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Uscì sul balcone, il vento gelido colpiva la sua pelle facendogli venire la pelle d'oca.

Prese una sigatetta mettendola tra le labbra, ma non fece in tempo ad accenderla che un odore di caffè inondò le sue narici.

Qualcuno al piano di sopra stava preparando qualcosa.
Scosse la testa non dando retta a quella voce che continuava a ripetergli che era tutto un sogno.

Titubante si infila le crocks portandosi dietro il pacchetto di sigarette e salì al piano superiore. Bussò due volte, aspettò qualche minuto e appena stava per arrendersi la porta si aprì rivelando un Yoongi con un mezzo sorriso sulle labbra.

"Stai sorridendo?" chiese indicandolo.

"No, coglione" sputò titandolo dentro, sbattendolo poi alla porta e iniziando a baciarlo con troppa foga.

L'altro aspettava un contatto così da fin troppo tempo, Hoseok capì che tutta quella iniziativa era dovuta ad un desiderio represso, non di certo per lui.

Si sentì quasi una ruota di scorta 'non sono le mie labbra quelle che vorresti baciare' ma non fiatò, infondo anche lui lo voleva.

Yoongi lo tirò fino alla camera da letto, Hoseok scrutò curioso il percorso fino alla stanza, notò in giro foto di Yoongi con un'altro ragazzo tanto tenero dal sorriso quadrato, come i cartoni animati.

Perchè tutto ciò è fin troppo familiare?

Lo scaraventò sul materasso ricoperto solo da bianche lenzuola di cotone.

Si mise a cavalcioni sul suo ventre iniziando a baciare il suo collo, lasciò una lunga e lenta scia di baci fino ad arrivare alle clavicole, fermandosi di colpo.

Hoseok approfittando del suo momento stand-by capovolse la situazione, iniziando lui a baciare il collo del ragazzo che ad ogni tocco si contorceva sotto il corpo.

"Baby jeolmang! Sei così vulnerabile"

Profondi gemiti riempirono la stanza, le fredde mani di Yoongi strisciavano lungo tutta la schiena di Hoseok tirando il corpo del ragazzo più vicino a se.

"Scopami" disse tra i gemiti di piacere che gli procurava lo stretto contatto tra i due corpi.

L'atmosfera era calda, entrambi bramavano il corpo dell'altro ma nessuno dei due faceva la prima mossa, nessuno dei due aveva intenzione di togliersi i vestiti di dosso.

Quasi a non voler tradire lui.

Yoongi era una fredda calcolatrice.

Giocava con i sentimenti di quello che gli sembrava un bravo ragazzo sincero. Non sapeva neanche lui stesso il perchè, forse infondo era una vendetta per ciò che gli era stato fatto.

Forse è passivo si chiedeva e in quel momento più di ogni altro rimpiangeva le notti di sesso passate con il suo amore.

Nel mentre Hoseok pensava solo alla bellezza di quel momento, a quanto fosse tenero il ragazzo sotto di lui con la bocca aperta, gli occhi chiusi e la testa alzata all'insù.

Ma era sbagliato.

Ad interrompere quel momento fu la sveglia di Hoseok, che attraversò mura di cemento fino ad arrivare alle orecchie dei due ragazzi.

"Devo andare" disse alzandosi sulle ginocchia, Yoongi si ricompose osservando il ragazzo che torreggiava sul suo corpo esile.

"Sei un doppio fottuto bastardo se mi lasci in queste condizioni"

"Mi dispiace devo proprio" disse non muovendosi.

Tutto quello che ricevette in cambio fu un mugolio di disperazione.

Hoseok non voleva, Hoseok aveva paura.

Non capiva neanche tutta questa convidenza da dove usciva fuori. La sua testa stava per scoppiare. Aveva bisogno delle sue medicine.

Le mani gelate di Yoongi tirarono il corpo si Hoseok di nuovo sul suo, baci interminabili sparsi per tutto il corpo.

Quello veramente vulnerabile non era il ragazzo disperato ma era proprio Hoseok, che si lasciava andare al tocco quasi senza vita del ragazzo.

Hoseok non si presentò al lavoro, come anche i giorni a seguire, e ne risentì la sua carriera.

IᑎᑕOᗰᑭᒪᕮTI • sopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora