Fazzoletti

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[020518]

Ricordo
tu che mi dicevi
di non passar troppo tempo
pensando al passato.

Ricordo anche
come ti muovevi
nella mia memoria interna
che tuttora timori esterna.

Quello che vorrei dirti
è pura banalità, son frasi fatte e tristi
si tratta di Crono che il suo potere ostenta
io non temo il passato o l'attulità:
ciò che mi tormenta
è la loro continuità

Tutto si ripete, vedi?
Tra un po' ripassa la bicicletta
è come il Truman Show,
come il nastro di una videocassetta,
non mi credi?
Siamo dipendenti
da cicli di avvenimenti lenti
bloccati con sguardi spenti e deficienti
davanti al ripetersi della storia,
del raggaeton e d-dei ba-balbuzienti.

Mi dicevi anche di non pensarci
a questo passato che sembrava osservarci
lodavi il "carpe diem", l'attimo che fugge
ma non siamo poeti estinti,
non ancora, perdonami i riferimenti.
Dammi un attimo, il filo del discorso mi sfugge
parlare di certe cose un po' mi distrugge
ma il tempo avanza ingordo
il suono delle lancette ti rende sordo
e prima di ribattere perchè non sei d'accordo
ti ricordo
che sto conversando
con un mio ricordo.

Sono ancora viva.
Che poi, non è che fossi mancata chissà quanto, ma gli ultimi mesi di scuola sono una calamità, e l'ispirazione mi torna a cadenze regolari (tanto per restare in tema).
Oh, però sto cercando di migliorarmi, giuro.

Nausea PoeticaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora