Cap.4: Ladybug, salvami!

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{Pov's Alya}
Rimanendo indifferenti entrambi dell'accaduto, ci indirizzammo verso la casa di Mari.

Questa volta non potevo stare molto tempo, in effetti dovevo ancora finire i compiti per il giorno seguente e lei doveva aiutare sua madre giù in pasticceria, dato che suo padre era partito per un mesetto circa per l'Italia. Non era la prima volta che Tom si dirigeva verso questo Paese, avevano diversi parenti lì, se non sbaglio da parte di lui. La cosa strana era che quella volta non portò con sé Marinette e sua mamma. Non che io mi stia lamentando, anzi, sono contenta che Mari non sia partita, non ce l'avrei fatta senza di lei per lunghi 30 giorni!

Appena arrivammo a casa la signora Dupain-Cheng ci offrì gentilmente dei croissant appena sfornati. Mamma mia, che delizia! E ovviamente sia io che la mia migliore amica non riuscimmo più a controllarci con la quantità, in effetti ciò si risentì poco più tardi...

A: abbiamo esagerato di nuovo Mari
M: anche tu hai mal di pancia?
A: e me lo chiedi? Per favore di a tua madre di non cucinarli più quando vengo...
Esclamai con una piccola risata
M: glielo dico sempre fidati. Le dico anche che voglio iniziare con le diete ma lei non mi ascolta, è peggio di mia nonna
A: quella italiana?
M: sì... Appena mi vede mi mette subito sotto il naso una dozzina di piatti
A: ahahah, del tipo?
M: ah beh, si inizia con: prosciutto, melone, formaggio, salame, pane condito...
A: e poi?
M: e poi lasagne, spaghetti...
A: finito?
M: ma cosa? Si continua ancora... beh dopo i piatti pesanti arrivano quelli ancora più pesanti come polpette, pollo, agnello, patate. Ah, per non parlare del turno del dolce..
A: ecco perché sei così chiatta!
M: la cosa curiosa è che dopo aver mangiato tutto, perché si, lei mi costringe a mangiare tutto, ha anche il coraggio di dirmi "vuoi altro? Ti vedo sciupata!"
A: sciupata?
M: sciupata...
A: ma tu sei chiatta!
M: avrò preso da te brutta stronza!

{Pov's Marinette}
Mio padre partì qualche giorno fa per l'Italia, purtroppo da solo. Beh, che dire... Non potevo lasciare Parigi se quasi ogni giorno aveva bisogno di me e di Chat Noir.

Alya se ne andò più o meno da mezz'ora e sinceramente non esisteva cosa più noiosa di stare lì, seduta dietro il bancone, a prendere prenotazioni e a dare lo scontrino ai clienti. Tutto ciò con quel mal di pancia assurdo di prima, che ancora mi stava tartassando. Nel frattempo guardavo la tv posizionata nell'angolo del negozio, spesso mi distraevo e mia mamma doveva riprendermi ogni volta cercando di non farmi fare brutte figure dinanzi ai clienti. Dalla partita tra Francia e Germania, che coinvolse tutti gli uomini presenti, al documentario. Finalmente una pausa da tutti quegli urli dei tifosi! La pasticceria si era riempita in particolar modo per la partita... comunque sia, la mamma guadagnò molto quel dì.

Nel frattempo, in tv, parlavano di violenze ed omicidi che si susseguivano l'una dopo l'altra, fino a quando la giornalista Nadja Chamack allarmò tutti i Parigini di una nuova vittima causata da Papillon.
Perfetto, ero entrata nel panico... dovevo ancora aiutare mia madre con il lavoro, ma sicuramente non potevo lasciare tutta l'impresa a Chat, in fondo, ero solo io capace di catturare l'akuma. Quale scappatoia potevo inventarmi?
Bene, misi di mezzo la scusa dei dolci che mi ero mangiata prima che "accidentalmente" stavano ancora facendo "festa" nella mia pancia.

