Erano ormai due ore che vagavo per le strade di Atlanta ed ancora non avevo trovato un lavoro, ormai sono qui da una settimana e nonostante i giorni passati a percorrere le strade di Downtown, non avevo trovato nessun impiego. Mi sono trasferita da Londra per conseguire la mia tanto ambita indipendenza, ma senza un lavoro che mi permetta di pagarmi l'università non realizzerò mai il mio sogno. Decisi poi di dirigermi verso casa quando vidi un piccolo bar in un vicolo, sembrava piuttosto lugubre ma non ero nella posizione di far la schizzinosa, cosi varcai la soglia sotto la grande insegna "The Fight". L'interno non era certo meglio dell'esterno, mi guardai attorno e prima che potessi muovermi un ragazzo alto e molto snello mi urtò uscendo dalla porta, ma non ci feci molto caso. Mi diressi al bancone dove chiesi dove fossse il direttore al cameriere che stava lavorando, era moro con gli occhi chiari come il ghiaccio ed era ricolmo di tatuaggi sulle braccia. In tono risoluto e preoccupato mi disse che sarebbe andato a chiamarlo e dopodichè sparì, sembravano tutti un po' sgarbati in questo bar. il ragazzo tornò affiancato da un uomo che mi scortò nel suo ufficio per parlare.
"Bene signorina, sono Mark Pearson il direttore, mi dica cosa desidera" ecco, lui sembrava più educato.
"Buongiorno signor Pearson, mi chiamo Brooklyn Tate sono in cerca di un lavoro, mi chiedevo se per caso lei avesse bisogno di una persona in più. Ho notato che ha solo un ragazzo al bancone." dissi rapidamente
"Vedi tesoro, non penso che questo sia un posto adatto ad una ragazzina, perciò se non ti dispiace abbiamo finito" disse risoluto.
"Lei mi metta alla prova, poi potrà giudicarmi. Perciò se non le dispiace essere meno misogeno ed assumere una ragazzina, sarebbe un bel passo avanti" Il sig. Pearson mi guardava in modo gelido ma non importava, dovevo farmi assumere.
"Bene, una sera di prova, con quel caratterino forse sopravvivi." parlò con fare sbrigativo
"Perfetto, quando inizio?" chiesi ansiosa
"Sta sera, alle 6 fatti trovare qui e tieni bene a mente queste due regole: prima, non fare domande a nessuno, seconda: non varcare mai la porta nera dietro il bancone." Finì di parlare congedandomi.
Una volta uscita dal bar più sconvolta che felice mi chiesi come mai quelle due regole, non trovai una risposta ma non sembravano promettere niente di buono.
Feci per uscire dal vicolo quando sentii due voci litigare nella penombra, andai a vedere rimanendo nascosta e scorsi il ragazzo snello di prima litigare con uno più basso di un biondo finto, il primo teneva in mano un pacco. Azzardai un passo, volevo avvicinarmi ma feci rumore, il ragazzo snello alzò la testa e le sue iridi verde smeraldo cariche di rabbia si posarono su di me. Corsi via spaventata da quello sguardo e decisi di tornare a casa.
Quegli occhi però mi risultarono stranamente familiari.
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Hi readers, ecco la mia prima ff, spero vi piaccia.
Kisses and Kindness, N.
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The Meeting
FanfictionBrooklyn è una ragazza londinese appena trasferita ad Atlanta, qui Il destino la farà ricongiungere con il suo passato, un ragazzo tornerà bruscamente nella sua vita riaprendo vecchie ferite e stravolgendole nuovamente la vita. "E tu chi saresti?"...