2.8 - damn

3.2K 231 67
                                    

Jimin era davanti alla porta della casa di Jungkook, quando gli arrivò un messaggio.

jeonjkookie
dove sei? ti sto aspettando e non vedo l'ora di vederti, quindi fai veloce ㅠ.ㅠ

pjmochi
apri la porta

Jimin a vedere quel messaggio sorrise e, qualche secondo dopo, si trovò un Jungkook altrettanto sorridente davanti alla porta.

«Ce ne hai messo di tempo, piccolo.» il biondo era arrivato in ritardo per colpa dell'intenso e caotico traffico di Busan. Il più alto si avvicinò a Jimin e gli diede un bacio veloce sulle labbra, per poi spostarsi lasciando entrare in casa il più grande. Quest'ultimo non se lo aspettava, per niente.

«Jimin, ti dispiace se questa sera vengono a mangiare qui i miei amici? Vogliono conoscerti.» disse grattandosi la nuca imbarazzato Jungkook.

«No, affatto. Come si chiamano?»

«Namjoon e Yoongi. Sono entrambi più grandi di noi, hanno rispettivamente 23 e 25 anni.»

«Immagino debba chiamarli hyung, allora.» risero entrambi.

Mentre aspettavano Namjoon e Yoongi, si erano sistemati sul divano, a guardare qualche film stupido al quale nessuno dei due stava prestando attenzione: erano più impegnati a pensare e guardarsi. Stavano pensando a come erano finiti abbracciati su un divano, a come erano finiti in quella situazione che entrambi amavano.

«Kookie, mi fai sentire bene.» disse ad un certo punto Jimin. Il più piccolo stava arrossendo, sensazione molto rara per lui, che in pochi gli facevano provare.

«Non so se classificarla come una cosa bella o una cosa brutta.»

«Dal momento che non tutti hanno il privilegio di farmi sentire in questo modo, direi che puoi metterla nella colonna delle cose belle.» disse Jimin modesto e Jungkook rise, ma in modo malinconico.

«Vorrei tanto che fosse così.» disse il moro, interrompendo la sua debole risata. Jimin da questa affermazione era rimasto confuso, ma non fece in tempo a chiedere spiegazioni che il campanello suonò.

Entrarono dalla porta due tipi di persone totalmente diverse: un tipo bassetto con i capelli neri, sembrava quasi svogliato, e un altro piuttosto alto, anche lui con i capelli neri, ma al contrario di quello basso lui pareva contento. Jungkook li salutò e dopo si accorsero della presenza di Jimin. Avevano cambiato del tutto espressione e sembravano spaventati.

«Ragazzi, lui è Jimin. Jimin, loro sono Yoongi e Namjoon.» disse indicandoli.

«Jimin...» sussurrarono i due ospiti, tanto piano che né Jungkook né il diretto interessato, Jimin, li sentirono. Si scambiarono uno sguardo, come per dirsi qualcosa che, però, il biondo non capì.

«Piacere di conoscervi.» Jimin lasciò perdere i loro strani comportamenti e si presentò a loro, inchinandosi leggermente.

«Piacere nostro.» disse Namjoon ripetendo il gesto del biondo.

C'era un silenzio tombale dopo quella scena, i due rimasero a fissare Jimin e quest'ultimo si sentì in soggezione. Jungkook capì cosa stava succedendo e decise quindi di fare qualcosa, sennò sarebbe finita male.

«Dato che nessuno di noi quattro sa cucinare, o perlomeno, tutti cuciniamo male, che ne dite se ordino del cibo cinese?» gli altri annuirono e basta, nonostante l'intervento del moro il disagio creatosi in quella stanza non era passato.

«Yoongi vieni con me in cucina che ordiniamo.» se ne andarono e Namjoon rimase con Jimin.

«Che cosa state cercando di fare?» urlò piano Jungkook, cercando di non farsi sentire dal biondo.

«Cosa stai cercando di fare tu, Jungkook. Dannazione, quello è il povero ragazzo che hai preso per il culo, stai continuando con il tuo teatrino?»

«Le cose sono diverse ora.» disse il più piccolo chiudendo gli occhi e stringendo i pugni.

«Mi auguro per te che sia così. Non puoi pensarci all'infinito Jungkook, vai avanti.» Yoongi si era calmato.

«Io ci penso quanto voglio, non è stata colpa mia, ma sua. Ed è colpa sua anche se sta accadendo quel che sta accadendo.»

«Sappi soltanto che prima o poi Jimin lo verrà a sapere.» disse tornando dagli altri due.

«Mi accetterà comunque.» sussurrò infine Jungkook.

*****

I quattro ragazzi stavano mangiando il cibo cinese ordinato e quell'aura di disagio si era cancellata quasi del tutto, ora si divertivano e ridevano tra di loro senza alcun pensiero negativo per la testa.
Namjoon e Yoongi stavano facendo molte domande a Jimin e questo innervosiva Jungkook. Le domande erano soprattutto a proposito della "relazione" tra il moro e il biondo, ed era proprio questo che infastidiva il più piccolo.

«Jimin, come ti trovi con Jungkook?» chiese Namjoon.

«Sai, nonostante l'inizio non sia stato dei migliori, lo svolgimento sta andando davvero bene. Chissà la fine.»

«Andrà bene. Non c'è da preoccuparsi.» disse Jungkook attirando l'attenzione degli altri tre. Il biondo sorrise all'affermazione di Jungkook, mentre i due fecero una smorfia che fortunatamente Jimin non vide. Una cosa che però lasciò i due più grandi di stucco fu lo sguardo di Jungkook verso Jimin: era uno sguardo sincero, con un sorriso rassicurante.

___________

love yourself: tear.
ho detto tutto.
quell'album è pura arte, lo amo

homophobic ;; jjk × pjmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora