Qualcosa in quell'ombra, faceva avere alla ragazza una sensazione di paura e di terrore, come se il suo obbiettivo fosse quello di spaventarla. La ragazza non si fidava di lui, ne aveva paura...
Nea indietreggiò nell'acqua e come aveva fatto prima cercò di innalzare una barriera ma subito dopo cadde nel fiume. Capendo di avere la strada sbarrata, si girò e nuotò più veloce che potè verso la riva opposta ma il vento glielo impedì riportandola verso di lui. Nea cercò di nuotare più velocemente ma nulla in confronto alla forza dell'aria che la faceva indietreggiare. Poi si ricordò che poteva volare, quindi andò sott''acqua e con una forte spinta si alzò in volo e cercando di innalzare un'altra barriera, una voce dentro la sua testa le disse di guardare in alto e così fece. La luna risplendeva alta nel cielo e lei sempre guardandola non si accorse di aver sollevato un enorme quantità di acqua che era accanto a sé e quando la vide la scagliò contro l'ombra con una tale forza che lo intrappolò in una bolla d'acqua e per un minuto i suoi occhi erano diventati marroni chiari quasi fosforescenti fino a quando una voce disse -" Basta così"- e lei si addormentò cadendo e facendo scoppiare la bolla.Voci. Tante voci.
"Non può rimanere qui, è troppo pericolosa"-"No! Lei è la nostra salvezza!-"Stava per ucciderlo"-" Gran Consigliere la prego, ci ripensi! È l'unica che può andare nell'idu magico!-" No! Non si è mai vista una fata con dei poteri simili! "
Poi un'altra voce si aggiunse
"Le avevo detto che l'avrei addestrata io e così farò. "-" Ma Madre Suprema è troppo rischioso e poi non è mai stata abituata a tutto questo. Potremmo farle dimenticare di essere stata qui e lei potrebbe tranquillamente tornare a fare la sua vita di prima."
"Gran Consigliere ho preso la mia scelta. Adesso lasciatemi da sola."
"Certamente Madre Suprema "- risposero entrambi le voci."Nea svegliati"- Mira toccò la ragazza distesa su un letto di paglia.
La fata aprì gli occhi per capire dove si trovava e quando vide la donna quasi non sbatté la testa quando cadde dal letto. La fata le si avvicinò e le disse-" Mi dispiace che tu sia così stordita ma abbiamo dovuto utilizzare polline di tulipano per farti addormentare"-"Cosa è successo? - chiese Nea mentre si massaggiava il braccio dolorante-"Hai quasi ucciso Xavier"- disse la Madre Suprema con voce un po' divertita e allo stesso tempo preoccupata-" Nessuno era mai riuscito ad abbattere la sua magia e per di più ad intrappolarlo in una bolla d'acqua"-" Ma lui è il figlio del Signore delle ombre e poi è stato inquietante mi fissava in modo strano"- ammise Nea quasi a difendersi-"E poi è ancora vivo quindi..."
-"Sei stata fortunata che io e Kira fossimo arrivate in tempo, perché se no credo davvero che lo avresti ucciso! I tuoi poteri sono molto più forti del previsto e poi Xavier ha abbandonato suo padre per difendere noi. Il suo aiuto è molto prezioso- disse lei- e tu dovrai imparare a controllare i tuoi poteri -" Non volevo proprio fare quello che ho fatto, ho guardato la luna e poi senza fare niente avevo una forza incontrollata. È stato più forte di me. -"Lo so, è questo che mi spaventa. Dovresti parlare con lui per chiedergli scusa. Non si aspettava una reazione del genere-" Ok... Ci proverò"
Appena la ragazza si alzò, capì di essere in una di quelle casette sugli alberi.
-"Una domanda"
-"Si?"
-"Perché le casette sugli alberi, per terra erano troppo brutte?"
-"Me lo sono sempre chiesta anch'io"- risero insieme e poi Mira disse-" Hai lo stesso sorriso di tua madre"
-"Come fai a..."
Ad un tratto una fata spalancò la porta e disse -" Madre Suprema la prego mi aiuti!"
-"Che è successo Luisa questa volta?!"
-"Per sbaglio, analizzando le radici delle linose, ho toccato un poro e ho chiuso tutti i boccioli e le fate non sanno più cosa fare!!!"
-"Arrivo subito!"-disse con aria seccata la donna -"Nea, ci vediamo dopo!"- In un lampo di luce la porta si chiuse davanti a lei.Con la convinzione di andarsi a scusare, Nea aprì la porta ma non si accorse che sotto di lei c'era il vuoto (visto che era su un albero) e così si ritrovò a cadere verso terra urlando come una bambina. Qualcosa la prese per la vita prima di toccare terra e la sollevò, portandola verso il prato in lontananza. La ragazza che non era abituata a cose del genere, cercò di dimenarsi ma quando toccarono il suolo la figura dietro di lei la girò verso di sé bloccandola con le sue braccia. Nea si ritrovò avvolta tra le braccia di un folletto con il petto nudo , che aveva capelli neri come la pece e che la guardò con occhi scuri.
La sua stretta era ben salda anche se la ragazza cercò di liberarsi con tutte le sue forze.
" Come? Non ringrazi per averti salvato la vita?"- domandò il ragazzo con aria compiaciuta-" Xavier.."- disse la fata a denti stretti-" Vuoi il secondo round ? Attento però niente soccorsi stavolta-
-"Ah, davvero?E dimmi, cosa vorresti fare visto che siamo da soli in un prato pieno di fiori, senza acqua, in pieno giorno e una fata che ha ancora in corpo una grande dose di polline di tulipano in corpo?- chiese il ragazzo avvicinando il suo volto a quello della ragazza-"Andarmene"- disse Nea liberandosi dalla stretta e incamminandosi verso la radura.
-"Mi devi ancora delle scuse!"- esordì il folletto parlando in direzione della ragazza-" Senti, mi dispiace per quello che ho fatto ma non sapevo neanche cosa stessi facendo quindi se tu non ne facessi un esame di stato te ne sarei grata"
In lontananza un gruppo di fate e folletti si stava avvicinando verso di loro.
"Chi sono loro ?" - chiese Nea a Xavier
"Il Consiglio di Fatum"- rispose il ragazzo.
Un uomo familiare si avvicinò alla fata e le disse " Ciao Nea , che bello rivederti!"
La ragazza era sconvolta e l' unica cosa che riuscì a dire fu
"ZIO..."FINEE
UN PARTO
DUE
Spero che questo capitolo vi piaccia e grazie mille per le stelline
Al più presto spero di portarvi il prossimo capitolo
Ciaoo🤗❤
STAI LEGGENDO
Fatum
FantasyNerea, denominata Nea, non sa quali magici poteri possiede ma sa che la sua vita è stata sempre caratterizzata da misteriose apparizioni e scomparse. Il suo carattere e la sua determinatezza la spingono a lottare per ciò in cui crede. Ma quando uno...