*Come promesso, eccovi il nuovo capitolo ♡♥ un bacio*
-Svegliati Eris, siamo arrivati-, la fredda e impassibile voce di Noah mi fece svegliare, ancora non riuscivo a capire il perché si comportasse così. Con mia sorpresa notai che il mal di testa non era passato, anzi, era peggiorato; ma riuscii comunque a notare che la casa davanti a me non era la mia, -Dove siamo?- chiesi con voce ancora impastata dal sonno, -A casa nostra- Si intromise Alexander ridendo, -A casa vostra?- cercai di sembrare naturale, ma non ci riuscii -Si, insieme a Megan e Thomas abbiamo pensato che sia molto più sicuro così, dopotutto Alador ha cercato di ucciderci; perciò è meglio se ti nascondiamo qui. Senza di te il rituale non si può fare e lui questo lo sa bene-, rimasi in silenzio, per loro non ero altro che una pedina, in teoria lo sapevo già, ma fece comunque male. - Rimarrai con me- disse Noah che, notando il mio cambiamento, addolcì la sua voce; -Sarà sicuro visto che siamo entrambi dalla stessa parte-, -Già io andrò da Rebecca, anche lei ha bisogno di protezione-. Scesi dalla macchina e fui travolta da un capogiro per fortuna nessuno se ne accorse, non avevo bisogno di altre domande. Noah prese la mia borsa dall'auto, mentre Alexander rimase in auto -Io vado a Casa loro, ci vediamo tra due settimane-, -Cosa?!- la mia voce uscì come un gracidio e fu Noah ad intromettersi nella conversazione, -Tra due settimane inizierà il rituale, fino ad allora dobbiamo limitare i contatti-, cercai di mascherare la mia rabbia -E con la scuola come facciamo? -, -La scuola a causa del "terremoto" è inagibile, Eris- mi fece notare Alexander, a quel punto mise in moto la macchina, -In caso di problemi usate il telefono, Noah tu sai qual è- Noah annuì e Alexander si allontanò verso casa mia. Presi la borsa e mi avvicinai alla porta; rimasi in silenzio, troppo notizie da digerire. Due settimane e il rituale avrebbe avuto inizio, solo due settimane il conto alla rovescia era iniziato e senza rendermene conto sarebbe tutto finito. -Stai bene Eris?-, -No.- risposi fredda e imperturbabile, dopotutto non aveva senso mentire, potevo dire tutto ciò che volevo. Noah rimase sorpreso dalla mia sincera dichiarazione, forse l'avevo deluso si aspettava,magari, che fossi più forte. Con mia sorpresa, invece, mi abbracciò, lo strinsi forte, avevo bisogno di un contatto umano -Andrà tutto bene Eris- sussurrò dolcemente Noah, fu un gesto che apprezzai, sapevo che non era vero, ma stava cercando di consolarmi. Sciolsi l' abbraccio e asciugai le lacrime che erano riuscite a sfuggire, -Grazie Noah- Dissi accennando un sorriso. Entrammo in casa, la sala era molto spaziosa,al centro della stanza si notava un grande quadro raffigurante lo ying e lo yang, curioso, pensai; il divano era in pelle verde, la cucina era in mogano e poi vi erano delle scale che conducevano alle stanze da letto. -Hai fame? - chiese Noah, all'improvviso mi venne da ridere, immaginandolo con un grembiulino e un cappello da chef, inconsapevole dei miei pensieri mi guardò come se fossi impazzita -No non ho fame- risposi, -Devi mangiare Eris- disse preoccupato, -Lo so, tranquillo non sto cercando di morire di fame, non ho appetito, hai qualcosa da bere? - mi porse un te' freddo al limone -Grazie- sorrisi. Si sedette accanto a me rimanendo in silenzio, persi nelle nostre riflessioni. -Ti capita di avere paura Noah?- interruppi quel silenzio, -Certo Eris, siamo umani dopotutto, è normale.,, Anche per me cambieranno un pò di cose, dovrò fare la "guardia" ai vivi affinché il loro mondonnon entri a contatto con L'altro, e dovrò fare la cosa peggiore di tutte, sarò io ad ucciderti e non credo di riuscire a farlo.-, i sette saggi erano stati molto chiari riguardo a questa regola. Doveva essere il Re nero a sacrificare la regine, io mi stavo abituando al mio destino, ma per Noah era difficile ed io concentrata su me stessa mon ci avevo minimamente pensato a ciò che aspettava a lui. -Noah è quello che devi fare, lo sai che non ti odierò e il mio fantasma non girerà con catene per tormentarti-, risi -Noi abbiamo il compito di proteggere l'umanità, vil mio compito è quello di far sì che i morti non disturbino i vivi, sono stata educata a questo e superero' anche il trauma della mia morte, sono forte- cercai di consolarlo e gli accarezzai il braccio,-Lo so che sei forte Eris, sei la persona piu' forte che io conosca, ma non posso farlo- si copri la faccia con le sue mani - Ehi Noah, andrà tutto bene me l'hai detto tu-, Noah si girò di scatto dalla mia parte -Non posso farlo- disse come se stesse cercando di controllarsi -E capirai anche perché- detto questo mi baciò, e non fu ne un bacio esitante, non mi sfiorò la bocca con delicatezza, ne di quelli strappati con la forza, era caldo e passionale quello era il vero Noah. Ci separammo entrambi respirando affannosamente. E alla fine dissi la cosa piu' idiota da dire in questi casi -perché l'hai fatto?- Noah, infatti, mi guardò come se mi fossi trasformata in un essere mitologico, -Dio Eris! Secondo te perché l'avrei fatto ? È da quando ti ho conosciuta che volevo farlo.- si accarezzò i capelli visibilmente frustrato avrei voluto dirgli tante cose, che anche io provavo i suoi stessi sentimenti e che avrei voluto baciarlo di nuovo, ma non potevo farlo, l'avrei solamente distrutto visto il compito che gli aspettava dovevo farmi odiare, sarebbe stato più' semplice -Mi dispiace Noah, ma io non provo lo stesso per te, gradirei che non provassi più a baciarmi-. L'avevo distrutto, lo vedevo neibsuoi occhi, ma magari così mi avrebbe odiata e non avrebbe vissuto la sua vita nel senso di colpa. -Se non ti dispiace ora vado in stanza-, me ne andai salendo velocemente le scale prima di ricominciare a piangere, chiusi la porta e mi infilai sotto le coperte. L'avrei protetto, anche se ciò significava distruggere me.
*Spero vi sia piaciuto, aspetto i vostri commenti e le vostre impressioni per aggiornare la storia♡♥*
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Darkness and Light world
Fantasy''Ogni persona è formata da una parte buona ed una cattiva, solo le scelte ed i modi di vivere aiuteranno a capire quale parte avra' la prevalenza...'' Eris, ragazza di 17 anni, questo lo sa bene. Fin da piccola, è stata addestrata per essere la pe...