Sfogo

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《Ultimamente mi chiedo quanto ancora dovrà continuare così. Mo chiedo tra quanto toccherò il fondo, o se l'ho già toccato ma le pareti sono scivolose, e non riesco a risalire.
Ultimamente mi domando a che diamine serva provare in continuazione, se non riesco, a cosa serva parlare se non vengo ascoltata.
Spesso smetto anche di ragionare, resto in balia dei miei pensieri, come se in quel momento non ci fosse altro. Ho provato, ma non so più cosa devo fare. Tormentata dal passato, dai rimorsi e dai rimpianti, da cose che ho dovuto lasciar andare, cose che non ho mai vissuto.
Momenti in cui mi sono sentita sola, solissima, senza sapere con chi parlare. E la questione sotto è lunga e complessa... troppo complessa.
Scapperebbero. Alcuni sono già scappati. Il fatto è che mi sembra che vada tutto storto. Penso di aver superato qualcosa, e poi questi dannati ricordi ritornano, le crisi nervose aumentano, è come se stessi impazzendo. La nostalgia si fa sentire tanto, i desideri di quello che è stato e non c'è più, o di quello che non è stato mai. Tutto quello che ho cercato di chiarire e che non è servito, che ho parlato con tutta la calma del mondo e poi mi sono sentita dare contro perché ho osato, tutte le volte che ho provato a parlare e ho buttato fiato al vento, tutte le volte che ho cercato di uscire dal mio guscio e poi non andava bene. E se ne parlo perché magari ci sto male, faccio qualcosa di sbagliato. È che è complesso, sono difficile si, ma sono in difficoltà. È che odio, odio fare la vittima, ma alla fine sbaglio sempre io. È come se il pavimento stesse crollando sotto ai miei piedi, è come un cubo di rubik, aggiusti una faccia e si incasinano tutte le altre... e io non so più dove sbattere la testa》

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Sciaao, un piccolo estratto da una parte di una storia che sto scrivendo e che penso di pubblicare verso Luglio, più o meno

Spero vi piaccia!

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