capitolo 6

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Entriamo in casa e io mi tuffo letteralmente sul divano facendomi male al naso...
Prendo il telecomando, poggiato sul tavolino, e accendo la TV..
La fortuna non é dalla mia parte, oggi (non che lo sia mai stata, eh... Mai sia vengo baciata dalla fortuna. Mi cadrebbe la cacca di piccione sulla testa o un cane mi piscierebbe sulla gamba)
Comunque: NON C'É NIENTE IN TV... COSA FACCIO ORA?!!
KARMA CHE FA SCHIFO ALLA CACCA DI CANE...
IL CANE... NO, l'abbiamo appena portato a spasso...

-ED CHE FACCIAMO?- Urlo così mi sente
-Mmh le orecchie -.
Cado dal divano...
-ODDIO MA TU SEI SCEMO...
M SI FATT PGGHIÀ NA GOCC (in italiano: mi hai fatto prendere un infarto)
Ride per la mia bellissima pronuncia e mi tira il braccio per farmi alzare
-Non lo so vuoi anche il mio braccio?!- dico sarcastica
-Non cambi mai -
-Scappa - dice e, capendo le sue intenzioni, inizio a correre e vado dietro il tavolo. Lui mi raggiunge e io faccio il contrario di ciò che fa lui.
Lui va a sinistra, io vado a destra.

Alla fine chi vince?! Lui, ovvio.
E cosa mi fa?! Il solletico, ovvio.
E chi soffre parecchio il solletico?! Io, ovvio.
E chi ride, o meglio, urla per colpa del solletico e sembra come se la stanno assassinando?! Io, ovvio.
E chi fa le figure di merda con il vicino?! Io, ovvio.
E chi muore?! Io, ovvio.
Chi é il troglodita?! Lui, ovvio.
Chi é la puffa?! Io, ovvio.

Ho l'affanno. Quanto lo odio!
Dopo essermi ripresa noto una radio con due casse...
É L'ORA DEL DIVERTIMENTO!
Collego il telefono alla radio, accendo e alzo il volume di quest'ultima e metto la mia playlist, iniziando a cantare a squarcia gola e inventando balletti, Alcune volte anche le parole...

Arriva una certa ora e siamo costretti a spegnere la radio. Dico che vado a cucinare e Edward si addormenta sul divano...
È L'ORA DELLA MIA VENDETTA!!!
Prendo un secchio, ci verso la farina e l'acqua e giro.
Vado vicino a lui e lo sveglio dicendogli che é pronto. Tutto assonnato si alza e mi lascia un piccolo bacio sulle labbra, per ringraziamento credo... Non sa la vendetta che gli spetta.
Prendo a fatica il secchio e glielo butto addosso..
La sua faccia era memorabile..

Mi avvicino per farmi perdonare e so che aveva progettato un'altra vendetta ma io sono furba e gli do tanti baci che lo distraggono.
-Vado a farmi la doccia - dice
-Ok io vado a cucinare - dico.
-Mmh... Non farmi un piatto che ti riempie, non ho tanta fame -
Apro il frigo... Non ho nemmeno io tanto fame quindi farò le piadine... Per me mozzarella e prosciutto crudo, per lui tonno e pomodorini.

Quando scende, iniziamo a mangiare e tra battutine e frasi SUE da pervertito, arriva l'ora di andare a dormire.
Vado prima io nella camera da letto perché lui sta bevendo l'acqua. Apro la porta e l'acqua gelida mi cade sulla schiena.
-EDWAAAAARD- Urlo. Io lo uccido! Domani nella colazione gli mette il veleno. Lo sento ridere dietro di me quindi mi giro e gli Alzo il tanto amato dito medio.

Mi cambio (in bagno) e metto una lunga maglietta di Edward che mi arriva a metà coscia.
Quando mi metto sotto le copertine il mio telefono suona...
Francesco.

Rispondo e mi dice che Lidia sta piangendo perché ha fatto un incubo e vuole dormire con me... La sento anche. Gli dico che sto venendo a prenderla e gli dico di passarmi Lidia così le dico che sto arrivando e lei si calma. Metta un pantalone e le scarpe mentre spiego a Edward cos'è successo.

Si prepara anche lui per non farmi andare sola.

Arriviamo di fronte casa e, appena apro la porta con la chiave, Lidia mi si butta addosso.
Mi racconta il suo incubo, ovvero che qualcuno la rincorreva e io stavo con lei però poi sono sparita, e la prendo in braccio dicendole che non me ne sarei mai andata facendola calmare.

Torniamo a casa di Ed e, quando entriamo, le tolgo la giacca che le copriva il pigiama estivo.

Andiamo in camera da letto e io ed Edward ci spogliano di nuovo.

Abbraccio Lidia che si addormenta fra le mie braccia e rimango per un po' sveglia per vedere se continua a fare incubi, ma vedo i suoi muscoli rilassati e un sorriso stampato sulle sue labbra quindi mi addormento tranquilla.

Mi sveglio presto il giorno dopo e, per svegliare Edward, prendo dei cuscini e glieli lancio.
Si sveglia e con la voce impastata dal sonno dice
-Sei una bambina -
Gli faccio segno di stare in silenzio e mi avvicino a lui sussurrandogli
-Come svegliamo Lidia?-
Mi fa segno di aspettare, si alza dal letto e va via. Quando torna ha dei fischietti che si usano a carnevale e Skyline. Sarà un dolce e simpatico modo per svegliarla.

Skyline avvicina il suo muso alla faccia di Lidia e inizia a leccarla mentre noi (io ed Edward) iniziamo a suonare. Si sveglia dicendo
-No basta... Non mi leccare, che schifo non sulle labbra-.
Ridiamo ed Edward dice sempre tra le risate
-Skyline basta. Vieni qui -.

Obbedisce e si siede accanto a me ma mi sposto per andare a prendere Lidia...

La prendo in braccio e le chiedo cosa vuole per colazione e mi dice che vuole il latte.
Chiedo la stessa cosa ad Edward e mi dice che si mangia una merendina e beve il caffè, cosa che faccio anche io.

Dopo aver finito di mangiare Edward ci dice che deve andare a lavoro e gli chiedo che lavoro fa... É un avvocato... Wow!!!

Ci dice che possiamo rimanere qui se vogliamo e, anche se sono parecchio preoccupata visto che non voglio essere di disturbo, accetto.

Gli chiedo a che ora finisce e mi dice che verso le 13.00 sarà qui... Perfetto mettiamoci all'opera.

Esce di casa e inizio a fare le pulizie in tutta casa con l'ombra di Skyline e Lidia che mi seguono dappertutto.

Alle 12 inizio a cucinare e Skyline si mette stesa in salotto, a terra, mentre Lidia la metto seduta sul tavolo.
Per trovare ciò che voglio apro tutte le mensole e i cassetti ma almeno imparo i posti..

Arrivano le 13 e, non appena metto la pasta nei piatti, la porta si apre. Saluta Lidia, viene da me e mi lascia un bacio sulle labbra, dicendomi che si cambiava e veniva... Fa come ha detto e io nel mentre metto i croccantini a Skyline.

Iniziamo anche noi a mangiare e tra le pulizie, il cucinare, il mangiare, il giocare e il portare a passeggio Skyline, passa la giornata e, così, anche tutte le altre aggiungendo il fatto che andavo a lavorare e, alcune volte Lidia la portavo con me, alcune volte la lasciavo dai miei genitori (nonché suoi nonni) però l'ho sempre fatta dormire con me da quando ha fatto quell'incubo...

Non mi sento sicura a lasciarla da sola. Voglio che dorma tranquilla...

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Mi sveglio e accendo il telefono ma lo spengo subito per la sua luce accecante...
Sono le 9.37 del 24 agosto, nonché mio compleanno

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