Capitolo 8

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Le due ragazze si sedettero sulle rispettive sedie che vi erano sopra la barca. La tavola era ricoperta di fiori e una candela si innalzava al centro di essa. L'aria intorno era pacifica e serena,  una fine nebbiolina ricopriva essa e sotto di loro, alcuni fiori si intravedevano.

-"Quelli sono fiori?"- chiese Nea sporgendosi in avanti-" Oh si. Quelle sono graminacee e viole, una combinazione perfetta per far si che le barche siano sospese. Il loro polline quando si scontra, forma una fitta nebbia e attraverso un po' di polvere di fata, questo..."- disse indicando la barchetta. Due folletti sbucarono fuori dallo scivolo e subito atterrarono su delle nuvole. La taverna si stava cominciando a riempire. La ragazza guardava il soffitto, che era ricoperto da un flusso blu luccicante.

-" Ma quella é acqua?"- domandó Nea a Amy, che non capendo seguí il suo sguardo fino al soffitto-" Bella vero ?É un effetto magico"- disse concludendo.

Un folletto che sembrava avesse l'etá di un ragazzo, si avvicinó al loro tavolo chiedendo quale fosse l'ordine e loro ordinarono le stesse cose : acqua da bere , girasoli e miele e una porzione di asparigi e spinaci. -" Allora..."- incominció Nea-" Tu che fata sei?"-" Qual' é il mio elemento intendi?"- la ragazza annuí -" Il mio elemento sono gli animali. Ancora non ho ricevuto le ontrux ma sono una fata in prova e pensa che domani dovró cercare di far parlare dei pesci! Il tuo?-" Credo che sia quello della Luna e dell'acqua. Ma come fanno i pesci a..."- non finí in tempo la frase perché vide la faccia della sua amica sbiancare -" TU SEI LA FATA DELL'ACQUA E DELLA LUNA?"- disse Amy quasi urlando. Le fate e i folletti che erano nella taverna si girarono verso Nea fissandola. Voci e bisbiglii  si alzarono in tutta la sala.

Un gruppo di persone andó verso di loro.-" Sei tu la nostra salvatrice? -Chi sei? -Da dove vieni ?-    subito mille domande piombarono davanti a Nea . La ragazza cercó un aiuto in Amy ma lei era troppo occupata a discutere con il gruppo di fate e folletti su chi era e da dove veniva e se mai li avrebbe salvati. La sua amica si giró verso di lei, le fece l'occhiolino e le sussurró-" Vai!"- Nea indietreggió, fece un salto e si lanció verso una nuvola sotto la barca, per non farsi vedere. Qualcosa   la afferró e le mise una mano davanti alla bocca per non farla urlare. -" Sono Xavier. Sono venuto a portarti fuori di qui"- " Non voglio il tuo aiuto! " disse togliendosi la mano dalla bocca e spingendolo via-"Lo so che non siamo partiti con il piede giusto ma vorrei rincominciare. Io mi chiamo Xavier e sono il figlio di Itos il Signore delle ombre- finì dicendo-" Io sono Nea, diminutivo di Nerea e non so più chi sono..."- disse la ragazza-" Ok Nea ascolta, lo so che credi che non sai più chi sei ma io sì, tu sei una fata come tutti noi ed io so che ci sono delle persone che ti vogliono bene che sono preoccupate per te. Ora puoi decidere se rimanere qui o andartene via con me, perché l'orda di tutte queste fate e folletti vuole risposte e tu non sei pronta per dargliele"- la fata aveva lo sguardo fisso sulla nuvola e Xavier le prese con le mani la faccia e le disse-" Per favore, vieni via con me"- Nea lo guardò, pensò a come era arrivata fino a quel punto e poi parlò-" Io non sono nessuno, sono una fata come te e gli altri ma mi sento tradita, stanca di tutto quello che mi sta succedendo e sono persa"- la ragazza parlava con sincerità-" Non so niente di voi  e del vostro mondo ma posso fare qualcosa per farci andare via di qui distraendo gli altri. Sai cosa c'è dopo l'acqua là su?"-" Sì una caverna che porta all'albero della polvere di fata. Nea non è una buona idea"- la guardò con sguardo intenso il ragazzo. La ragazza per un momento affondò nei suoi occhi marrone scuro, notando quanto fosse bello e lo era veramente ma subito si riscosse dai suoi pensieri-" Probabile ma tentare non nuoce quindi adesso aspetta tre secondi e ..."- Nea aveva già incominciato ad attirare l'acqua verso di sé. I suoi occhi incominciarono a diventare marroni e l'acqua incominciò a muoversi formando una barriera alta quasi  trenta metri-" Avevi detto al tre ma comunque come fai a fare quello fai ?"- chiese stupito il ragazzo-" Neanche io ci riesco"-" Invidioso?"- chiesa la ragazza con aria compiaciuta-" Un po"- ammise il ragazzo-" Appena farò cadere l' acqua incomincia a correre"- " Cosa?! Vuoi fare cadere l'acqua? Ma ci verrà addosso?"- chiese il ragazzo pensando che stesse delirando-" Ti fidi di me"?- Nea si girò verso di lui -" No, per niente "-" Bene, era questa la risposta che volevo"- la ragazza lasciò cadere l'acqua e urlò-" Corrì!"- i due iniziarono a correre volando e tutte le persone sotto di loro urlarono disperati alla vista dell'imponente ammasso d'acqua  che stava venendo addosso a loro. Un secondo prima che l'acqua toccasse terra, Nea si girò e disse-" Fermati!" - e l'acqua si fermò di botto. Intanto loro due erano quasi arrivati al soffitto dove lei intravide la roccia della caverna. Volarono ancora più in alto arrivando alla caverna, mentre la ragazza tendeva le mani in direzione dell'acqua per controllarla. Poi, mosse le braccia e l'acqua ritornò velocissima subito al suo posto.
-" Li hai fatti secchi!"- esclamò il ragazzo -" Un gioco da ragazzi "- disse Nea. In quel momento una goccia di sangue cadde dal suo naso e un fortissimo capogiro avvertì la ragazza-" Ehi, ma stai sanguinando"- alla ragazza bastò toccarsi il labbro e ritrovarsi le dita insanguinate.
Subito dopo le gambe di Nea cedettero e la fata si ritrovò a cadere. Delle braccia la afferrarono e la sollevarono per le cosce. La ragazza era svenuta tra le braccia del folletto.





Un rumore.
Nea si svegliò di colpo ansimando.
Era su un qualcosa di verde e di bianco. La ragazza si stropicciò gli occhi e osservò il luogo in cui si trovava.
Era dentro una linosa. Toccò un fiore con un dito ed il bocciolo si aprì subito. Fuori era quasi l' alba e il sole illuminava con i suoi raggi alcuni alberi. Sulla riva, una fata degli animali dormiva pacifica sul prato vicino all'acqua. Nea alzandosi in volo silenziosamente, atterrò sul prato vicino alla creatura.
-" Amy?"- la ragazza mosse piano il braccio della fata ed essa si svegliò-" Nea?"-chiese lei stanca-" Sì, sono io. Sei stata qui tutto il tempo ad aspettare che io mi svegliassi?"-"Sì, è stata colpa mia, non avrei dovuto portarti in quella taverna. Mi dispiace tanto..."-disse triste guardandola-" No Amy, non è colpa tua, è solo che credo di avere fatto uno stupido incantesimo e poi mi sono sentita male. Tutto qui ma non è stata colpa tua"- disse guardando con occhi dolci e abbracciando l'amica-"  Hai dormito per cinque giorni"- le fece notare lei-" E poi "- aggiunse-" Mi stai strozzando"-Oh scusa!"- disse Nea accorgendosi di averla stretta un po' troppo-" Wow, cinque giorni. Un record "- rise lei ma si accorse di avere un forte male al petto e con le mani si toccò il collo e il torace-" Hanno dovuto rianimarti. Non davi segni di vita"- disse Amy guardandola preoccupata-" Oddio"- "Io sono...-" No, non sei morta ma se mai ti passasse per la testa di rifare di nuovo un incantesimo così, moriresti stecchita"- aggiunse l'amica-" Che è successo negli ultimi giorni?"-" Beh, una grande confusione. Il consiglio si è riunito per decidere cosa fare di te e sono intervenuti tuo zio e sua moglie, la Madre Suprema ma visto che nessuno dava loro retta hanno deciso di chiamare tua nonna"- disse Amy-" Come hai detto?"- chiese riferendosi al fatto che suo zio avesse per moglie la Madre Suprema ma poi come se si fosse risvegliata da un sogno disse-" Aspetta un'attimo, mia nonna è qui?"- chiese lei con occhi sgranati è quasi non le uscivano fuori dalle palpebre-" Si beh,  è ancora il capo del Consiglio e poi è una fata delle quattro stagioni, una delle più potenti. Nea, ti senti bene?"- Nea non si sentiva per niente bene stava svenendo di nuovo, mancava poco-" Qualcuno mi deve spiegare qualcosa perché se no io me ne vado davvero"- disse lei  e poi aggiunse subito-" Devo andare da mia nonna"- Si alzò decisa incitata da cosa voleva fare e Amy la fermò e le disse -" Vengo anch'io"- e Nea le rispose -" Non aspettavo altro"


Questo capitolo, lo dedico ad una persona che non c'è più ❤

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