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And who'd have guessed
they'd come together on their own?

Yeri sorrise dando un tenero bacio a Jackson, stretto al suo fianco.
Alla signora Min scappò una lacrima vedendo la sua bambina finalmente felice.

Jackson prese il calice davanti a lui alzandolo verso le persone comodamente sedute nel salone della villa.

"È stato un giorno meraviglioso questo, finalmente ho accanto la donna che amo e sono circondato dalle persone più importanti della mia vita, grazie per essere qui" sorrise lui brindando con il calice di cristallo.

Un applauso si innalzò dai tavoli, accompagnando il discorso del giovane sposo.
Parevano tutti felici, anche Namjoon, per motivi differenti, tuttavia.
Aveva praticamente rapito Jin mentre era intento a lucidare le finestre portandolo in un angolo della casa appartato.

Namjoon non era il solo a mancare in quella sala però, c'era un secondo posto vuoto al tavolo vicino a quello degli sposi.

~

Jimin stava sistemando per l'ultima volta i fiori nella serra, gli sarebbe mancato quel posto, moltissimo.

Salì sulla scaletta per appoggiare il vaso su una mensola troppo alta per lui, si alzò sulle punte rifinendo la posizione dell'oggetto colmo di rosse.
Una volta finito scese dalla scaletta ma mancò lo scalino rischiando di cadere se non fosse stato per due braccia a cingergli la vita.

"Attento, non voglio tornare in ospedale" mormorò Yoongi al suo orecchio facendo sorridere Jimin.

"Da quanto eri qui?" chiese il rosso.

"Abbastanza da godermi il tuo meraviglioso sedere in bella mostra mentre eri piegato fra i fiori" ammise Yoongi baciandogli la tempia.

Jimin ridacchiò staccandosi da lui.
"Ecco, hai rovinato il momento"

"Non è colpa mia se hai un lato b mozza fiato"

"Ho capito, basta ora!" arrossì l'altro facendo ridere Yoongi.

Jimin si girò verso il moro appoggiando le mani sul suo petto, facendole scendere fino ad accarezzargli delicatamente la cicatrice sul suo addome, coperta dalla camicia in seta.

"Come ti senti?" mormorò poi guardando le sue dita.

Yoongi sorrise appoggiando la mano sulla sua guancia paffuta.
"Sto bene Jimin"

"Mh.." borbottò il minore continuando a far scorrere le dita sul suo ventre.

"Mi dispiace tantissimo Yoongi... se io avessi parlato con te prima di quella sera, se solo ti avessi seguito..." sospirò Jimin.

"Va tutto bene Jimin, ora sono qui" rispose il moro intrecciando le loro dita insieme.
Gli baciò la fronte cercando di tranquillizzarlo, sapeva che Jimin si dava la colpa di tutto e non riusciva a sopportarlo.

"C'è una cosa che potresti fare per farti perdonare però.." sorrise Yoongi dopo un po'.

Jimin lo guardò negli occhi annuendo.
Il moro si morse il labbro guardando il minore osservarlo con gli occhi leggermente aperti, sembrava un cucciolo e, diamine, Yoongi avrebbe voluto proteggerlo per sempre.
Era sicuro di quello che voleva, ci aveva pensato per tutto il tempo della riabilitazione in ospedale, quella notte era quasi morto e lo avrebbe fatto essendo solo, ed ora non poteva sopportarlo.
Si sarebbe spento un giorno, seguendo il corso della natura, ma non sarebbe stato solo, non lo sarebbe stato mai più.

Prese un respiro profondo portando la mano del piccolo alle labbra e baciandone le nocche, poi parlò.
Fu un sussurro, quasi fosse un segreto, ma arrivò limpido a Jimin che sentì il cuore scoppiargli dalla gioia.

"Sposami Jimin"

ʙᴇᴀᴜᴛʏ ᴀɴᴅ ᴛʜᴇ ʙᴇᴀsᴛDove le storie prendono vita. Scoprilo ora