Capitolo 8

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"Cioè ti rendi conto? Sono in camera con la sanguemarcio! Come farò a sopravvivere, è così irritante..." si lamentò Pansy. Era da mezz'ora che andava aventi così, e le orecchie di Draco non ne potevano più.

"Ho capito Pansy, cosa ti devo dire? Mi dispiace, non posso farci niente. Ora vai a disturbare Blaise." disse lui. Pansy se ne andò via facendo l'offesa, e si sedette accanto a Blaise, che guardò male l'amico per poi fare finta di ascoltare Pansy.

Draco cercò di rilassarsi, guardando il fuoco che ardeva in sala comune, ma era stressato, e proprio non aveva voglia di iniziare un altro anno scolastico. Rimase lì per un po' di tempo, fino a quando i suoi due migliori amici non lo chiamarono per la cena. Si alzò di malavoglia e scese. Arrivato al tavolo, ascoltò distrattamente le persone che parlavano attorno a lui, e mangiò qualche boccone di cibo, poi decise che era stanco e che voleva andare a dormire. Si diresse in camera e si sdraiò sul suo letto, addormentandosi subito.

La mattina dopo, quando si alzò, si accorse che gli girava la testa e che aveva la febbre. Allora svegliò il suo migliore amico Blaise, e glielo disse, raccomandandogli di dirlo ai professori. Bene, era il secondo giorno ad Hogwarts e lui stava già male. Si aspettava un gran bell'anno.

Stette per un ora fermo in camera, perchè non aveva voglia di fare niente, poi incominciò ad annoiarsi. Come se gli avessero letto nel pensiero, bussarono alla porta. Draco rispose "Avanti", non sapendo chi aspettarsi al di là della porta.

Una ragazza minuta, con dei capelli color nocciola, entrò nella stanza di Draco. Teneva lo sguardo basso, come se fosse intimorita. "Uhm ciao, io sono Cathrine, ma puoi chiamarmi Cath. Ho sentito dire da alcuni ragazzi che c'era un ragazzo del sesto anno malato, così, visto che mi stavo annoiando, ho pensato di venire qui." Cath disse queste parole tutto d'un fiato, sempre guardando il pavimento, che sembrava essere molto più interessante di Draco.

Draco, solitamente l'avrebbe cacciata via, non era il tipo da farsi nuovi amici, ma in quel momento voleva stare in compagnia di qualcuno, e quella ragazza sembrava molto simpatica. "Entra pure, vieni a sederti" disse a Cath che era rimasta tutto il tempo sull'uscio della porta, indicando il letto. Era a due piazze, quindi ci sarebbero stati comodamente tutti e due. "Piacere, io sono Draco".

Iniziarono a parlare del più e del meno, e Draco scoprì che quella ragazza era una nata babbana, amante della musica classica e che sapeva suonare il piano. La mattinata passò in fretta, e quando dovettero separarsi i due ragazzi si promisero che si sarebbero visti di nuovo. Draco era rimasto piacevolmente colpito da Cath, perché entrambi avevano molti interessi in comune e capì che gli sarebbe piaciuto molto conoscerla meglio e diventare suo amico.

***

Hermione intanto, dall'altra parte del castello,si stava dirigendo verso la sua camera, dato che era stata tutto il tempo nella sala comune di grifondoro, insieme a Ron ed Harry. Era riuscita a parlare anche un po' da sola con Harry, e gli aveva descritto lo strano comportamento di Malfoy. Entrambi non sapevano che fare, ma comunque non volevano trarre conclusioni affrettate. Arrivata in camera vide la Parkinson stesa su un letto, che da quel momento era diventato suo, che leggeva un libro. Appoggiò le sue cose su una piccola scrivania, poi aprì il baule e prese il pigiama, andando poi in bagno per cambiarsi.

Dopo si mise sotto le coperte, ed istintivamente disse: "Buonanotte" come era abituata a fare tutte le sere. Appena si rese conto di cosa aveva detto voleva sotterrarsi. Come gli era venuto in mente di dare la buonanotte alla Parkinson? Un "Che hai detto?" non tardò ad arrivare dal letto di fianco. "Scusa, abitudine" disse Hermione. La Parkinson si limitò a fare un verso indistinto, a spegnere la luce e chiudere il libro, e ad infilarsi a sua volta sotto le coperte.

𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘱𝘪𝘢𝘨𝘨𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘢𝘮𝘢𝘯𝘵𝘪 - 𝐝𝐫𝐚𝐦𝐢𝐨𝐧𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora