Buona sera :)
Diego
Sparecchiammo in silenzio. Tommaso aveva una lavastoviglie, mise tutto lì dentro e analizzò i comandi dubbioso.
-Non la so usare.- ammise in ginocchio davanti all'eletteodomestico.
-Perché ce l'hai allora?-
-Regalo di nozze.-
-Ah.-
-L'ho usata solo un paio di volte, troppo distanti tra loro affinché io possa ricordare come si utilizzi questo affare.-
Mi inginocchiai accanto a lui e smacchinai con i tasti fino ad accenderla. Tommaso mi guardò con la coda dell'occhio.
-Sei proprio da sposare.- disse con sarcasmo.
-Lo so, se solo donassi il midollo avrei modo di dimostrare a Enola le mie doti come marito, ma tu non vuoi.-
Tommaso roteò gli occhi e non rispose. Sì sedé a terra davanti la lavastoviglie che lavorava. Feci lo stesso. Ci ritrovammo a fissare in silenzio l'elettrodomestico.
Rimanemmo in quella posizione tutto il tempo del lavaggio, quando finì, Tommaso prese le stoviglie e le sistemò nella credenza a sgocciolare.-Li vuoi i crakers?- domandò a un certo punto.
-Ma che domanda è?-
-Che vuoi, fragole e champagne? Scusa tanto se non è l'Hilton!- si inalberò.
-Le noccioline le hai?-
-Quelle sono per Carolina.-
-E allora vada per i crakers.-
Uscimmo in veranda e ci sedemmo sulle sdraio del pomeriggio. L'inquinamento luminoso cedeva in quel posto sperduto, la Via Lattea brillava da un lato all'altro del cielo scuro.
-Perché non usi la lavastoviglie?- chiesi, mentre fissavo un pipistrello volare.
-Perché mi piace lavare i piatti a mano.
-Ma fammi il favore.-
Tommaso aveva portato con sé un confezione di crakers, né estrasse un pacchetto, lo aprì e ne tirò fuori uno. Lo allungó verso di me e ne spezzai metà.
-Ma non è che sotto sotto sei te che mi vuoi sposare?- domandai ridendo.
-Come moglie saresti una scassacazzi.-
-Mi offendi.-
-Era lo scopo.-
E allungò verso di me un altro crakers.
-Allora, perché non vuoi usare la lavastoviglie?-
Tommaso sospirò e si accarezzò un crocifisso che aveva al collo, nascosto in parte dalla peluria sul petto che faceva capolino dalla camicia a quadri.
-Cerco di tenermi impegnato per pensare il meno possibile. Tu adesso sei qui a distrarmi, non ho bisogno di lavare i piatti per occupare i pensieri.-
Mi diede la conferma di come in fondo la mia compagnia gli facesse piacere. Non lo avrebbe mai ammesso però.
Sgranocchiammo in silenzio tutti i crackers della confezione. Lui li prendeva, me li allungava, ne spezzavo metà e masticavamo allo stesso ritmo fissando davanti a noi.
Quando non avemmo altro da mangiare, parlai.-Come hai conosciuto la tua fidanzata?- chiesi.
Tommaso si voltò verso di me. Aveva un'aria più stropicciata dovuta alla stanchezza. I capelli castani erano in disordine e gli occhi semichiusi dal sonno. Il lavoro nei campi uccideva, e la fatica gliela leggevo nel volto abbronzato e rigato da rughe di spossatezza.
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Ogni attimo rubato ( Ex ANCHE ORA- Il Castello Del Rancore)
ChickLitSei una vigliacca, Enola. È facile così, vero? Fai calare il sipario e poi lasci gli spettatori a graffiarsi il viso per la disperazione. Il loro sangue si mescola al velluto del sipario. Scarlatto su scarlatto. E tu, lì dietro, ridi. Asciughi il su...