CAPITOLO 7

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Alzarsi fu a dir poco doloroso, soprattutto dopo quello che era successo e quello che avevo distrutto con le mie stesse mani. Non avevo fatto altro che ripensare al bacio di Noah,ero rimasta chiusa in stanza tutto il giorno senza essere disturbata, e la cosa mi aveva anche parecchio infastidita, ma purtroppo dovevo abituarmi all' idea di stargli lontano, perché da li a due settimane saremmo stati lontani per sempre.

Scesi dal letto e mi ritrovai davanti ad uno specchio enorme, quest ' ultimo mostrava beffardo la mia immagine: i miei occhi erano rossi dal pianto e profonde occhiaie segnavano il mio viso, oltre alla cicatrice, che imparai ad accettare con rassegnazione di chi è stroppo stanco per coprirla con cosmetici costosi e altro. Tuttavia più che sembrare una Regina avevo l'aria di uno zombie, sorrisi anche se non vi era nessun motivo per sorridere e andai verso il bagno abbandonando la mia immagine riflessa.

Pur vivendoci due ragazzi in quella casa, il bagno era perfettamente in ordine, lavai la faccia cercando il sollievo che solo l'acqua fresca sa dare e decisi di farmi una doccia, uscita dal bagno misi un paio di pantaloncini , quella giornata era molto umida, e una camicetta viola. Presi un respiro profondo e mi diressi al piano di sotto -Coraggio Eris, un bel respiro profondo e tutto andrà bene- I mio propositi vacillarono quando gli occhi azzurri di Noah incrociarono i miei, abbassai lo sguardo sperando vivamente di non arrossire. Presi il te' freddo rifiutandomi di mangiare qualsiasi cosa, il mio stomaco era completamente serrato. Il silenzio tra di noi era pesante, ma mi rifiutai di colmarlo, dopotutto lui avrebbe dovuto odiarmi, non potevo di certo mettermi a fare la migliore amica con il ragazzo che in primo luogo doveva uccidermi e che invece mi aveva baciata, insomma non potevo essere così irrazionale. Alla fine dopo una buona mezz'ora, Noah decise di parlare -Stai ehm bene Eris? -, se qualcun altro mi avesse fatto questa domanda probabilmente gli avrei tirato qualcosa in testa, tuttavia la situazione era diversa, e nonostante ero io quella che sarebbe dovuta morire era lui a stare peggio. Mi limitai ad annuire nonostante la mia grande forza di volontà, decisi che se avessi parlato avrei combinato di sicuro qualche casino. Riscese il silenzio che non avevo cercato di colmare e Noah si allontanò sospirando.

Mi presi mentalmente a calci, ma non feci nulla per rimediare; alla fine io non dovevo rimediare perché per quanto ne ero consapevole rimediare significava fare pace e fare pace per me significava ammettere qualcosa e quel qualcosa non sarebbe mai dovuto venire alla luce.

Posai il bicchiere nel lavello e feci per tornare in camera a quel punto però, Noah mi bloccò il passaggio; alzai lo sguardo mostrandomi sorpresa, -Senti, se hai intenzione di non parlarmi va bene, ma non fingere che non ti importa nulla di me-. Noah alzò la voce ma non si mosse di un millimetro continuando a bloccare il passaggio, a quel punto non so con quale coraggio lo guardai in faccia e sussurrai -Io e te, non potremo mai stare insieme Noah! -. A quel punto fu lui a guardarmi, ma non disse nulla. Passai sotto il suo braccio e cercai di andare piu' lontano possibile da lui, quella vicinanza mi faceva molto male. Aprì la porta e mi diresssi verso un altalena sul retro mi sedetti e respirai aria fresca, Noah non mi segui', bene mi avrebbe reso le cose più semplici. L'aria diventava sempre più pungente, mi accarezzai le braccia per scaldarmi ma non mi azzardai a tornare a casa. Una giacca mi coprì, mi girai e vidi Noah dietro di me tornai a guardare dritto; - Hai intenzione di morire di fame? - chiese Noah, -Tanto di qualcosa dovrò morire comunque- fu un sussurro, ma Noah senti' comunque, mi abbracciò e fu inaspettato, avrei dovuto spostarmi, ma non fui così forte, mi abbandonai a quelle braccia che mi avevano già salvato una volta, il mio inconscio sperava che mi avrebbero salvata altre volte, eppure il destino era stato così beffardo, che sarebbero state proprio quelle due braccia a condurmi alla morte. -Non lo permetterò Eris- sussurrò all'orecchio Noah, parole così innocenti che avrebbero potuto distruggerlo. Nessuno avrebbe potuto rispettare la sua promessa poiché nessuno sarebbe stato tanto stupido da "intrappolarsi" nella nostra situazione, c'erano delle leggi fondamentali, leggi che da sempre condizionano la mia vita, nessuno poteva intromettersi e cambiare le regole, Dio solo sa cosa sarebbe successo se Noah si fosse rifiutato di uccidermi, i Saggi lo avrebbero privato del suo arbitrio, si sarebbe trasformato in un automa, un robot ed ero io che non potevo permetterlo. Sciolsi quell'abbraccio che diventava sempre più letale, mi tolsi la giacca, mi alzai e lo guardai negli occhi -Grazie, ma preferisco morire piuttosto che fare pena a te- Incassò il colpo, glielo lessi nello sguardo, mi ero comportata da persona meschina un' altra volta, faceva male anche a me, ma non potevo fare altrimenti; non potevo illuderlo con una possibile relazione, non c'era soluzione, via d'uscita, non c'era nulla. Solo un vicolo cieco. Ma dovevo trovare una soluzione, avrei chiesto ai Saggi se era possibile completare il rituale da sola. Erano secoli che i Saggi non venivano convocati da una regina, ma dovevo trovare un modo che non coinvolgesse Noah, che gli avrebbe permesso di vivere senza che il senso di colpa lo uccidesse. In poco tempo era diventato molto importante per me, una delle poche persone in grado di farmi sentire viva, mi aveva salvato mettendo a richio se stesso senza esitare, sapendo che un consumo tale di energia, a fermare un oggetto che cade, poteva causare danni al suo fisico. Non ha mai esitato ed è per questo che dovevo trovare un modo per salvarlo, sarei stata io a non esitare.

Entrai in casa e lasciai la porta socchiusa, dovevo trovare il modo di andare in biblioteca, avrei dovuto fare delle ricerche più approfondite, che mi avrebbero permesso di trovare una soluzione, in due giorni che ero qui non avevo esplorato bene la zona, non mi era permesso uscire di casa con Alador alle calcagna, ma avrei trovato un modo, anche se questo significava indebolirmi adoperando la magia. Guardai l'orologio segnava le 19:00 il ticchettio dell'orologio continuava a ricordarmi il tempo che non avevo, mi sedetti in cucina con un gran mal di testa, che non mi aveva abbandonata da quando ero stata dimessa dall'ospedale,. Sentii la porta chiudersi e Noah sospirare, fui io a parlare, ma dovetti stare attenta a non far tremare la voce, qualsiasi cosa avrebbe potuto tradire il mio stato d'animo. - Devo andare in biblioteca-. dissi, come avevo sospettato Noah mi guardò come se mi fosse spuntata una seconda testa -Sei impazzita Eris? ! Fuori c'è gente che ci vuole morti, pensi che siamo qui in vacanza?-. sbraitò. -Scusami, hai ragione- pronunciai quelle parole con finta rassegnazione, sarei andata da sola e avrei usato la magia come avevo previsto, non mettevo in dubbio la pericolosità di quello che stavo per fare, avrei messo a rischio Noah se qualcuno mi avesse scoperto, ma era anche vero che avrei potuto salvarlo. I Saggi erano il mio obiettivo principale ed io sarei stata disposta a rischiare, dovevo conoscere di più e non avrei permesso a nessuno di ostacolarmi.

Inconsapevole del mio flusso di pensieri Noah mi sorrise compiaciuto, era piu' tranquillo e si vedeva. -Io vado a letto questo mal di testa mi sta distruggendo- finsi un sorriso; Noah mi scruto' ma non disse nulla e mi lasciò andare. Andai di sopra e mi chiusi in camera, consapevole che Noah mi avrebbe odiata sul serio. Sarei andata quella notte, dovevo solo rimettermi in forze e usare la magia,magia nera, per rendermi invisibile, -Ti stai mettendo nei guai Eris- pensai ridendo, peccato che da quando ero nata, "Guai ed Eris" erano sinonimi.

*Nota Autrice

Perdonatemi se ci ho messo molto, ma ho avuto problemi con internet , oltre ai numerosi impegni con la scuola. Cercherò di essere piu' rapida scusatemi ancora... Un bacio♡♥

Ps:  Fatemi sapere come sempre le vostre impressioni/critiche con dei commenti  e se avete domande sono qui a vostra disposizione.

Grazie mille a tutti voi che avete scelto di leggere la mia storia ♡♥

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