pjmochi
dovrei parlartijeonjkookie
ciao anche a tedimmi
pjmochi
vorrei parlarti faccia a facciajeonjkookie
sei arrabbiato?pjmochi
non lo sojeonjkookie
in che senso?pjmochi
non posso parlarti e basta?jeonjkookie
e va benesta sera alle 20 a casa mia? abito da solo
pjmochi
c'era bisogno di sottolinearlo?non voglio scopare .-.
jeonjkookie
magari volevi privacy, che ne so iopjmochi
mandami il tuo indirizzo, intanto mi preparojeonjkookie
a dopo*****
Jimin voleva incontrare Jungkook perché aveva bisogno di chiarimenti e di sfogarsi. Da quando lo ha conosciuto la sua vita è diventata più incasinata di prima; è sempre al centro dei suoi pensieri e i suoi amici spesso devono richiamarlo per svegliarlo dai suoi sogni ad occhi aperti. Ovviamente, protagonista dei sogni non può essere nessun altro se non Jungkook.
Erano quasi le 20 quando stava andando verso casa del suo amico, aveva preparato tutto il suo discorso e se lo stava ripassando per strada data la sua ansia.
Arrivò con qualche minuto di anticipo, aveva il cuore in gola. Era fermo davanti alla porta della casa del moro indeciso su cosa fare. Sarebbe voluto scappare, ma ormai era troppo tardi e in questa situazione ci si era messo da solo. Non voleva fare il codardo.
«Sei puntuale» disse Jungkook sorridendo al più grande, aprendo la porta.
«entra pure.» continuò.
La casa era abbastanza piccola, ma per una persona andava più che bene. I mobili erano piuttosto moderni, si addicevano a Jungkook.
A Jimin sembrava quasi come una grande tela dove vi erano stati dipinti tutti i tratti del carattere di Jungkook.
Gli piaceva.«È piccola ma buona.»
«Mi piace.» sorrise di rimando Jimin.
Ci fu qualche momento di silenzio, il che mise entrambi in soggezione.
«Dammi la giacca, intanto accomodati pure.»
Il biondo si mise sul divano nero in pelle, era comodo. Davanti al divano vi era un piccolo tavolino e oltre a quest'ultimo un mobile con la televisione. Il tutto era situato in una grande stanza, la quale faceva da sala e cucina. Difatti, dietro al divano era presente la cucina.
Si guardò ancora per qualche minuto intorno, ispezionando ogni dettaglio di quella piccola opera d'arte. Jungkook ne faceva parte, oltre ad essere l'artista, l'artefice dell'arredamento.
Il più piccolo lo raggiunse e si mise di fianco al suo amico.«Di cosa volevi parlarmi?»
Jimin era bloccato davanti a lui, aveva dimenticato il suo discorso tanto preparato, ma voleva comunque provarci.
«Beh, è che non ti capisco.»
«Sei venuto fino a qua per dirmi questo?» il più grande si sentì sotto pressione, era difficile avere la meglio con Jungkook.
«No, voglio dire... come possiamo continuare questa "amicizia" se non mi dici mai nulla di te?»
«Ancora con questa storia?» sbuffò il moro.
«Si, Jungkook, ancora con questa storia. È possibile che io non possa sapere nulla su di te? Io voglio conoscerti e scoprire ogni tuo minimo dettaglio, ma se te non me ne dai il permesso io come posso farlo?» Jimin si stava arrabbiando, si chiedeva perché Jungkook avesse tutto questo potere su di lui.
«Forse è perché non voglio darti il mio permesso, non credi?»
Il cuore del più grande si spezzò non appena sentì quelle parole. Si sbagliava di grosso su di lui.
Le lacrime minacciarono di uscire dai suoi occhi, ma riuscì a trattenerle per il momento.«Non è così.» disse convinto, non voleva crederci.
«Come scusa?»
«Tu non hai il coraggio di darmi il permesso, non è che non vuoi.»
«Non mi conosci per niente, Jimin.»
«Questo è per colpa tua.»
«Non me ne faccio una colpa.»
Jimin era stufo, non sapeva più cosa fare ormai.
«Perché vuoi conoscermi? Cosa trovi così interessante in me, Jimin?»
«Dovrei dirti una sola cosa? Jungkook tu sei catapultato nella mia vita come se fosse niente, l'hai stravolta completamente con i tuoi strani comportamenti. Sei misterioso, antipatico e arrogante, eppure sai essere anche dolce e carino allo stesso tempo. All'inizio mi odiavi, mi disprezzavi con tutto te stesso e in pochi giorni è cambiato tutto. Mi hai lasciato con l'amaro in bocca. Voglio capire cosa passa per la tua testa.»
«Sarà una lunga serata.» ammise il più piccolo, infine, e a Jimin apparve un piccolo sorriso sul volto.
«Pizza?»
«Pizza.»
STAI LEGGENDO
homophobic ;; jjk × pjm
FanfictionDove Jimin cerca un ragazzo su un sito di incontri, ma l'unico che incontra è un odioso omofobo di nome Jungkook. NON AGGIORNO PIÙ ! boyxboy top!jeon bottom!park #1 in omofobia - 100518 #2 in kookmin - 140518 #3 in jikook - 260718 300318 ㅡ on going...