La vita. Che cos'è la vita? Per parlare di vita, io ritengo che prima si debba parlare di morte. Ciò che pone fine alla vita. Nessuno di noi che sia ancora in vita può affermare con certezza che esista un aldilà, e che dopo la morte la vita continui. Su questo mondo, nostro malgrado, siamo solo di passaggio. La morte è la nostra unica certezza. Macabro, non è così? Forse è proprio la morte che dà valore alla vita. La morte spinge gli uomini ad essere così attaccati alla vita, gran parte del mondo ha paura di morire, noi amiamo vivere... ci sarà qualcosa, dopo la morte? Questa è la domanda che ci affligge tanto.
Gli uomini sono attaccati alla vita. La maggior parte lo è, almeno. La vita. È un enigma. Il più lungo e il più difficile di tutto. Una strada da percorrere, in cui si devono compiere delle scelte, in cui si soffre e si sorride, in cui si capisce chi ci vuole davvero bene e chi finge, in cui si viene abbandonati da qualcuno e si viene ritrovati da qualcun altro, talvolta si viene salvati. La vita è un'avventura, un'avventura piena di rompicapi da risolvere, puzzle in cui si devono ricomporre i pezzi. Si chiama vita perché è da vivere.
Purtroppo... c'è chi non vive, chi respira soltanto. Esistono persone, al mondo, che si limitano a sopravvivere, perché non hanno altra scelta, martoriate da insicurezze, paure o maltrattamenti che invadono come nebbia la loro mente, persone che col tempo perdono la forza, mentre la loro corazza si crepa. La vita ci pone davanti a delle sofferenze: persone che se ne vanno, per invidia, per litigi, per amore, chi se ne va, a volte, per sempre. Ci sono anche, mio malgrado, persone alle quali la possibilità di vivere non viene data. Uomini, donne, e soprattutto bambini che muoiono a causa delle guerre, o delle malattie. Queste sono cose che anche io non riesco a concepire, che trovo profondamente dolorose e ingiuste. Vedere un bambino, ad esempio, innocente, che non ha mai fatto nulla di grave, morire... fa male. Si sente il cuore che grida. Questo, purtroppo, è un disegno crudele, e ingiusto.
Ma è per questo che la vita è un preziosa: chi ha la possibilità, viva. C'è chi non ha potuto, e avrebbe pagato oro per poter vivere. Voi che potete, vivete. Noi che possiamo, viviamo.
La vita ci pone davanti a solitudini, incomprensioni, problemi e, beh, chi più ne ha più ne metta. In certi momenti sembra davvero un limbo in cui non c'è via d'uscita. Alcune persone decidono di mettere fine a tutto questo. E ci sono persone che pensano di mettere presto fine a tutto questo... sono persone da salvare, da aiutare. In fondo, io credo che la paura di morire ci attanagli tutti quanti, o forse è l'amore per questa vita che ci popola le vene, che scorre in noi come se fosse sangue?
La vita... è un dono. In certi momenti sembra davvero che non ci sia un modo per uscirvi, sembra davvero che si abbia il mondo contro e che ci si senta soli. Ma un modo per uscirne ci sarà. Talvolta bisogna toccare il fondo per capirlo, perché è solo quando si tocca il fondo che si può risalire, perché l'unica via possibile è quella: verso l'alto. La vita è un disastro, è vero, ma è bella, bellissima. Vediamo cose che non avremmo potuto vedere, sentiamo cose che non avremmo potuto sentire, se non fossimo qui. Parlo per i più fortunati, ovviamente. Ma anche chi nasce senza vista o senza udito, loro hanno la propria vita, il loro mondo, lo vivono in modo diverso da come lo viviamo noi, ma lo vivono.
Ovviamente una definizione totale e completa per definire la vita è difficile da trovare: ognuno di noi vive esperienze diverse, ognuno di noi è diverso. Ma se dovessi definire la vita con una parola, come già detto, sarebbe enigma. Un enigma che va risolto e portato avanti con tutti gli sforzi di questo mondo. Un percorso in cui si scopre chi ama davvero, chi resta al tuo fianco, nonostante tutto. Un percorso in cui si scoprono le proprie passioni, in cui si combatte per i propri sogni. Un percorso in cui si cresce.
È un percorso senza nessuna certezza, un percorso in cui vince chi rischia, o chi inizialmente non rischia ma poi impara, un percorso in cui si sbaglia e si impara a non rifare gli stessi errori, in cui si perdona, in cui si ama. È il nostro percorso, e non dobbiamo lasciare che niente nessuno ci faccia mollare la corda. Siamo noi. Siamo vivi. La vita non è da sottovalutare, non ci è stata data per farci la guerra, per ucciderci a vicenda, per lanciare bombe e spaventare e uccidere persone innocenti, come se la loro vita non valesse niente. La vita non ci è stata data per soffrire e basta. Un giorno, prima o poi, conosceremo la felicità, quella vera.
A chiunque pensa che la vita sia un peso... vi sbagliate. La vita è uno dei doni più belli che potessero mai farci, non lasciate che vi scivoli dalle dita. A chiunque si sente solo un corpo morto che respira, a chiunque sopravvive... Non importa quanto ci vorrà, vi rialzerete. Prendetevi il vostro tempo, perché ce la farete. Nonostante tutti i problemi attraverso i quali passerete, troverete la vostra felicità. Perché la vita ha una forza incredibile. La vita ci è stata data per essere vissuta, non per essere gettata via.
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Ciao ragazzi. Dovevo scrivere un'orazione sulla vita per un lavoro di filosofia, e questo è ciò che la mia mente ha partorito. Almeno ora, questo è ciò che penso della vita.
So per certo che non conosco le situazioni delle persone e non sono nessuno per giudicare, ma questo non è un giudizio. È un incoraggiamento.
Partiamo dal presupposto che io non sono ancora un'adulta, ci vorrà del tempo prima che lo diventi e ho una psicologia particolare e troppo difficile, talvolta anche per me, da interpretare. Per molti aspetti sono matura, ma ci sono cose in cui non ho alcun tipo di esperienza. Ammetto che, talvolta, è anche colpa mia. Io che scrivo che vince chi rischia sembra un po' un paradosso. Perché? Semplice: io non rischio praticamente mai. Io ho paura di rischiare. Come ormai saprete, io soffro di un pesante disturbo d'ansia che spero di riuscire a superare, un giorno. Io sono cresciuta con il terrore di dire quello che penso per paura di essere lasciata da sola, perché mi è successo. Io ho tante paure, spesso mi faccio dei problemi che neanche esistono, spesso li faccio più grandi di quelli che sono. So e spero che ci sia qualcuno di voi, da qualche parte oltre questo schermo, o pagina di un libro, spero, un giorno, che mi capisce. Sapete com'è, quando hai paura di rischiare, o di provare, sono in molti che non ti capiscono. In pochi capiscono la paralisi che l'ansia provoca. E spesso ho sentito persone arrabbiarsi con me perché non riuscivo a provare. Anche io voglio reagire, e anche se non sembra, combatto. Combatto con questo problema da sei anni a questa parte, ho combattuto con persone che se ne sono andate anche senza spiegazione, ho combattuto contro periodi di solitudine ma sono ancora qui. Sono qui si perché ho paura della morte, ma sono qui soprattutto perché amo, amo la vita. Amo vivere perché so che ci sono tante cose che mi aspettano. So che ho paura di rischiare e sono consapevole che vince chi rischia. So che prima o poi mi rialzerò, spero senza dover toccare il fondo, so che riuscirò, in qualche modo, a sconfiggere questa piaga ben asserragliata nella mia testa. So che anche io, prima o poi, imparerò a vivere davvero, perché io amo la vita.
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Inchiostro Velenoso
PoetryUn libro che nasce come sfogo, in un brutto periodo, e fiorisce nella speranza e nella voglia e nella convinzione di potercela fare. Poesie, pensieri e parole messe alla rinfusa, come alla rinfusa erano le mie emozioni. _____________________________...