4. Rivelazioni scottanti

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Ero in una stanza circolare, questa stanza aveva una dozzina di porte.
Ad un certo punto una voce fredda disse "Scherzo della natura".
Volevo risponderle ma non mi usciva la voce.
"hai rovinato tutto!"
Sentivo la parola 'errore' rimbombarmi nella testa.
Poi un bagliore invase la stanza e le porte sparirono.
La voce cambiò diventando meno accusatoria, anche se sempre fredda.
"Ricorda il tuo nome"
Un urlo esplose alla mia sinistra.
Girandomi, vidi una gabbia con una figura indistinta all'interno che diceva qualcosa che all'inizio non capii.
Volevo correre da lei, ascoltare ciò che diceva, vederla in faccia, ma nulla, non riuscivo a muovermi.
Poi urlai con tutte le mie forze e percepii le sue parole 'Liberami'.

Mi svegliai tra le braccia di un ragazzo indistinto in uno strano posto.
Poi ricordai di essere al campo mezzosangue e capii che quel ragazzo era Jace.
"Jace..." stavo tremando, e non solo di freddo.
"Sssh tranquilla va tutto bene"
Lo abbracciai e scoppiai in lacrime.
Quell'incubo mi aveva messo i brividi, quella ragazza in gabbia...
Tra le braccia di Jace mi sentivo sia al sicuro che in imbarazzo.

Mi stava accarezzando i capelli per tranquillizzarmi ma io non la smettevo di tremare.
"Jace...ho paura. Ho paura di addormentarmi e sognare di nuovo." mi asciugò una lacrima guardandomi negli occhi.

"Stai tranquilla, non succederà. Ci sto io qui con te"
Si posizionò accanto a me sotto le coperte e mi prese la mano, io chiusi gli occhi, ma senza addormentarmi.
Ad un certo punto mi sussurró:
"Buona notte"
Non risposi, l'aveva detto sicuramente perchè pensava che dormissi.
Dopo un po' mi addormentai e quella notte non feci più alcun incubo.

Mi svegliai con la sensazione di essere osservata e quando aprii gli occhi capii il motivo.
Ero con la testa appoggiata al petto di Jace e il suo braccio mi circondava le spalle.
Lui stava ancora dormendo beato, ma gli altri ragazzi della casa di Ermes erano intorno al letto su cui eravamo pacificamente sdraiati e ci fissavano un po' con tenerezza, un po' con sguardo furbo e un po' con stupore. L'unico che ci guardava come se volesse ucciderci era River, ma lasciò subito la cabina, senza dire nulla.
Mi misi a squotere delicatamente Jace e lui finalmente si sveglió.
Si guardó intorno un po' stranito poi si alzó a sedere di scatto quasi staccandomi la testa.
Tutti intorno scoppiarono a ridere, poi Luke disse, tanto per peggiorare la situazione:
"Vi avevo detto di dirmelo se avevate freddo ragazzi!"
Tutti risero ancora più forte mentre Jace era imbarazzatissimo e non sapeva cosa rispondere.
Io invece mi alzai in piedi, sempre in imbarazzo, avviandomi verso il bagno. Mi preparai mettendomi la maglia e i pantaloncini del campo mezzosangue.
Quando uscii era rimasto solo Luke ad aspettarmi.
"Hey" dissi svogliatamente.
Luke cercó di alleggerire la tensione: "Dai Eris, non prendertela. È il tuo secondo giorno al campo, goditelo! Ma non troppo mi raccomando" ammiccó e ridacchiò da solo finchè non gli tirai un cuscino in faccia. Mi guardò male, in modo scherzoso, e mi ritirò dietro il cuscino, infine uscì dalla cabina.

New Heroes Of Olympus: L'IndeterminataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora