Vestito di stelle e rancore,
Solo nella notte della mia alba,
Confortato dall'abbraccio del terrore
Di essere forte in una vita scialba,
Debole nel ricordo della mia nobiltà.
Non importa la fioritura della vitalba,
Nessuno vuol sentire la vitalità
Nel suo profumo delicatamente velenoso.
Il sorriso della paura cela fragilità,
La bellezza del suo fiore desiseroso.
Conoscono il bisogno di avere bisogno
Di un bisogno vanitosamente incestuoso,
Coloro che non hanno bisogno di un sogno?
Cado nel terrore di fissarmi attraverso
Il riflesso di cui mi vergogno
E trovarci il ricordo perverso
Del delitto di un conforto sanguinario,
Che soffre sofisticatanente il diverso
Con l'arroganza di un pianto abitudinario
Nelle viscere del suo amore, reduce
Dalla coscienza di un male straordinario,
Di Venere in fiamme vestita di luce,
Di cenere consumata dall'ebbrezza
Che in fetido desiderio tutto riduce.
Solo un parassita della bellezza.
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Abyssus abyssum invocat
Poesia[Vincitore wattys 2018] Vi siete mai ritrovati nel profondo dell'Abisso, nell'oscurità più assoluta, a giacere su voi stessi? Avete mai sentito l'anima così pesante da non riuscire a riemergere, a vedere la luce, a respirare? Come vi siete sentiti s...