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-Va bene, allora io vado...- disse Harry, per poi aprire la porta e accorgersi che fuori stesse piovendo ininterrottamente.
-Vedi! Questo si chiama "FATO" ed ha voluto che tu rimanessi qui con noi- quasi urlò Niall, esaltato e felice di quella situazione, essendo stato per circa dieci minuti a cercare di convincere il riccio per rimanere un po' di più con loro.
-Tesoro, sta volta il biondino non ha torto. Conviene che tu rimanga qui fino a quando non smetta di piovere- continuò, con tono materno, Lottie. Quel suo atteggiamento lo riportò ai tempi in cui doveva condividere la casa con sua sorella Gemma; pensandoci bene, era da tanto che non la sentiva e di sicuro l'avrebbe chiamata l'indomani, per sapere come stessero lei e la loro madre... E ovviamente per dirle le novità.

Alla fine l'ospite cedette e decise di rimanere fino a quando non avrebbe spiovuto.

Così tutti decisero di sedersi sui divani del salotto, per continuare a chiacchierare.

Vennero tirati fuori vari discorsi ed Harry scoprì alcuni dettagli sulle vite degli altri: Zayn era un artista di strada e da poco aveva chiuso una relazione che andava avanti da vari anni; Fèlicitè aveva intenzione di continuare gli studi e prendere la laurea; Lottie lavorava come parrucchiera e estetista; infine c'era Louis... Che non aveva spiccicato una parola.

-E tu, Louis?- chiese, un po' incerto, Harry.

-Io? Io penso che dovresti farti i fatti tuoi- rispose sgarbatamente l'altro.

-Emh... Okay, scusa- balbetto quindi il ragazzo con gli smeraldi negli occhi. Continuava a sentire quell'istinto di sottomissione che gli impediva di rispondere a quel ragazzo.

Così calò per la millesima volta il silenzio.

-Scusate, io dovrei andare in bagno... Dove si trova?- fu ovviamente l'ospite a chiedere questa informazione, sentendo un po' davvero il bisogno di usare la toilette, ma principalmente perché si sentiva strano.

-Te lo mostrerà Louis, da bravo padrone di casa- esordì la sorella più piccola, lasciando senza parole tutti i presenti.

Inaspettatamente il fratello non si oppose, per caso si sentiva in colpa per aver trattato male il povero ragazzo? Strano e molto improbabile, ma tutto è possibile nella vita.


Così i due si addentrarono nella casa per raggiungere il famigerato luogo.

-Hai problemi di incontinenza?- chiese quindi il Tomlinson.
Evidentemente aveva un modo tutto suo di rompere il ghiaccio.

-Scusami... Tu non urini nella tua vita?- rispose l'altro abbastanza divertito, pentendosi però subito dopo di aver detto quelle parole.
Infatti il ragazzo più basso davanti a lui si era fermato e si era girato per guardarlo con una faccia abbastanza irritata.
Forse Harry aveva esagerato.
Forse Louis non era abituato a certe risposte.

A green mystery in blue eyes||L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora