Salvi nelle stanze d'alabastro –
inviolati dal mattino – o pomeriggio –
dormono sugli umili membri della Resurrezione,
trave di raso – tetto di pietra.Sopra di loro lieve ride la brezza
nel suo castello –
bisbiglia l'ape agli orecchi insensibili –
cinguettano gli uccelli un'aria sconosciuta.
Oh, quante sensazioni profonde sono morte, qui!Gli anni passano solenni – nella luna crescente
sopra di loro – mondi scavano archi –
cieli remano – diademi cadono –
e dogi s'arrendono.
Silenziosi come punti – su dischi di neve.