Nictophobia

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È buio. È tutto nero. Non vedo niente. Ma è impossibile ho gli occhi spalancati. È tutto uguale. Cerco il pavimento, allungo le mani in cerca di un appoggio. Mi alzo. Qualcosa stride nel buio. Chi c’è? Dove sono? Dove sto andando? C’è qualcuno, o qualcosa? Questi rumori cosa sono? Qualcosa picchia contro i vetri. Sento dei passi.. E se tornasse la luce e vedessi che c'è qualcuno vicino a me? Cosa mi sta prende?... di cosa ho paura? Ho la sensazione che qualcosa mi stia tenendo.. sí.. ne sono certa. Cosa mi tiene? Chi sei? Mi sfiora. La pelle d'oca si diffonde su ogni millimetro del mio corpo. Trattengo il respiro. Non devo farmi sentire. Sono immobile, non mi muovo. Mi devo nascondere. E dove se non vedo niente? E se da qui a poco venissi catturata? Se fosse già vicino a me? Se fossero due o cinque. O se fossero dietro di me. Dove scappo. È tutto buio. Qualcosa mi passa vicino. Mi tocca di nuovo. Un filo di luce entra dalla finestra, riconosco le forme dell'interruttore. Cerco di avvicinarmi trasciandomi contro la parete per trovare la strada. Allungo il braccio. Devo raggiungerlo. Mi blocco. Percepisco altri movimenti nella stanza. Le mie dita non ci arrivano. Mi allungo più che posso, ci sono quasi.  Sto per toccarlo. Qualcosa mi afferra il polso con forza. Grido. Lo strattono. Ma lui non molla la presa, provo di nuovo, muovo l'altro braccio nella speranza di colpirlo, qualunque cosa esso sia. Riesco a raggiungere l'interruttore con la punta delle dita. Fremo dal desiderio di accendere la luce. Voglio che tutto questo svanisca. Sono sola, non può esserci qualcun'altro con me... non sento più nulla, cerco di guardarmi intorno nella penombra, la luna filtra leggermente dalla tapparella. Lo  premo con tutta la mia forza... come se non avessi mai desiderato altro. E lí..anche la luna sparisce. Buio. Ancora più buio.

PHOBIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora