Capitolo 5

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"Come procede il vostro piano di conquistare il mondo?" chiese sarcasticamente Louis quando tornò da scuola. Sua madre alzò gli occhi al cielo e suo padre ridacchiò, sapendo che Louis stesse solo scherzando.

"Sta andando alla grande, dolcezza, com'è andata a scuola?" replicò sua madre e Louis sospirò al nomignolo. Per essere un cattivo sua madre sembrava così dolce.

"Bene, non mi è ancora permesso di rientrare nella squadra di atletica, ma il coach ha detto che potrò farlo non appena i miei voti saliranno" disse Louis.

"E lo stanno facendo?" chiese suo padre e Louis fece una smorfia.

"Una cosa del genere, sì" mentì. Sua madre lasciò uscire un sospirò esasperato e smise di tagliare le verdure per la cena.

"Louis, ne abbiamo parlato," lo ammonì, "Cos'è che ti sta distraendo? Gli amici? La fidanzata?" chiese sua madre in tono allusivo. Louis deglutì perché, be', non aveva detto ai suoi genitori che a lui piacevano i ragazzi. Quando si è mai sentito di un super cattivo gay? Lui non voleva che i suoi genitori fossero arrabbiati con lui. Era destinato a vivere nella lega dei super cattivi. Si era ripromesso di essere l'orgoglio dei suoi genitori, ma onestamente, fino a quel momento, non stava funzionando con lui, o con i suoi genitori. Hanno cercato di conquistare il mondo e forse hanno ucciso alcuni cittadini innocenti nel frattempo, e sono evasi di prigione tante, tante, volte, ma non sono mai riusciti a prendere veramente il controllo del mondo. Quella era una cortesia da parte della famiglia di Harry, be', dai suoi genitori insomma.

"Non ho una fidanzata, mamma" arrossì Louis, pensando alla piccola crush che stava sviluppando su Harry.

"Sì invece, stai arrossendo!" squittì sua madre e Louis roteò gli occhi. Louis fece per andarsene e mentre saliva le scale diretto verso la sua stanza, urlò, "No, non l'ho!"

"Bugiardo!"

Louis ruotò ancora gli occhi per sua madre e gettò un'occhiata all'attrezzatura ginnica nella sua stanza, decidendo che avrebbe dovuto allenarsi. Correre soltanto non ti forma gli addominali.

Un'ora dopo stava sudando ed era affamato, ma fortunatamente sua madre lo chiamò per la cena. Essere figlio unico significava che tutte le attenzioni dei suoi genitori erano rivolte esclusivamente a lui e lo amava, ma a volte era estenuante perché si aspettavano troppo da lui. La cena di solito era il momento dove loro parlavano di cose serie come Louis che sarebbe diventato un cattivo terminata la scuola e su cosa stessero lavorando i supereroi. Onestamente dicevano solo merda su di loro e Louis cercava di restare in silenzio.

Ad ogni modo, quel giorno era diverso e lui non potè evitate la conversazione, "Allora Louis, apparentemente il figlio degli Styles frequenta la tua scuola adesso, lui potrebbe essere una minaccia per te quando sarai più grande, e così la loro figlia, sai di lui?" chiese suo padre e Louis quasi si strozzò con la sua pasta.

"N-no" mentì Louis, "Voglio dire, non capisco perché sia un problema, sono sicuro che sia buono."

"È questo il problema, se lui è il figlio dei capi del consiglio, diventerà il capo del consiglio un giorno e avrà potere, ma tu dovrai fermarlo, non puoi lasciare che ti metta i piedi in testa" disse suo padre.

"Ascolta, io sono completamente a favore sul fatto di diventare un cattivo, ma questa faida che avete con la famiglia Styles è stupida. Non è Romeo e Giulietta di Shakespeare, quindi fatevene una ragione e superatela, loro sono supereroi, fermare le persone come voi è il loro lavoro e voi lasciate che loro vi mettano i piedi in testa" disse Louis, difendendo Harry perché lui era dolce e non voleva che i suoi genitori buttassero merda su di lui.

Not so superheroes || Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora