Il Mio Paradiso Sbagliato

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"No, no basta,lasciami stare! Non ho fatto niente, non ho fat..." mi sono svegliata.
Stavo sognando, non sapevo nemmeno che qui si potesse sognare. Guardai l'ora, sono le 5.00 in punto del mattino, ancora.
Mi alzai, preparai la colazione, uova
strapazzate e bacon. Mi vestii e mi diressi in biblioteca. Non avevo intenzione di indagare, ma solo di cercare un bel libro, entrai e cominciai a camminare, non sapevo bene su che genere puntare, camminai dove le mie gambe mi portavano, e tra migliaia di libri, di qualsiasi epoca, mi ritrovai davanti allo scaffale
storico/enciclopedico, quello che non avevo trovato la volta prima con Robert. Presi un libro, non doveva per forza essere un libro collegato all'indagine, poteva essere un libro sulla scienza botanica, un libro sugli animali, ma scelsi (inconsciamente) un libro, si riguardante la botanica, ma con al suo interno la lettera, quella strana lettera che non avevo fatto a tempo di finire di leggere.
Si presentava con il suo colorito giallastro e con quella macchia di caffè che la rendeva "unica".
Una parte di me cercò di convincermi a lasciarla dove l'avevo trovata, ma l'altra parte mi diceva di portarla via e continuare ad indagare, e così rimisi la lettera nel libro e mi diressi verso la bibliotecaria.
"Buongiorno vorrei noleggiare questo libro 'La Biologia Delle Piante', è possibile?" a quel punto mi pentii di aver lasciato la lettera nel libro, mi sembrava un nascondiglio perfetto, ma la bibliotecaria avrebbe potuto trovarla da un momento all'altro mentre inseriva tra le pagine il foglio di riscontro del noleggio. Ero ansiosa, la bibliotecaria non aveva ancora trovato la lettera, probabilmente il punto tra le pagine 113  e 114 era strategico, ma prima di consegnarmi il libro si fermò, guardò per bene la copertina e si affacciò per vedere in quale scaffale lo avessi preso, poi mi disse sempre senza guardarmi in faccia: "lo riporti indietro tra una settimana". Io le risposi in modo frettoloso con un freddo "si va bene, arrivederci".