Capitolo 7

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«Porca puttana Emma lasciami vivere!» Le sputo in faccia queste parole nude e crude, piene di risentimento. Lei si ritrae appena, e testarda com'è rimane nello stesso punto di dove era tre secondi fa.
«No Cameron. Io ti amo e non me ne vado. Non ti lascio da solo, sei ubriaco e non le pensi davvero queste cose!» Forse ha ragione, sono ubriaco e non le penso davvero, però gliele ho dette e so che le hanno fatto male, perché la conosco, ma è ostinata a rimanere.
«Emma vattene, ti sto facendo troppo male.» Scuote la testa facendo muovere anche i ricci biondi.
«No. Io non me ne vado.» Sbuffo le urlo in faccia di andarsene, che non la amo più. Le scende una lacrima, e prende le sue cose per poi andare via. «È davvero quello che vuoi? Non mi ami più?» «Secondo te perché ho fatto quella scommessa? Io non ti amo non ti ho mai amata e ti volevo solo portare a letto. Tu per me non sei niente Emma.» Va via sbattendo la porta mentre io afferrò la bottiglia di vodka e mando giù un bel sorso. Emma se n'è andata per colpa mia, io la amo e la amerò sempre ma non posso trascinarla a fondo con me. Lei merita una persona migliore di me, non merita uno come me. Lei ha dei grandi progetti per il futuro, mentre io non so neanche cosa fare nel presente. Mi butto sul divano e continuo a bere. Voglio dimenticare per un momento Brian, Emma e tutto il resto.
POV's Emma.
Vado a casa di Brian, che è vuota, completamente vuota. C'è un panino morsicato sul tavolo e una lattina di Coca Cola vuota con un bicchiere con la bibita ormai sgasata. Tutto è rimasto come prima, intatto come se non fosse successo niente. Mi metto davanti alle scale e salgo in quella che era camera mia. Sistemo la roba nei cassetti e poi vado in camera di Brian. Mi sdraio nel suo letto che ha ancora il suo odore e piango, un pianto isterico e pieno di dolore. Ho perso mio fratello, Cameron, ho perso tutto. Stringo le lenzuola e mi addormento.

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