Tanta schiuma e allegria

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"Chicchirichiiiiiiiiiii, chicchirichiiiiii, chichirichiiiiiii.

<<Ma che diavolo succede in questa casa>> dico aprendo gli occhi ancora rossi per aver dormito poco, presi il cellulare e vidi che erano solo le 6:00
<<Ho dormito solo 3 ore?!, ma questo Gallo non poteva affogarsi>>

<<Uh tesoro sei già sveglia>> dice mia madre aprendo la porta fresca e pimpante

<<No. È stato questo stupido Gallo a svegliarmi. Torno a dormire, notte>> e riappoggio la testa al cuscino

<<No Abby qui ci si sveglia presto soprattutto perché oggi sarà una giornata molto stancante>> dice con quel suo sorriso

<<Non ho intenzione di alzarmi prima delle 10:00>>ridico con voce cavernosa

<<Abby!>> dice lei

<<Mamma!>> ribatto io

<<e va bene,come vuoi tu, poi però non ti lamentare se non ci sarà nulla a colazione.>>

<<Si. Ok. Ciao.>> dico quelle ultime parole e mi riaddormento

Drinnnn Drinnnn Drinnnnnnnnnn.

Prendo il telefono con una mano senza guardarlo e stacco la sveglia a quel punto mi alzo il busto e mi stropiccio un po' gli occhi.
Metto le mie pantofoline e mi dirigo verso il bagno.
Mi spoglio, metto l'acqua bella calda e comincio ad insaponarmi...ci voleva questa bella doccia calda.

Una volta finita esco dal bagno mi avvolgo nel mio caldo accappatoio e mi vesto, giusto una tuta e una maglietta. Lego i capelli, ancora un po' bagnati e scendo giù a fare colazione.

Arrivo al tavolo dove c'era un bigliettino "Ciao Abby, sono dovuta andare a lavoro, qui ci sono i tuoi cereali preferiti.
Non so se domani riuscirò a tornare a casa.
Finisci di pulire la casa e fai il bucato.
Baci Mamma.

<<Grandioso, ora toccherà a me pulire tutto>> dico con tono di lamento

Prendo secchio, scopa e paletta e comincio a pulire fin che non suona il campanello di casa

<<Ma chi è adesso, magari Josh?!. Abby >> mi dico<< non l'hai mai visto, smetti di pensare a lui e apri quella porta>>

Scosto la tendina e mi accorgo che era Ted il suo viso era illuminato dal sole ed era molto bello
<<Ehi Ted, come mai sei qui e non sei fuori?>>

<<sapevo che oggi avresti dovuto pulire casa e ho visto tua madre uscire presto stamattina...hai bisogno di una mano?>> dice lui un po' rosso

<<Mi sembri tanto uno stalker, comunque si mi serve propio un aiuto>> dico ridendo e lo faccio accomodare

<<hai fatto colazione>> gli chiedo porgendogli una scatola di cereali

<<Si si grazie lo stesso, è il momento di metterci a lavoro>>

A quel punto guanti, scopa e paletta e ci mettiamo all'opera

<<Ehi Ted, non è che andresti a mettere la lavatrice? I panni sono proprio lì accanto>> chiedo affaticata

<<signor si capito>> dice lui con tono divertito

<<quanto detersivo devo mettere?>> chiede lui dall'altra stanza

<<Boh, mettilo tutto>> dico io urlando dal soggiorno

A quel punto la lavatrice si mette in moto e lui torna da me

2 ore dopo...

<<Ehi...ma...non senti uno strano odore di...fiori di pesco??>> dice lui tirando su col naso

<< Si...hai ragione...O Mio Dio, la lavatrice!>>

Non arrivai a finire la frase che un'ondata di schiuma invase il soggiorno

<<COSA HAI COMBINATO>>
Gli urlo arrabbiata

<<Nulla, tu mi hai detto metti tutto il sapone e io l'ho fatto>> dice con tono difensivo

<<Grande, ora è successo un casino>>

<<Ma no, dai è divertente>> dice tirandomi della schiuma nei capelli

<<cosa stai facendo?! Non mi devi sporcare i capelli hai rovinato tutto ora dovrò ricominciare da capo>> gli urlo diventando rossa come un peperone

<< Ok regina della noi ai suoi ordini>> dice alzando gli occhi al cielo

<<come mi hai chiamata?!?!>>

<<REGINA DELLA N-O-I-A>>

A quel punto presi una montagna di schiuma e gliela tirai in faccia e lui fece lo stesso con me cercando di schivarle.
Usammo le poltrone come scudi e le padelle come racchette. Sembravamo 2 bambini piccoli.
A un tratto mi prese i polsi per spiaccicarmi la schiuma in faccia ma inciampammo entrambi nel pavimento e lui cadde sopra di me.
Ci fu uno sguardo, molto intenso, vero
A un tratto lui disse qualcosa che interruppe quell'attimo
<<Scusa>> mi disse

<<non mi sono fatta niente>> risposi

<<no, scusa per ieri non avrei dovuto parlarti in quel modo di un ragazzo che nemmeno conosci>>

<<Non preoccuparti, sei un mio amico e apprezzo questo tuo gesto>>

Fece uno strano sorriso quando dissi "amico" ma ci sorvolai poiché dovetti riprendermi a lavoro

<<Beh adesso si è fatto tardi>> dissi guardando l'orologio

<<Vuoi compagni per stasera>> mi disse con una faccia speranzosa

<<Perché no infondo domani inizia la scuola e vorrei sapere qualche curiosità>> dissi con faccia furbetta

<<certo, ordino la pizza>>

Ore 23:00

<<...quindi mi raccomando anche se ti può sembrare vecchio e rintontito stai attenta al professor Smith>> mi disse ridendo

<<Ahahahahha ok terrò a mente questi tuoi consigli.
Adesso è il momento di andare a letto. Notte>>
Mi alzai e lo accompagnai alla porta lui mi salutò e mi diede un bacio sullo zigomo <<Notte>> e se ne andò via.

Spazio Autrice
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