"okay, ci siamo, hai preso tutto, tesoro? Zaino? Soldi per il pranzo? Gemma, assicurati che resti con te tutto il tempo-"
"Mamma!" si lamentò Harry, schiaffeggiando via le sue mani mentre lei cercava di baciargli la guancia.
"Non posso crederci che il mio bambino stia andando in una scuola così importante!" urlò lei. Harry alzò gli occhi al cielo, ma le diede un ultimo abbraccio prima di uscire con Gemma.
"Ho sedici anni, non sei" brontolò, avviandosi verso la scuola con Gemma.
"È diversa dall'altra scuola, Harry, i ragazzi giocano effettivamente col fuoco e potrebbero facilmente incendiarti i capelli, non mi meraviglio che sia preoccupata" disse Gemma, guidando Harry verso l'ufficio del preside. "Aggiungici anche il fatto che stai iniziando un trimestre più tardi rispetto agli altri" soggiunse.
"Ricordami un'altra volta il perché" si lamentò Harry per la centesima volta quella mattina.
"Avresti dovuto dirlo a Niall, ricordi" rispose Gemma. Harry si era quasi scordato del suo amico.
"Oh, già" realizzò. Gemma si stampò in viso un sorriso comprensivo quando dovette lasciare solo il suo piccolo fratellino per andare nella propria classe.
Nervosamente, Harry bussò alla porta del dirigente scolastico e fu gentilmente invitato ad entrare da un uomo dall'aspetto amichevole. Sembrava normale comparato alla terrificante bestia che aveva immaginato nella sua mente da sedicenne.
"Harry, ti stavo aspettando" e wow, questo era inquietante.
"Può prevedere il futuro o cose simili?"rise Harry con esitazione.
"No, la tua mamma mi ha chiamato questa mattina, io in realtà sputo fuoco, ma lasciamolo per un altro giorno" scherzò e Harry finse di trovare la battuta divertente, quando in realtà era già terrorizzato. Quell'uomo era fondamentalmente mezzo drago, il che sembrava superiore a Madre Natura.
"Sei nella classe A, il che è impressionante, prendevi tutte A nella tua ultima scuola e sei davvero intelligente, spero che farai lo stesso anche qui. Tuttavia, noi facciamo cose un tantino diverse quindi non illuderti troppo. Uno studente ti mostrerà il luogo, ma per adesso ti accompagnerò io alla tua prima classe" gli fu detto. Il preside, il signor Smith, lo condusse in giro per la scuola. Sembrava normale, era come la sua vecchia scuola, ma aveva ancora visto solo i corridoi, perciò chi sapeva cosa c'era dietro le porte chiuse.
"La tua prima lezione è nell'aula laboratorio con il dottor James, non essere intimidito dal nuovo ambiente, i ragazzi qui sono tanto simpatici quanto lo erano nella tua vecchia scuola, e se gli studenti lì sono tremendi allora rimarrai piacevolmente sorpreso qui" disse Mr. Smith, poi aprì la porta per il laboratorio e Harry venne accolto da solo poche paia di occhi puntate su di lui. Harry si guardò intorno ansiosamente e notò Mr. Smith parlare con Dr. James davanti la classe. Giocò imbarazzato con le sue dita e osservò lo smalto nelle unghia che aveva dimenticato di togliere prima di partire da casa.
"Signor Styles, vorrebbe per piacere prendere posto in fondo, accanto al signor Payne?" disse il Dr. James, dopo che Mr. Smith se ne fu andato. Harry annuì e cercò di non attirare troppe attenzioni su di sé, il che era difficile visto che gli occhi di tutti erano puntati su di lui, in primo luogo. Fortunatamente, Harry pensava di essere carino quel giorno. I suoi capelli erano intrecciati ordinatamente, con bellissimi fiori incastrati in essi, i fiori facevano risaltare i suoi occhi verdi, aggiunto all'effetto della piccola quantità di mascara che aveva delicatamente applicato sulle sue ciglia prima di uscire di casa. Indossava dei semplici skinny jeans neri e una maglietta bianca.
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Not so superheroes || Italian translation
FanfictionLoro non sono esattamente dei supereroi, producono caos piuttosto che risolvere davvero il problema. AU: In cui due famiglie nemiche mandano i propri figli nella stessa scuola per supereroi, solo per ritrovarsi in una situazione spiacevole dove capi...