M: scusa mamma, mi sta facendo malissimo la pancia...
S: la prossima volta ne preparo di meno, va bene tesoro?
M: sì mamma, il bagno mi aspettaa
S: ma Marinette, e ora chi si mette al bancone? I clienti sono troppi.
M: prova a chiamare la mamma di Alya, vedrai che verrà subito
S: intendi Marlena?
M: certo mamma, chi altrimenti? Alya ha una sola madre eh!!
S: spiritosa...
M: scusa mamma devo scapparee

E anche questa era andata...
T: Marinette, chi è la nostra vittima oggi?
M: da come stava dicendo prima Nadja, uno strano individuo si sta aggirando per le strade di Parigi. Ha mostrato immagini di coppie colpite da nunchaku e bambini che urlavano e correvano spaventati dell'accaduto, nient'altro. I giornalisti non sono riusciti a riprenderlo per bene, ma da quel che sembrava indossava una tuta nera con catene e fasce argentate. Solo questo sono riuscita ad intravedere.
Tikki, dobbiamo cercarla e catturare l'akuma. Non posso lasciare la mia città nelle mani di un cattivone.
T: questo era ovvio Marinette. Servono soltanto 2 paroline...
M: Tikki, trasformami!

Chat Noir ancora non era arrivato. Beh, ovviamente dovevo cavarmela da sola. Speriamo abbia sentito il telegiornale!
E mentre riflettevo su quale luogo andare per iniziare la ricerca della vittima di Papillon, Ivan, un ragazzo della mia classe, si appoggiò con affanno sulla mia spalla. Aveva corso, era spaventato, ma non capivo per quale motivo.
L: Iva... ehm, volevo dire, ciao ragazzo. Dimmi, tutto bene?
I: no Ladybug, salvami!
L: dimmi cosa è successo, ci penso io.

Nel mentre Chat Noir balzò all'improvviso dietro di me. Lo colpii pensando fosse il mio avversario!
C: buongiorno anche a te my Lady!
L: scusa Chat! Dai ragazzo, dimmi di più.
I: ero al parco con la mia ragazza, Mylene. Ad un certo punto viene una strana tizia. Era tutta nera. Tentava di colpirmi con delle catene... Credo fossero catene. Io, nel panico, sono scappato. Anche Mylene inizialmente stava fuggendo, era dietro di me. Poi non l'ho più vista. Ladybug cosa le hanno fatto? Chi era quella?
L: non lo so ragazzo, stai tranquillo, ti prometto che ritroveremo sia Mylene che la nostra vittima.
I: ma quale vittima! Noi siamo le vittime! Ha tentato di ferirci con quegli aggeggi!
L: hai ragione, ma devi sapere che è Papillon a controllare tutto, Papillon è il cattivo ed è lui a volere solamente i nostri miraculous dopodiché governare su Parigi, facendo di essa cose orrende. Farebbe regnare il male e noi questo dobbiamo impedirlo.
C: ben detto insettina! Dai non perdiamo tempo e andiamo ad investigare!
L: cominciamo dal parco. Mylene era lì, non sarà andata molto lontano.
C: perfetto, assicuriamoci prima della ragazza. Magari saprà anche dirci dove sarà scappato il nostro rivale.
L: oggi hai un gran senso dell'umorismo Chat Noir!
I: scusate se interrompo, ma potete andare a cercare la mia ragazza?
L-C: certo...

Spazio autrice
Salve, miraculers. Come state? Siete curiosi di sapere chi è la nuova vittima di Papillon? Secondo voi cosa è successo a Mylene? Beh, vi lascio con il dubbio! Ci vediamo presto con un nuovo capitolo, vi voglio bene!
Ricordate: se vi sta piacendo la mia storia vi invito a lasciare una ☆ e un commento con la vostra opinione personale sul mio scritto.
Buona giornata!

L'inizio di una nuova vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora