Change your life - Little Mix
Isabelle
«Il nuovo libro avrà un successo enorme.»
Ascolto questo genere di frasi da un'ora, più o meno. E ne sono stufa.
«Lo penso anch'io. Dopotutto gli ultimi tre stanno riscontrando un numero di lettori formidabile. Più lettori, più soldi», risponde la mia manager, dando una leggera pacca sulla spalla al direttore di questa casa editrice.
«Esatto! Ed oggi, i soldi ci servono», si intromette il vicedirettore, ridacchiando.
«Sono sicura che anche Isabelle è molto felice di guadagnare milioni di euro all'anno. O sbaglio?», dice la mia manager, guardandomi.
Mi alzo dalla sedia di scatto e raccolgo il mio zainetto bianco dal pavimento.
«Scrivo libri perché mi piace. Non per ricevere soldi. Quelli di certo non mi mancano, oppure devo ricordarvi il lavoro di mio padre?», rispondo, alzando il tono della voce.
Non ricevendo una replica, corro fuori dall'ufficio.Milano è ricoperta di nebbia, oggi. Beh, quasi come tutti gli altri giorni.
Mi stringo nel mio cappotto leggero e sedendomi su una panchina, mi guardo attorno. A pochi metri da me c'è la stazione. Potrei partire per Napoli, la mia città, ma non ho ancora concluso gli affari con la casa editrice che da qui a qualche giorno, mi pubblicherà il mio quarto libro, appartenente ad una trilogia.
Ma, cavolo, non ne posso più di restare qui, a Milano.
Entro nella stazione ed una sensazione di calore mi avvolge. Compro il biglietto per il primo treno verso Napoli e mi incammino fino al binario quattro. Sono quasi tentata dal togliere questo tacco dodici, ma sarei vista come una pazza.Nel treno ascolto la musica ad alto volume, senza preoccuparmi delle persone che ho attorno. Un ragazzo mi guarda in modo inquietante, ma fingo di non averlo visto.
Così, con le sue gambe lunghe, colpisce le mie, senza farmi male. Sfilo le cuffiette dalle orecchie con calma e rivolgo la mia attenzione al ragazzo, seduto difronte a me.«Tu sei Isabelle Den, vero?», chiede, con un gran sorrisone stampato sul viso.
«Sì, sono io», rispondo.
«Oh, Dio, sono così felice di averti qui, davanti a me!»
Ridacchio, mentre lui continua a sorridere.
«Beh, a me non piace leggere. Ma passando per Via dei Librai, ho visto il tuo primo libro. Mi ha colpito tanto la copertina, perciò l'ho comprato. Che dire...Le tue poesie sono meravigliose!»
«Ti ringrazio. In effetti, dovrei fare anch'io un giretto in Via dei Librai...», rispondo, guardando il paesaggio che scorre dal vetro del finestrino. Sono a Roma.
«Sei diretta a Napoli anche tu?»
Annuisco, guardandolo meglio.
Ha gli occhi verdi, un accenno di barba sul mento ed una mascella ben segnata. Dalla grandezza delle spalle, posso constatare il fatto che faccia palestra.Quando il treno sosta alla stazione di Napoli, il ragazzo scatta qualche selfie di noi due. E così, mi saluta, correndo fuori da questo gran casino.
La stazione è davvero affollata, questo pomeriggio.
Sospiro pesantemente, poi mi incammino verso casa mia.
Devo raggiungere il centro storico.
Il mio cellulare continua a squillare, ma non ho voglia di rispondere alla mia manager.
Preferisco vivere in tranquillità per qualche giorno.
Il libro può aspettare. Tutto può aspettare. Io no.
Ho bisogno di questa città, delle sue complicazioni, della sua vivace musica in strada e dei suoi bambini divertiti per i quartieri. E tutto ciò non può aspettare.L'aria dei dolci appena sfornati e delle spezie, riempie l'aria, facendomi sentire l'acquolina in bocca. Così, compro un buon dolcetto, divorandolo.
Ecco cosa mi era mancato!Stranamente a Napoli sono pochi a conoscermi.
Però, probabilmente, da un lato, è meglio. Sono libera di fare tutto ciò che voglio, senza dover sentire la presenza di guardie del corpo. Che, detto chiaramente, mi mettono in soggezione.
Sono così grossi, che talvolta, ho avuto paura di poter essere uccisa da qualcuno di loro.Quando entro in casa, sfilo immediatamente le scarpe, affondando nel pouf rosa shocking.
Ecco, ho bisogno di tutto questo.Di cambiare vita.
E di questa meravigliosa Napoli.
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Someone like you.
AcakIsabelle Den è un'importante scrittrice napoletana. I suoi libri sono i più letti d'Italia e rientrano, ogni settimana, nelle top ten dei giornali di maggior rilievo. Alan Benner, invece, è un'artista poco conosciuto. Il suo negozio, nella Spaccana...