venga con te?». Gli tiro uno schiaffetto sul braccio.

«Guarda che sono adulta e vaccinata, riesco a tornare anche da sola».

Lui ride ancora. 

«Guardando com'è messa la tua faccia... non si direbbe».

Automaticamente gli faccio il terzo dito. 

«Di' a Elisa che ci vediamo domani».

Lui mi indica il bar. 

«È andata a prendersi da bere, ti conviene andarla a salutare, sai che si offende molto facilmente».

Ha ragione, mi avvio verso gli scalini e la vedo uscire. Qualcuno dei ragazzi 'fighi' la chiama e lei va dritta da loro, anzi va dritta da Cam e iniziano a parlare, chissà cosa si stanno dicendo.

Elisa si volta verso il ragazzo che prima al campo ha fatto fare una figura di merda a Cam e lo bacia sulla guancia, poi mi vede e corre verso me.

«Che figo, lo amo da tutta la vita penso, ma lui non se ne è

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