Capitolo 8

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La luce del sole filtra dalle finestre e mi accorgo di essermi addormentata nel letto di Brian. È così strano stare a casa sua senza di lui, senza le sue risate, senza di lui che mi fa il solletico. Ho realizzato solo adesso che mi manca troppo e che se avessi avuto l'opportunità di averlo vicino un'ultima volta, gli avrei detto più di un semplice "ciao ci vediamo domani". L'avrei stretto forte e non l'avrei più lasciato andare. Domani ci sarà il funerale e non mi sento pronta, non voglio uscire in queste condizioni e non mi sento in vena di prepararmi e truccarmi come se non fosse successo niente. Mi rendo conto che devo reagire, perché non voglio finire alcolizzata sul divano a mangiare cibo spazzatura e farmi schifo da sola. Ma la vita in questo momento mi sta dando davvero poco, e io non mi sento in grado di prenderla di petto e andare avanti. Mi ributto a letto e poi penso a Cameron. Starà bevendo, e sarà in pessime condizioni, ma qui quella che sta veramente male sono io, perché sono stata io ad aver perso un fratello. Un fratello con cui condividevo tutto e con cui non condividerò più niente. Probabilmente se non fossi venuta qui non sarebbe successo niente, forse lui sarebbe ancora vivo se non mi avesse accompagnata a casa. Suonano il campanello e non ho la forza per andare ad aprire. La persona insiste e scendo. Ho il mascara colato, le guance sporche di nero, il rossetto rovinato e i capelli spettinati. Apro la porta e davanti a me ci sono mia madre e Nathan. Lascio andare la porta e vado in cucina mentre loro entrano. «Emma domani ci sarà il funerale di...» Inizia a dire mia madre per poi guardare in alto e cacciare indietro le lacrime. «Di tuo fratello, e non ho intenzione di farti venire in queste condizioni. Voglio che tu dica qualcosa, che prepari un discorso.» Mi giro verso di lei e la guardo. «Pensi davvero che io sia in grado di parlare di Brian davanti a tutti, al suo funerale, davanti alla sua bara con la sua gigantografia dietro di me con gente che piange? Pensi davvero di poter avere ancora tutto questo potere su di me da dover decidere al posto mio?» Mi guarda e io guardo lei. Non posso parlare di Brian davanti a tutti. Non posso e non voglio. Non racconterò le sue cose private e non dirò quanto gli volevo bene, non è giusto nei suoi confronti e non è giusto nei miei.

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