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Harry sapeva che Louis mentiva, glielo aveva letto negli occhi quando quel pezzo di merda di Zayn leggeva ad alta voce il biglietto e Louis era entrato nel panico, ma allo stesso tempo gli era spuntato un sorriso sincero nelle labbra ed i suoi occhi si erano illuminati. Harry cominciò a sperare, ma dopo quel 'dovrà trovarsi qualcos'altro da succhiare' si era arrabbiato. Arrabbiato con se stesso per aver avuto fin troppa speranza ed essersi illuso che qualcosa sarebbe potuto accadere, arrabbiato con Louis, quel frocio che era talmente stronzo da non riuscire ad ammettere una cosa cosi evidente,ed arrabbiato con tutta la scuola, che non trovava niente di meglio da fare se non prenderlo in giro solo perché era gay.

E perciò si rinchiuse in casa e cominciò a studiare, studiare tanto perché voleva far vedere a quei pezzi di merda che lui poteva diventare qualcuno, che lui poteva avere uno splendido futuro, migliore dei loro, sebbene fosse gay. E mise da parte anche Louis, non lo dimenticò, non poteva, sapeva che anche da parte sua qualcosa c'era, ma fino a quando non avesse avuto il coraggio di mettere da parte l'orgoglio e fare coming out, non ci sarebbe potuto essere niente fra di loro. Così Louis rimase lì, nel suo cuore.

D'altro canto Louis non sapeva come comportarsi, Harry cominciò ad ignorarlo, non lo vedeva più neanche nei corridoi della scuola; e dopo la reazione della scuola al biglietto pensò che l'idea del coming out era assurda, non poteva assolutamente farlo, si sarebbe rovinato la vita. Così si concentrò solo sul calcio, con il biglietto di Harry come portafortuna ed Harry come sogno irraggiungibile.

5 anni dopo...

Un giorno Harry stava sfogliando le riviste online e capitò su quella di Doncaster; andava sempre a vedere cosa succedeva da quelle parti, anche se ormai non viveva più in Inghilterra da anni, gli piaceva tenersi informato. Si era trasferito negli Stati Uniti subito dopo il diploma, e la sua carriera era decollata, diventando uno dei giovani più ricchi al mondo, con paparazzi ovunque e titoli di giornale ogni settimana.

All'improvviso una notizia catturò la sua attenzione

'Louis Tomlinson segna 8 goal in una partita, incredibile'

e tutto il resto dell'articolo parlava della sua bravura e delle sue grandi possibilità di fare carriera. Harry perse un battito, il suo angelo. 

Dopo qualche minuto che gli servì per riprendersi dalla notizia, pensò che Louis fosse troppo bravo per stare in una squadra di così poco conto. Perciò si mise a frugare fra le sue vecchie cose ed eccolo lì, l'annuario scolastico. Andò subito fra le pagine dei giocatori ed eccolo, il suo calciatore preferito, con una pagina interamente dedicata a lui, sorridente come non mai in quella foto e con i suoi occhi blu che facevano perdere la testa ad Harry.

"Nome: Louis William Tomlinson.

Età: 16 anni.

Ambizione: Giocare nei Doncaster Rovers."

Beh, era più facile di quello che pensava. E così dopo 2,3 telefonate, Harry era riuscito a convincere due manager ad andare a vedere Louis giocare, e dopo qualche giorno gli avevano già offerto un contratto ed Harry sapeva quanto Louis aveva aspettato quel giorno. 

Esattamente un mese dopo, Louis stava per giocare la sua partita d'esordio ed Harry era lì, appena atterrato, pronto per rivedere il suo angelo.

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