Notti wakandiane

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ATTENZIONE ***POSSIBILI SPOILERS***

Quello sguardo tagliente lo conosceva bene, sapeva quando qualcosa puzzava al Capitano. Solo che questa volta c'era un luccichio diverso nei suoi occhi e questo in qualche modo la turbava parecchio.
«Cosa stai facendo con il Dottor Banner?» la domanda su Bruce le diede al quanto fastidio... non aveva alcun diritto di immischiarsi nella sua vita privata. Non dopo tutto quello che avevano passato.
«E tu con Sharon invece?» la risposta altrettanto pungente le scappò senza riflettere. Ma ormai l'aveva detto, non poteva distogliere lo sguardo dai suoi occhi e dargliela vinta.
«È diverso» riuscì solo a dire lui cercando di giustificarsi, ma quei occhi lo avevano incastrato più di una volta, sapeva lo avrebbero rifatto.
«Come può essere diverso... Non ho forse anche io il diritto di amare una persona» sputò quasi schifata queste parole. Lo sguardo del capitano divenne indecifrabile, non riusciva più a percepirne i dettagli non avrebbe saputo dire se sembrava arrabbiato, stupito o addirittura triste...
«Quindi è questo... tu lo ami?» amare? Così aveva detto senza nemmeno rendersene conto? Non sapeva nemmeno di esserne in grado dopo anni di lavaggio del cervello.
E anche se fosse stato così, la cosa non avrebbe dovuto interessare a lui.
«Forse... non lo so. Lui è... diverso»
Ma a dirlo, commise l'errore di distogliere lo sguardo perdendo così il vantaggio che aveva su di lui.
Purtroppo per lei, Steve si accorse immediatamente di questo dettaglio. Conosceva bene Natasha, sapeva che avrebbe potuto mentirgli ad occhi chiusi, eppure quel gesto aveva significato molto per lui.
«In che modo?» le si avvicinò puntando il suo sguardo su di lei, come farebbe un leone con la sua preda in attesa del momento giusto per colpire.
«Non lo so Steve, lasciami stare.» Presa alla sprovvista non riuscì nemmeno a mentirgli. La rossa cercò di allontanarsi dal capitano, ma lui fù più veloce e la trattenne per un braccio. Obbligandola a guardarlo dritto negli occhi ancora una volta.
«In. Che. Modo?» L'uomo contrasse ma mascella sibillando parola per parola e il suo sguardo si fece più intenso. La situazione si stava facendo troppo tesa.
Con un movimento fulmineo le gambe della spia furono attorno al collo del capitano. E prima che potesse reagire in qualunque modo si trovò schiena atterra con il braccio di lei premuto sulla gola e il viso a pochi centimetri dal suo.
«Ma perché ti interessa tanto! Hai la tua vita con Sharon adesso... hai finalmente sostituito Peggy. Dovresti essere contento! Non ne voglio più sapere di te, lasciami andare avanti! Ora vattene.» quando la rossa gli si tolse di dosso una sensazione di vuoto si insediò in lui, ma non aveva più il coraggio di ribattere. Sapeva che aveva ragione. Doveva farsi gli affari suoi, e lasciare vivere la sua vita a Natasha.
Si alzò senza nemmeno guardarla in viso e uscì dalla sua stanza chiudendosi la porta alle spalle.

La città illuminata da mille luci si ergeva nel buio della notte. Appoggiata al vetro pensierosa la rossa si sentiva più confusa che mai, da qualche parte del mondo o della galassia c'era Bruce... Davvero amava quell'uomo? Per quasi un anno non aveva avuto sue notizie, e lei certo non era quel tipo di donna che sarebbe rimasta ad aspettare il suo ritorno. Aveva provato a cercarlo per mesi senza alcun risultato. Dunque aveva lasciato perdere.
Non sapeva come invece, si era trovata a vivere nell'ombra per proteggere Steve.
Un rumore alle sue spalle la scosse dai suoi pensieri, quando si voltò l'alta figura muscolosa del soldato si scorgeva nella penombra.
La sua ormai folta barba e i capelli lunghi risaltavano come stelle nel cielo, illuminati solo dalla timida luce della luna.
Senza una ragione la spia dovette appoggiarsi al vetro per non cadere a terra.
«Nat, io... volevo chiederti scusa, non mi devo impiccare della tua vita privata. Non ne ho diritto. E che ho quasi perso Bucky, ho perso Tony e gli altri chi lo sa... non posso perdere anche te» l'ultima frase uscì dalle sue labbra come un sussurro, ma non sfuggì alle orecchie della spia.
Gli si avvicinò lentamente impaurita dalla sua presenza, attratta come una falena da una luce, fino a essere così vicino da sentire di nuovo il suo fiato caldo sul viso. Fissò le sue labbra carnose, mai le erano sembrate così invitanti come in quel momento. Cercò di distrarsi e passò velocemente agli occhi azzurri e profondi, nei quali però si perse.
Quello sguardo così intenso le provocò uno strano movimento allo stomaco al quale però decise di non prestare attenzione. Appoggiò soltanto la testa sul suo petto, in silenzio si mise ad ascoltare il forte battito dell'uomo inalando il suo dolce profumo.
il capitano dapprima s'irriggidì colto alla sprovvista dall'inusuale comportamento della donna. Per poi abbracciarla e lasciarle solamente un tenero bacio sulla testa.
Dopo un tempo che sembrò infinito la spia con un leggero disappunto di Steve, sciolse l'abbraccio e si alzò sulle punte per dargli un semplice bacio sulla guancia.
«non mi perderai mai, non lo permetterei» con quest'ultimo sussurro la rossa si dileguò dalla stanza lasciando solo e avvampato il capitano.

Angel With A Shotgun ~ [Romanogers]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora