Capitolo 2

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"Kaylin! KAYLIN! Kayyy-"

"Cosa!" Sibilai a Cara. Lei sorrise innocentemente.

"Perché sei sempre così scontrosa?" Ridacchiò.

"Perché devo svegliarmi tutti i giorni e vedere la tua faccia" risposi.

"Whoaaa va bene. Qualcuno è nel suo-" le chiusi la bocca rapidamente con la mia mano.

"Non dirlo. Siamo in biblioteca e ci possono sentire tutti." Le ricordai. Sentì un colpo sulla mia mano provenire dalla sua lingua, causandomi immediatamente il ritiro della mano e strofinare la sua saliva sui miei jeans neri.

"Periodo", sussurrò come se gemesse ad alta voce. Il bibliotecario mi zittì e tornò a fissare il computer. Alzai gli occhi al cielo e mi alzai. Raccolsi il mio libro e uscì dalla biblioteca. Cara non ebbe nemmeno la briga di seguirmi.

La campanella suonò, segno che la quarta ora era finita. Il corridoio diventò improvvisamente affollato come studenti che guizzavano per la quinta ora. Rimasi stranamente tranquilla e l'unica cosa che riuscivo a sentire era una voce profonda. C'era una folla che stava intorno a qualcosa. Curiosa, provai a spingere delicatamente per passare tra le persone.
Mi alzai in punta di piedi e vidi un ragazzo alto e riccio picchiare un atleta familiare.
I suoi capelli erano ricci, portati un po' come se fossero un unico ciuffo. Dovevo ammetterlo, sembrava davvero intimidatorio.

"Come diavolo mi hai chiamato?" ringhiò il ragazzo.

"M-mostro" l'atleta rispose nervosamente. Le persone sussurravano e guardavano come il ragazzo alzò il suo pugno destro, che incontrò la sua faccia prima di farlo cadere a terra. Il ragazzo piegato verso il basso aleggiava l'atleta.

"Fai attenzione a quello che dici su di me" sussurrò, sebbene tutti potessero sentirlo.

"Cosa succede? Smettetela!" Sentì urlare un insegnante, facendo allontanare la folla dalla scena.
Il ragazzo si alzò e sentì il professore balbettare sul suo primo giorno in punizione. Quindi, penso che lui sia il nuovo ragazzo. Il professore gli afferrò il braccio e lo trascinò infondo al corridoio. Guardai i suoi occhi che improvvisamente si soffermarono su di me.

I suoi occhi verde scuro rimasero su di me finché camminò affianco a me. Un brivido corse sulla mia schiena mentre camminavo lungo il corridoio, cercando di dimenticare l'incontro. Mi voltai indietro e vidi i ragazzi popolari aiutare l'atleta. Da lontano vidi il suo volto sanguinante. Come può un pugno causare questo danno?

Scossi la testa e mi diressi verso la classe per la quinta ora. Purtroppo, stavo nella stessa classe del ragazzo che mi intimidiva. Un paio di minuti dopo, lui camminò e prese un saggio senza rispondere alle domande del prof.
L'insegnate ci diede un compito sul nostro libro. Stavo copiando il problema su un pezzo di carta quando sentì che qualcuno mi stava fissando.

Mi dimenai nel mio posto e mi guardai intorno. I miei occhi si fermarono su quel ragazzo. Mi stava fissando. Ruppe il suo sguardo guardando il pezzo di carta davanti a lui. Sospirai tranquillamente e finì di scrivere il problema.

****

"Non vedo l'ora che arrivi venerdì, Kaylin!" Mi sorrise Tony.

" Non è un appuntamento" gli ricordai. Tony sospirò.

"Lo so che non lo è. Non devi continuare a dimelo!" Mi guardò.

"Cavolo, mi dispiace" chiesi scusa. È troppo sensibile per i miei gusti.
"Ci vediamo domani ragazzi" annunciai, allontanandomi arrabbiata con Tony e tranquillamente da Cara. Ammiravo la giornata mentre camminavo sul marciapiede.

Arrivai a casa appena in tempo per sentire i miei genitori discutere, un'altra volta. Scossi la testa e camminai si per le scale per la mia stanza. Chiusi la porta e mi buttai sul letto. Non appena chiusi per un po' gli occhi, l'immagine di un paio di occhi verdi scuri invase la mia mente.
Tutto quello che volevo sapere era perché mi stesse fissando in classe?

Shaded (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora